Enter the Plastocene di Tamiko Thiel e /p
Enter the Plastocene di Tamiko Thiel e /p

Gli esseri umani hanno creato un’epoca completamente nuova per gli abitanti dell’oceano: il Plastocene. La plastica è diventata una parte onnipresente degli oceani del mondo, permeando tutti gli strati dalla superficie fino alle profondità più oscure”. Tamiko Thiel

Dal 9 al 27 febbraio, al MEET Digital Culture Center di Milano sarà possibile vedere “Enter the Plastocene”. Ospitata nell’Immersive Room del museo, l’opera d’arte AR Entering the Plastoscene è un’esperienza immersiva ed interattiva che ha lo scopo di rendere consapevole lo spettatore di uno dei più gravi pericoli per gli ecosistemi oceanici: i rifiuti plastici.

Enter the Plastocene di Tamiko Thiel e /p
Enter the Plastocene
di Tamiko Thiel e /p

Gli artisti: Tamiko Thiel e /p

Tamiko Thiel (New York, 15 giugno 1957) è un’artista statunitense, ed è stata una pioniera  nel campo dell’arte e della tecnologia fin dagli anni ’80. Il suo lavoro esplora spesso “l’interazione tra luogo, spazio, corpo e identità culturale” e utilizza la realtà aumentata (AR) come piattaforma. Americana residente a Monaco di Baviera, è maestra nel creare installazioni site-specific usando tecnologie immersive sia in spazi virtuali che fisici. L’obiettivo della sua arte è creare un impatto emotivo sugli spettatori per stimolarne la riflessione critica.

“Ho un interesse per la struttura drammatica nel tempo e una preoccupazione per l’esperienza spaziale, e come questi possono essere utilizzati per creare impatto emotivo e coinvolgimento mentre trasmettono contenuti culturali, storici o politici.”-     Tamiko Thiel

Enter the Plastocene
di Tamiko Thiel e /p

Dal 2018 collabora con l’artista e sviluppatore di software /p. Con una Laurea in informatica, /p è stato uno sviluppatore leader di progetti multiutente di realtà virtuale e web based dal 1994. Dal 2018, /p ha creato opere d’arte AR, VR e AI, sia da solo che in collaborazione con Tamiko Thiel, incluse opere d’arte in realtà aumentata e arte di intelligenza artificiale. Assieme i due artisti, Tamiko Thiel e /p, per questo appuntamento al MEET hanno tradotto l’opera d’arte AR Entering the Plastoscene in un’esperienza immersiva multicanale volta a far riflettere il pubblico sul tema dei rifiuti.

Enter the Plastocene

Partiamo da un dato drammatico: circa otto milioni di tonnellate di rifiuti di plastica finiscono nell’oceano ogni anno. È come dire che un camion della spazzatura pieno di plastica viene scaricato nell’oceano ogni minuto. Alcune previsioni vedono che nel 2050 ci sarà più plastica negli oceani che pesci nel mare. Oltre a questi dati realmente allarmanti,  gli ultimi due anni di emergenza sanitaria hanno fatto sì che nella natura (e più che mai negli oceani) venissero gettate quantità immense di mascherine, guanti e contenitori in plastica monouso.

Enter the Plastocene
di Tamiko Thiel e /p

La riflessione su questa situazione sta alla base di Enter the Plastocene che si presenta con un tema di estrema attualità, portando alla ribalta un tema già dibattuto ma ancora poco compreso e considerato nella sua gravità. Enter the Plastocene fa letteralmente immergere lo spettatore nell’oceano, in mezzo ai detriti di plastica che egli stesso vi ha gettato, cercando di invitarlo a riflettere e a esaminare come le azioni che compiamo quotidianamente – attivamente e più precisamente anche passivamente – finiscano per inquinare gli oceani. In sintesi, rende protagonista il pubblico della storia stessa degli oceani sensibilizzandolo sul loro cambiamento e, soprattutto, su quanto ne sia esso stesso il responsabile. 

La parola agli artisti

Dato che la maggior parte della plastica non può essere riciclata, il contenuto dei nostri bidoni di riciclaggio stracolmi viene spedito nei paesi più poveri del mondo, e spesso viene semplicemente gettato in mare durante il tragitto o alla destinazione finale. I pezzi più grandi finiscono sulle spiagge o galleggiano in superficie nel grande vortice di rifiuti del Pacifico. I pezzi più piccoli e le micro e nano parti degradate si fanno strada dal Polo Nord al Polo Sud, fino ai fondali oceanici di tutto il mondo. Enter the Plastocene – proseguono – dà un senso di cosa significhi essere circondati da ogni lato dalla spazzatura. I pesci si stanno effettivamente adattando al Plastocene: gli spettatori astuti noteranno che passano avanti e indietro tra la piscina e la plastica”. 

La maggior parte delle proiezioni racchiude immagini che mostrano la plastica presente nell’oceano e la vita marina che si svolge nelle profondità. In particolare poi, una delle proiezioni è un live feed che permette agli spettatori di interagire con i pesci. Dotati di tablet dedicati, possono guidare i banchi di pesci a loro piacimento. Sfortunatamente però, più lo spettatore è attivo nel guidare i pesci, più i pesci stessi si trasformano in rifiuti di plastica, creando così involontariamente nuovi rifiuti oceanici. Il tutto davanti agli occhi degli altri presenti che, proprio come avviene nella realtà, assistono passivamente senza potere intervenire.

Informazioni per il pubblico

La mostra immersiva e l’esperienza VR sono accessibili a pagamento da martedì a domenica dalle ore 15.00 alle 19.00

Acquistando il biglietto, potrai selezionare una giornata e, in quella stessa, avrai accesso a MEET a partire dalle ore 15.00. Si può pagare anche in loco, tuttavia si consiglia di consultare il sito di MEET dal momento che eventi in programma potrebbero modificare la normale fruizione dell’esperienza.

Intero: 12 euro
Ridotto (under 25): 8 euro

Gratuito:

  • Bambini fino a 6 anni
  • Visitatori con disabilità e loro accompagnatori