Il parco più bello 2018: i vincitori del concorso

Sono stati resi ufficiali i nomi dei due parchi più belli 2018 – per le categorie parchi pubblici e parchi privati di questa XVI edizione del concorso promosso dal network www.ilparcopiubello.it .

C’era una grande attesa per sapere quali fossero i vincitori della XVI edizione del Premio “Il Parco Più Bello d’Italia”. Ed ecco i due vincitori, scelti tra oltre 1.000 i parchi e giardini che hanno partecipato al concorso de’ “ilparcopiubello.it”, che più di quindici anni si è fatto promotore del turismo nel verde – e come verde si intende qui in parchi e giardini botanici. Veniamo ora ai vincitori: Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso)  – categoria “Parchi Pubblici”  e Villa Torrigiani a Camigliano (Lucca)  – categoria “Parchi Privati” . 

La selezioni dei vincitori

I parchi che hanno partecipato al concorso sono stati valutati da un Comitato Scentifico che ne ha analizzato i paramentri come previsto dal regolamento: l’interesse storico-artistico e botanico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l’accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica. La giuria è composta da Vincenzo Cazzato (presidente, Università del Salento, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (già Dirigente dell’Ufficio Ville e Parchi Storici della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (già Presidente del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Ines Romitti (architetto paesaggista AIAPP-IFLA), Luigi Zangheri (già Presidente del Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA), Margherita Azzi Visentini (Politecnico di Milano; Istituto Veneto di Lettere, Scienze ed Arti).  info @ilparcopiùbello.it

Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso)  – categoria “Parchi Pubblici”

Sul sito ilparcopiùbello.it troviamo le motivazioni della giuria che qui riportiamo:

MOTIVAZIONI DELLA GIURIA. “Paradiso era definita nel Cinquecento la proprietà dei Cornaro. La villa lega il proprio nome a personaggi illustri: Vincenzo Scamozzi, che ristruttura il complesso nel 1607 prevedendo una nuova peschiera, un giardino cintato a scompartimenti regolari con cedrare, orto e brolo; Orazio Marinali con le sue “cento candide statue” sistemate in età barocca ai lati del rettilineo ‘stradon’; Giovanni Battista Meduna, progettista della villa, al quale succede lo scenografo Francesco Bagnara, contemporaneo di Jappelli, protagonista della fase ottocentesca – con rialzi e avvallamenti del terreno – dopo il passaggio della proprietà ai Revedin. Uno degli elementi più singolari del parco è la Cavallerizza, dovuta al francese Marc Guignon, dominata da due enormi cavalli su alti piedistalli, un tempo sistemati sullo ‘stradon’: la scenografica arena prativa allinea lungo il perimetro una parte delle sculture del giardino settecentesco, qui riposizionate. Ultimo nome illustre è quello di Antonio Caregaro Negrin, allievo di Bagnara e di Giuseppe Jappelli, che ridisegna nel 1868, per i nuovi proprietari Rinaldi, il precedente giardino con sentieri sinuosi contornati da una rigogliosa vegetazione che prendono il posto dei viali rettilinei, mentre le classiche peschiere diventano laghetti serpeggianti sui quali prospettano la “cavana” per il ricovero delle barche e, su un’isoletta, la curvilinea Serra moresca. Il complesso, passato ai Bolasco (1924), con la donazione di Renata Mazza Bolasco diviene proprietà dell’Università di Padova nel 1967 che grazie a un importante restauro ha ridato vita a questo ‘Paradiso’, pur rimanendo la ferita inferta alla Cavallerizza su cui incombe la massiccia mole dell’ospedale di Castelfranco”.

Borgo Treviso, 73, 31033 Castelfranco Veneto TV 

Parco Villa Revedin Bolasco
Ph. @ Maurizio Sartoretto

Villa Torrigiani a Camigliano (Lucca)  – categoria “Parchi Privati”

Sul sito ilparcopiùbello.it troviamo le motivazioni della giuria che qui riportiamo:

MOTIVAZIONI DELLA GIURIA. “La villa Torrigiani costituisce un’importante presenza all’interno del sistema di ville della Lucchesia, in una posizione splendida, ai piedi delle colline, inquadrata in un armonioso paesaggio. Un maestoso viale di cipressi secolari lungo 700 metri introduce alla residenza con la sua grandiosa facciata caratterizzata da un doppio ordine di serliane. Il giardino si caratterizza a sua volta per le sue articolate stratificazioni: se infatti l’impianto originario dei Bonvisi risale al Cinquecento, quello barocco seicentesco di Nicolao Santini, ambasciatore lucchese alla corte di Luigi XIV, si ispira al gusto francese (è stato fatto il nome di Le Nôtre), mentre quello ottocentesco del marchese Torrigiani porterà alla creazione del parco romantico secondo una moda assai diffusa nella Lucchesia. Il prezioso giardino barocco si articola secondo un asse comprendente fontane e il bellissimo giardino di Flora, rarissimo esempio di giardino di fiori ancora conservato con il prezioso disegno delle aiuole destinate a ospitare fioriture, chiuso da un padiglione a pianta ottagonale caratterizzato da una cupola coronata dalla statua della dea e da imprevedibili giochi d’acqua. Il giardino è poi collegato con il livello soprastante, dominato dalla grande peschiera, da un articolato e scenografico sistema di scalinate a doppia rampa con statue e vasi che ospita al suo interno un percorso di grotta. Alla notevole la varietà di esemplari arborei si aggiunge anche la collezione di camelie in varietà ottocentesche che fanno di questo giardino un vero capolavoro anche sotto il profilo botanico. La manutenzione del giardino da parte dei proprietari attuali Colonna di Stigliano è esemplare e che si tratta di un esempio di villa privata che assicura regolari aperture al pubblico”.

Via Gomberaio 3, 55010 Camigliano, Capannori – Lucca  – www.villeepalazzilucchesi.it 

photo Credit: Ph. © Editore PUBLIED – Foto Lupi – Da Ville Lucchesi
Rebecca Pedrazzi
Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.