Una mostra per scoprire il ruolo del cane nell’Arte: “Cani in posa. Dall’antichità ad oggi”

Dal 20 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 le Sale delle Arti della Reggia di Venaria di Torino ospitano una mostra davvero interessante: “Cani in posa. Dall’antichità ad oggi”. Finalmente in Italia una mostra che indaga la rappresentazione del migliore amico dell’uomo nell’arte, l’animale più rappresentato nella Storia dell’Arte.

 

Michelangelo Pace “il Campidoglio” (Vitorchiano o Roma 1625 – Roma 1669), Cane levriero con veduta di Campagnano, (1664-65), olio su tela, cm. 188 x 130. Ariccia, Palazzo Chigi, inv. 1214.

Una mostra per indagare il ruolo del cane della Storia dell’Arte

Una mostra estremamente interessante, volta ad analizzare attraverso una serie di grandi opere, il ruolo iconografico del fedele compagno di vita dell’uomo: il Cane. E proprio il Cane lo ritroviamo rappresentato in dipinti, incisioni, manufatti e sculture, dall’età antica ad oggi – con uno stile sempre al passo con i tempi. E questa grande mostra, accompagna il visitatore alla scoperta dell’evoluzione stilistica che ha avuto questo animale nel corso dei secoli. L’esposizione è curata da Francesco Petrucci ed è organizzata da Glocal Project Consulting S.R.L. e Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, da un’idea di FulcoRuffo di Calabria.

Quei pittori che dipingevano i Cani

Come abbiamo detto, il cane ha un ruolo molto importante nella Storia dell’Arte. Basti pensare a un grande Maestro del ‘600 come Frans Snyders, allievo del pittore Pieter Brueghel il Giovane e primo maestro di van Dyck. Snyders era un pittore dal talento eccezionale e noi tutti ricordiamo la sua bravura a rappresentare il cane nei suoi dipinti. Ed in questa mostra ritroviamo i grandi nomi dell’Arte che hanno riportato l’amico dell’uomo sulla tela (o rappresentato in un’opera d’arte – dalla scultura alla fotografia). Ed ecco qui i cani rappresentati nelle opere di grandi artisti – il sopra citato Frans Snyders – Jacopo Bassano, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Giovan Battista Tiepolo, Antonio Canova, fino a contemporanei come Eliott Erwitt, Keith Haring e molti altri.

Frans Snyders (Anversa 1579 –1657), Combattimento tra cani e lupi, olio su tela, cm. 141 x 106. Inghilterra, collezione privata

L’organizzazione dell’Esposizione

La mostra è suddivisa in cinque grandi sezioni e segue un percorso cronologico e tematico – per permettere al visitatore di vedere l’evoluzione storica e stilistica della figura del Cane:

  1. Cani nell’antichità, con sculture e manufatti di provenienza greco-romana;
  2. Cani in posa, con ritratti di cani, in posa o in azione (XVI-XXI secolo);
  3. Cani, uomini e donne in posa, ove uomini, donne e bambini sono ritratti a fianco di uno o più cani (XVI-XXI secolo);
  4. Cani in scena: il cane è inserito all’interno di episodi storici, di vita reale, religiosa o allegorica, come presenza costante accanto alla vita dell’uomo (XVI-XXI secolo);
  5. Cani immaginari, ove l’immagine del cane è trasfigurata attraverso la fantasia degli artisti, compreso il mondo del fumetto (XVI-XXI secolo).

Le opere qui esposte sono state prestate da importanti realtà museali quali: il pompeiano Cave Canem del Museo Archeologico di Napoli, i Musei Vaticani, gli Uffizi, la Reggia di Caserta, i Musei Civici di Trieste, il Palazzo Chigi di Ariccia, la Galleria Nazionale di Sofia, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, il Museo Archeologico Antonio Salinas di Palermo, ecc.. Molto interessante il sodalizio creatosi con l’ENCI (L’Ente Nazionale della Cinofilia Italiano) a cui è stato affidato uno spazio all’interno dei Giardini della Reggia di Venaria.

Arte Romana, I sec a. C., Cave Canem, mosaico, cm. 67 x 67. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.

Informazioni Utili:

Per informazioni e prenotazioni: Tel. + 39 011 4992333 – www.lavenaria.it

Lunedì chiuso.
Da martedì a venerdì: 9 – 17. Sabato, domenica e festivi: dalle 9 – 18.30.

Mostra ideata da: Fulco Ruffo di Calabria, e organizzata da: Glocal Project Consulting e Consorzio Residenze Reali Sabaude

A cura di: Francesco Petrucci

Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.