“RRUGË. Ricordi prefabbricati”: la personale dell’artista Edi Balla a Lodi

0
264
Edi Balla RRUGË. Ricordi prefabbricati
Edi Balla RRUGË. Ricordi prefabbricati

Edi Balla – RRUGË. Ricordi prefabbricati

La mostra personale di Edi Balla esplora i temi dell’infanzia e del rapporto con la casa e la famiglia negli spazi di Casa Orsini a Lodi

10 febbraio – 7 aprile 2024
a cura di Carlo Orsini

Casa Orsini presenta “RRUGË. Ricordi prefabbricati”, la mostra personale dell’artista Edi Balla (Tirana, 1997) che prende forma come inedito progetto espositivo pensato appositamente per gli spazi di Casa Orsini Domestic Art Space, casa-studio dell’architetto Carlo Orsini a Lodi. Il progetto è aperto al pubblico dal 10 febbraio 2024 al 7 aprile 2024.

La mostra, a cura di Carlo Orsini, disegna i confini di un viaggio emotivo e visivo che coinvolge dipinti, installazioni e video-installazioni in un vero e proprio itinerario che invita il visitatore ad approfondire le molteplici connessioni tra i concetti di memoria, luogo e identità. Partendo dal territorio puro dell’infanzia e dalla rete di ricordi sfumati che evoca, l’artista accompagna il pubblico attraverso la restituzione visiva dei concetti di casa e famiglia, elementi che imprimono tracce profonde nel senso di identità di ciascuno di noi, per arrivare infine alla persistenza di tratti che non possono essere scelti dal singolo come il nome, la famiglia, la nazionalità e l’aspetto fisico.

Il percorso espositivo prende avvio dalla video-installazione “Playhouse”, che vede come protagoniste una selezione di casette per bambini abitate da esseri giocosi immaginari. L’opera rintraccia nel gioco uno strumento attraverso cui il bambino si rende architetto di un universo di fantasia, esplorando il modo in cui l’immaginazione infantile plasma la nostra percezione del mondo arrivando a riverberarsi anche in età adulta.

Edi BallaRRUGË. Ricordi prefabbricati
Edi Balla
RRUGË. Ricordi prefabbricati

La mostra prosegue con l’installazione site-specific “Una mappa mentale”, che vede Edi Balla espandere e articolare nello spazio la propria esperienza personale attraverso una selezione di quattordici dipinti e oltre cinquecento schizzi su carta.
L’itinerario trae origine dalle serie “Ricordi”, che l’artista realizza a seguito del proprio trasferimento repentino dall’Albania all’Italia e che coinvolge l’archivio di oggetti, documenti, mobili e attrezzature che hanno accompagnato la famiglia nel viaggio. La struttura, la cultura e le piccole tradizioni che animano il nucleo famigliare dell’artista sono organizzate in una vera e propria pianificazione spaziale, stratificati e sovrapposti in una diretta metafora all’ambiguità e alla delicatezza del ricordo. Dal susseguirsi di immagini, scritti e disegni emergono le planimetrie delle tre città di Shijak, Durres e Tirana, interrotte a tratti da aree vuote pensate per permettere al visitatore di attraversare l’opera in un continuo gioco di ostacoli e limitazioni. “Una mappa mentale” realizza una rappresentazione intima dell’esperienza personale dell’artista, dove al richiamo della memoria si intersecano elementi come la cultura, la classe sociale e i pregiudizi personali in una restituzione visiva del tessuto della propria esistenza.

 Spiega Edi Balla: “Come giovane artista, scultore e pittore contemporaneo sento il bisogno di far conoscere parte della mia identità provando a navigare o cercare tra gli eventi e i ricordi che compongono la mappa della mia vita. Penso che capire l’identità sia una parte importante del mio lavoro. L’identità è un vasto panorama di esperienze infantili, vita familiare, background geografico, influenze culturali educative, aspirazioni, talenti, difetti e abitudini.

Parte integrante del progetto è il volume “RRUGË”, che indaga l’idea stessa di mappa mentale come struttura in grado di guidare l’individuo nella costruzione della propria identità. Il libro, in edizione limitata, propone un’esplorazione del rapporto tra percezione e realtà attraverso le parole e le immagini restituite da Edi Balla in mostra.

La mostra si inserisce nell’orizzonte di sperimentazione che Casa Orsini ha inaugurato nel 2023 in occasione di Lodi Basèll, che aveva visto le porte della casa-studio dell’architetto Carlo Orsini aprirsi alla realizzazione del progetto di mostra “PEBBLE IN THE SKY”. Senza soluzione di continuità con l’esperienza precedente, “RRUGË. Ricordi prefabbricati” porta un progetto artistico sperimentale nello spazio di un’abitazione privata, che si apre così alla comunità.

La programmazione annuale di Casa Orsini prosegue con la mostra personale di Alessio Cerfada (dal 27 aprile al 9 giugno 2024), con l’esposizione “FLUITAZIONE CULTUALE” di Roberto Mauri (dal 16 giugno al 3 agosto 2024) e con la mostra personale “ABDUA” di Linda Carrara (nell’ambito di Lodi Basèll 2024).

Who’s Who:

Edi Balla nasce a Tirana, Albania, nel 1997. Affermatosi come artista multidisciplinare, il suo lavoro esplora la condizione umana focalizzandosi in particolare sui concetti di identità e memoria.
Ha conseguito laurea specialistica BA e master MFA, specializzandosi in Scultura, presso l’Università di Belle Arti di Tirana (Albania). Ha esposto presso il Ministero della Cultura di Tirana (giugno 2021 – settembre 2022), negli spazi dell’Accademia di Atene in collaborazione con l’Ambasciata Greca (aprile 2018), nelle sale di Galleria FAB, Tirana (maggio 2021, aprile 2019, maggio 2018), presso l’ Ecole Nationale Superieure de la Photographie ENSP di Arles, Francia ( febbraio – marzo 2022) e in altre istituzioni internazionali.
Vive e lavora tra Tirana e Lodi.

Carlo Orsini, architetto e curatore d’arte contemporanea, nasce nel 1961.
Si laurea cum laude al Politecnico di Milano nel 1988. Animato da una ricezione intuitiva e sensuale dell’arte, dal sentimento dello spazio e dalla ricerca di correlazione tra i vari saperi, oltre che architetto è live art editor per vari magazines, curatore di collezioni d’arte private, è stato presidente per tre anni dell’Associazione 21 con l’artista PierPaolo Curti a Lodi, è direttore artistico di Platea Palazzo Galeano, spazio per l’arte contemporanea a Lodi, ed è nel board del Lerici Music Festival per le attività connesse alle esposizione di arte contemporanea inter-mediali.
Crede fermamente, con i suoi progetti locali, nella possibilità di un risveglio civico della sua città Lodi.