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Restauro de L'inizio del tempo n.2. Milano, 2021 Foto: Thomas Zieger. Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro

Fondazione Arnaldo Pomodoro presenta Open Studio #1

Milano. Con la mostra L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro, il 6 marzo 2022 la Fondazione Arnaldo Pomodoro dà avvio a un nuovo ciclo di Open Studio, allestimenti temporanei negli ambienti dello Studio di Arnaldo Pomodoro che, con cadenza annuale, raccontano e approfondiscono temi e periodi poco conosciuti della ricerca dell’artista, esponendo opere, documenti e materiali d’archivio originali.

Restauro de L’inizio del tempo n.2. Milano, 2021
Foto: Thomas Zieger. Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro

L’inizio del tempo n. 2

Protagonista del primo Open Studio è L’inizio del tempo n. 2 (1958 – 230 × 270 cm), un grande bassorilievo in piombo, zinco e stagno, proveniente da Colonia e restaurato nel corso del 2021. In quest’opera emblematica, che già evidenzia il clima di superamento dell’Informale, Pomodoro indaga lo sviluppo spaziale di una superficie non più strutturata dalle scritture segniche che caratterizzano i suoi esordi, ma concreta e consistente, animata da un segno gestuale e assoluto.

Restauro de L’inizio del tempo n.2. Milano, 2021
Foto: Thomas Zieger. Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro

sculture, disegni e studi

Accanto a L’inizio del tempo, si vedranno in mostra un gruppo di sculture, disegni e studi progettuali – alcuni in prestito dallo CSAC di Parma – e numerosi materiali d’archivio (fotografie, cataloghi, riviste, ritagli stampa, carteggi…), in un allestimento che dà conto della genesi dell’opera e del periodo di attività tra il 1957 e il 1964, fino ad arrivare alla realizzazione del Grande omaggio alla civiltà tecnologica (1960-1964 – 24 × 8 m) per la facciata dell’Università Popolare di Colonia, sintesi poetica tra le indagini su segno-scrittura e segno-materia, del quale vengono esposti gli inediti collage progettuali.

Restauro de L’inizio del tempo n.2. Milano, 2021
Foto: Thomas Zieger. Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro 

Nel Grande omaggio – prima prova dell’interesse e dell’impegno sul piano architettonico e urbano dell’artista – Pomodoro porta nella scultura, sulla vasta superficie di cemento e bronzo, una trafittura di tocchi, incavi, nodi, orme e impronte: un linguaggio illeggibile, ricco di storia, quasi simbolico e al contempo premonitore dei circuiti dei primi “cervelli elettronici”.

Info: Fondazione Arnaldo Pomodoro Via Vigevano 9 -20144 Milano
tel (+39) 02 89 075 394