ADI Design Museum Compasso d’Oro
La parola ai protagonisti
“ADI e la Fondazione hanno scelto di uscire dai confini disciplinari del design per aprirsi alla realtà di oggi in tutte le sue manifestazioni”, spiega il presidente ADI Luciano Galimberti. “Quella che è stata per un sessantennio un preziosa collezione di design oggi diventa un centro culturale che si candida a un ruolo attivo nella vasta rete dei musei nazionali.”
“Siamo orgogliosi del risultato di molti anni di impegno rappresentato dalla trasformazione della Collezione storica in un vero museo contemporaneo. L’aprirsi al grande pubblico così come agli addetti ai lavori è una condizione oggi irrinunciabile per la diffusione della cultura della qualità e del design che sta al centro dell’attenzione della Fondazione”, conferma Umberto Cabini, imprenditore e presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, che si occupa della conservazione e della promozione del patrimonio storico del premio.
Il progetto
Il museo sarà allestito seguendo il progetto realizzato da Ico Migliore, Mara Servetto (Migliore + Servetto Architects) e Italo Lupi, vincitore di un concorso nazionale. Il tema centrale dal quale si sviluppa è il ‘museo narrante’. Il museo sarà un polo culturale volto a coinvolgere il grande pubblico – focalizzandosi sulla valorizzazione e conoscenza del Design – grazie anche alla Collezione storica del Compasso d’Oro ADI. Un progetto sicuramente prestigioso e ben strutturato anche per le strategie di gestione del nuovo museo che saranno date da un Comitato d’indirizzo dedicato che conta su figure di spicco provenienti da settori che vanno oltre i tradizionali confini del mondo del design.
DOVE e QUANDO
Il nuovo museo del Design occuperà l’ex area industriale tra via Ceresio e via Bramante – che per permettere la realizzazione del museo è stata interamente riprogettata e – ovviamente – rinnovata. Un lungo lavoro iniziato nel 2011 che porterà a compimento il progetto di apertura del museo nel 2020 – grazie all’impegno dell’amministrazione comunale di Milano (che ha investito circa 6 milioni di euro nella ristrutturazione), di Regione Lombardia e dello Stato a quello della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, che destinerà all’iniziativa altri 2 milioni di euro circa.
Oltre al museo – in loco ci saranno gli uffici dell’ADI e della Fondazione ADI, le sale riunioni, una biblioteca e l’archivio storico dell’ADI (che raccoglie oltre sessant’anni di documenti storici del design italiano), oltre ad un bookshop e una zona dedicata alla ristorazione. Non mancheranno gli ultimi strumenti digitali volti ad offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente.
Per maggiori informazioni: http://www.adi-design.org/