La mostra: L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni

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SILVESTRO LEGA Tra i fiori del giardino, 1862 olio su tela, 49,7 x 59 cm collezione privata, courtesy Studio Paul Nicholls

L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni. 1789-1968

a cura di Cristina Acidini, Enrico ColleFabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca

dal 18 marzo al 2 luglio 2023 al Museo Civico San Domenico

Tintoretto, William Hamilton, George Romney, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, James Tissot, Giovanni Boldini, Vittorio Corcos, Henry Matisse, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico insieme con Charles Frederick Worth, Ventura, Mariano Fortuny, Paul Poiret, Coco Chanel, Germana Marucelli, Valentino, Giorgio Armani, John Galliano per Dior, Gucci, Tom Ford, Cristobal Balenciaga: sono soltanto alcuni dei 100 artisti e dei 50 stilisti e couturier protagonisti di L’arte della moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni, 1789 – 1968, la grande mostra ideata e realizzata da Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì negli spazi del Museo Civico San Domenico, dal 18 marzo al 2 luglio 2023.

Installation view, L’arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968, Museo Civico San Domenico, 2023; ph. Emanuele Rambaldi
Installation view, L’arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968, Museo Civico San Domenico, 2023; ph. Emanuele Rambaldi

Diretta da Gianfranco Brunelli e curata da Cristina Acidini, Enrico Colle, Fabiana Giacomotti e Fernando Mazzocca, l’esposizione è dedicata all’affascinante rapporto fra arte e moda. Il periodo preso in considerazione attraversa tre secoli: dall’Ancien Régime al secondo Novecento. Un racconto unico. Un percorso espositivo di confronti che comprende oltre 300 opere, tra quadri, sculture, accessori, abiti d’epoca e contemporanei. L’esposizione forlivese, la prima del suo genere, somiglia a un vero e proprio kolossal.

Le opere, che a partire dal Settecento attraversano la Rivoluzione Francese, il Romanticismo, la Macchia, l’Impressionismo, il Simbolismo e tutte le Avanguardie novecentesche sino ad oggi, identificano un rapporto tra arte e moda dove l’arte rispecchia, crea e si fa moda e la moda appartiene definitivamente alle arti. La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L’abito che modella, nasconde, dissimula e promette il corpo. L’abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Come cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L’arte come racconto e come sentimento del tempo

Installation view, L’arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968, Museo Civico San Domenico, 2023; ph. Emanuele Rambaldi
Installation view, L’arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968, Museo Civico San Domenico, 2023; ph. Emanuele Rambaldi

Tra le opere esposte Ritratto dell’avvocato Carlo Manna (1907) di Umberto Boccioni, Ritratto di Emiliana Concha de Ossa (1888) di Giovanni Boldini, Grande composizione A con nero, rosso, grigio giallo e blu (1919) di Piet Mondrian, Donna e anemoni (1920-1921) di Henry Matisse, accanto al Panciotto di Marinetti (1923 – 1924) di Fortunato Depero, la Camicia Orlando (A/I 2001-02) di Gianfranco Ferré, il Delphos in seta con sopravveste in velluto (1920 circa) di Mariano Fortuny in dialogo con una Kore di tipo Eleusi della fine del II secolo e l’Abito da giorno “Linea Assira” (1961) di Germana Marucelli e un abito da sera inedito di Elsa Schiaparelli.

L’esposizione forlivese porta in Italia capolavori provenienti da importanti istituzioni museali internazionali quali, tra le altre, il Musée d’Orsay di Parigi, la Galleria Belvedere di Vienna, il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra, la Klimt Foundation e il MAK- Museum of Applied Arts, di Vienna, la Galerie Neue Meister di Dresda, Le Domaine de Trianon | Château de Versailles, il Kunstmuseum de l’Aia, il Museum National di Cracovia, il Castello Reale di Varsavia. Accanto ad essi i maggiori musei italiani: le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, la Pinacoteca Agnelli di Torino, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Pinacoteca di Brera di Milano, i Musei Civici di Mantova, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma – Fondazione Giorgio Cini di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, l’Accademia di Belle Arti di Brera, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma, la Fondazione Magnani Rocca di Fontanellato, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cariverona, il Museo Palazzo Ricci di Macerata, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, i Musei Civici di Padova, la Galleria d’Arte Moderna di Roma, il Museo Revoltella di Trieste, la Galleria d’arte Moderna Restivo di Palermo.

Installation view, L’arte della Moda. L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968, Museo Civico San Domenico, 2023; ph. Emanuele Rambaldi

Prestigiosi anche i prestiti degli abiti e degli accessori provenienti da fondamentali case di moda come Giorgio Armani, Curiel, Christian Dior Couture, Archivio Storico Gucci, Maison Valentino, Lanvin; e da importanti istituzioni come Palazzo Morando – Costume Moda Immagine di Milano, Archivio Renato Balestra, il Museo Stibbert di Firenze, Centro di ricerca Gianfranco Ferré, il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti di Firenze, Archivio Storico Galitzine, il Museo Ferragamo di Firenze, il Museo Boncompagni Ludovisi di Roma, il Museo del Costume – Castello di Donnafugata di Ragusa, Biblioteca e Archivio d’impresa Max Mara, il Museo dell’Aeronautica Caproni di Trento, il Museo Mariano Fortuny y Madrazo e il Museo Correr di Venezia, la Fondazione Archivio Capogrossi di Roma, l’Archivio Germana Marucelli di Milano, gli Archivi Mazzini di Massa Lombarda, l’Atelier Fortuny di Venezia, la Collezione Tirelli Trappetti di Roma e la Collezione Massimo Cantini Parrini. Importanti anche i prestiti da collezioni private, fra cui quella di Alberto Tagliabue e Giovanna Frossi.

Ideata e realizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì e il Museo Civico San Domenico, la mostra è frutto del lavoro del prestigioso comitato scientifico presieduto ad honorem da Antonio Paolucci e composto da Marco Antonio Bazzocchi, Silvia Casagrande, Simona Di Marco, Fabriano Fabbri, Mario Finazzi, Gioia Mori, Francesco Parisi, Paola Refice, Giorgio Restelli, Stefania Ricci, Ines Richter, Chiara Squarcina e Ulisse Tramonti.

Il progetto di allestimento

Il percorso espositivo si sviluppa dall’ex Chiesa del San Giacomo fino alle grandi sale del primo piano che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico. Il progetto di allestimento curato dallo Studio Lucchi & Biserni, specializzato in soluzioni espositive di altissimo livello, crea una atmosfera dolce e dinamica in cui le opere d’arte e gli abiti convivono perfettamente, dialogando in modo fluido ed immediato tra loro e con il pubblico. Il racconto storico della mostra alterna una trama diacronica con momenti sincronici e momenti di rilettura contemporanea dell’antico. Il Blu Notte creato appositamente dallo studio LB nella sua continuità dona allo spazio energia ed eleganza consone ad una esposizione eccezionale.

Mediafriends, arte e solidarietà

L’arte educa la vita. Si conferma la preziosa collaborazione avviata nel 2016 tra la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Mediafriends, l’Associazione Onlus di Mediaset, Mondadori e Medusa, nel segno di arte e solidarietà, grazie alla quale una parte del biglietto di ingresso alla mostra verrà devoluto per sostenere il progetto “Scuola di Vita” ideato da Mediafriends per offrire a ragazze e ragazzi in difficoltà l’opportunità di intraprendere nuove strade con l’aiuto di valenti artigiani, individuati per la loro capacità di “creare bellezza con le mani” e di trasmettere, oltre a competenze tecniche, la passione per il lavoro e uno stile di vita.