Dopo il restyling di alcune sezioni espositive della Galleria Nazionale e del nuovo allestimento del Museo Archeologico, arriva un bel progetto della Nuova Pilotta, voluto e ideato dal Direttore Simone Verde. Ad aprile aprirà infatti il nuovo Museo Bodoniano.

Museo Bodoniano
Sezione Prospetto

Entrare nel nuovo Museo Bodoni sarà una esperienza doppiamente immersiva. Varcate le porte, sarà come entrare nella fucina bodoniana, nella sua tipografia, quasi avvertendo il profumo degli inchiostri e il frusciare delle carte. Ma si entrerà anche nel cuore della cultura di un’epoca in cui Parma era tra le vere capitali europee.

I lavori (interventi strutturali e di impiantistica) del nuovo Museo sono iniziati lo scorso settembre e stanno completandosi con l’allestimento museografico.
L’intervento complessivo ha richiesto un investimento di circa 760.000 euro, interamente coperto dal Mibact – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Il Direttore Verde sottolinea come il Bodoni risultasse di difficile accesso e, nell’allestimento risalente ormai al 1963, vi era una lacuna comunicativa per un pubblico di non addetti, Problematiche che il nuovo Bodoni di Bodoni consentirà finalmente di superare.

Museo Bodoniano

Il Museo Bodoniano è il più antico museo della stampa al mondo

Il Direttore, Simone Verde, ha affidato il concept del nuovo allestimento del Museo Bodoniano al suo direttore scientifico Andrea De Pasquale. “Il Museo Bodoniano è il più antico museo della stampa al mondo -sottolinea De Pasquale- essendo stato fondato da Angela Pezzana nel 1842 quando, per rendere visitabile i capolavori della produzione bodoniana, come avveniva quando Bodoni era in vita, venne allestita una “stanza dei punzoni”, con uno specifico conservatore, presso la Galleria dell’Incoronata della Palatina”.

Il nuovo Museo Bodoni

Il nuovo Museo Bodoni si articolerà in quattro sezioni. La prima sarà dedicata a “Bodoni, Parma e l’Europa”. Al centro troveremo un tavolo multimediale con la mappa del Ducato ed i suoi legami con le corti europee, gli aspetti economici e sociali del periodo, con particolare riguardo alla dislocazione delle cartiere, i luoghi della vita e del percorso culturale di Bodoni (Saluzzo, Roma, Parma, Torino, Milano), i suoi rapporti con il neoclassicismo.
In questa sezione sarà esposta una panoramica della produzione tipografica del tempo e dei tipografi di riferimento di Bodoni, quali Baskerville. Troveremo numerosi ritratti di Bodoni e dei membri della corte e personaggi legati alla sua figura.

“La fabbrica del libro” è la sezione più vasta, che andrà ad occupare la parte centrale della sala espositiva, divisa in quattro grandi nicchie. In ogni nicchia troviamo ricostruite le varie fasi di lavoro di Bodoni. A partire dalla fonderia dei caratteri con i suoi strumenti di lavoro: punzoni, matrici, forme di fusione e relativi caratteri, alcuni ancora posti negli armadi creati per contenerli e gestirli al meglio.

Si passa a “La stampa”, con prove su carta e pergamena, copie su seta, e il torchio, ricostruzione del 1940, rimesso in funzione anche a fini didattici. Infine “L’illustrazione e la legatura”, presenti anche le lastre di rame relative alle edizioni bodoniane. Per questa sezione, il Direttore Verde ha avanzato richiesta all’Istituto Toschi per poter esporre la macchina calcografica della Stamperia reale. Infine “Il mito di Bodoni”: una grande libreria con la raccolta dei volumi bodoniani, con particolare riguardo alla raccolta palatina ancora con legature originali, al fine di documentare la bibliofilia bodoniana.

Photo Credit Copertina: immagine del Museo Bodoniano, attualmente collocato al 3 piano della Biblioteca Palatina, foto di Giovanni Hanninen