Tamara de Lempicka è stata una donna emancipata e rivoluzionaria per il suo tempo. Le sue opere sono icone di modernità, tra sensualità ed eleganza delle forme. Protagonista indiscussa dell’Art Déco oggi è riconosciuta come una delle artiste più carismatiche e amate del ‘900. La pittrice polacca è stata un modello di indipendenza e in questo capolavoro “autoritratto sulla Bugatti Verde” si rappresenta nelle vesti tipiche di un uomo al volante – con guanti e caschetto -. Tamara afferma così il suo ruolo nella società ma senza mai rinunciare alla sua sensuale femminilità.
“VOLEVO RAPPRESENTARE LA “DONNA ECCESSIVA” CONNUBIO DI BELLEZZA E PERVERSIONE SENZA TRASCURARE L’ELEGANZA DELLA FIGURA. INSOMMA IL PROTOTIPO DEL MODERNO E SPREGIUDICATO DINAMISMO COSTRUITO SULL’IMMAGINE SIMBOLICA DEL FEMMINILE NEGLI ANNI VENTI E TRENTA.” TAMARA DE LEMPICKA
Descrizione dell’Autoritratto sulla Bugatti di Tamara de Lempicka
Nel suo bellissimo autoritratto Tamara si ritrae alla guida di un’auto da corsa: la Bugatti. Ha il da pilota e indossa dei guanti di pelle di daino. La sua postura è fiera, l’atteggiamento è freddo e distaccato – è una donna di potere ed emancipata. Tamara è truccata, tanto femminile quanto inaccessibile. É la nuova immagine iconica dell’emancipazione femminile nel Novecento che si allontana da quello stereotipo di donna di casa. É una “venere moderna”, un modello femminile di potere.
La storia della Bugatti
L’Autoritratto sulla Bugatti verde del 1929 è un dipinto tanto iconico per gli anni ’20 quanto lo era la Bugatti. Tamara non possedeva questa Bugatti: la sua auto era una piccola Renault gialla, rubata una notte mentre lei e le sue amiche stavano festeggiando al Café de la Rotonde a Montparnasse. Il dipinto/autoritratto era stato commissionato per la copertina della rivista di moda tedesca Die Dame. Il volante in realtà era a destra, non a sinistra, come mostrato nel dipinto. Sebbene il ritratto mostri il volante sul lato sinistro dell’auto, i modelli Bugatti di tipo 43 dell’epoca avevano in realtà il volante sul lato destro.
La direttrice della rivista Die Dame, una popolare rivista di moda tedesca, ha incontrato De Lempicka a Monte Carlo mentre la baronessa, quasi divorziata, era in vacanza e le ha commissionato un autoritratto per la copertina. De Lempicka ha sostituito la sua Renault gialla con una Bugatti verde perché credeva che una Bugatti verde apparisse più elitaria e più bella. La Bugatti infatti rappresentava uno status symbol – ricordiamo che anche Filippo Tommaso Marinetti nel 1908 la celebra come oggetto-icona del dinamismo futurista.