“The Sound Garden: Out of Sight” di Massimiliano Ionta alla Triennale

0
493
The Sound Garden

The Sound Garden “Out of Sight”

Triennale Milano 6/9 ottobre 2023
In Triennale Milano verrà presentata l’opera “The Sound Garden: Out of Sight” di The

Astronut-Massimiliano Ionta a cura di Clelia Patella.

Nel contesto della sesta edizione della Milano Digital Week (6/9 ottobre 2023), The Astronut-Massimiliano Ionta con la curatela di Clelia Patella presenta l’opera site specific “The Sound Garden: Out of Sight” in collaborazione con Soundreef.
L’installazione di Sound Art è un’esperienza immersiva che utilizza l’audio spazializzato e geolocalizzato in realtà aumentata.

L’opening si terrà in Triennale Milano, il 6 ottobre, e sarà anticipato da un talk dal titolo “Innovazione in musica: dalla creazione artistica alla raccolta del diritto d’autore nell’era dell’AI e della Realtà Aumentata” alle ore 11:30. Durante l’evento lo spettatore avrà l’opportunità di vivere l’esperienza dell’opera in Triennale Milano tramite un’app scaricabile gratuitamente da App Store per i dispositivi IOS e Google Play Store per i dispositivi Android. L’applicazione permetterà di immergersi completamente nell’ambiente audio dell’installazione, all’interno del quale saranno visibili delle sfere, oggetto iconico del lavoro dell’artista, in Realtà Aumentata. Il pubblico avrà così la concreta sensazione di essere immerso in un metaverso sonoro, muovendosi liberamente nello spazio e avvicinandosi ai diversi punti di emissione del suono, fonte del racconto sonoro oggetto dell’opera.

The Sound Garden

Sarà possibile scaricare l’applicazione gratuita per smartphone e tablet attraverso dei QRCode presenti nel luogo dell’installazione o da questi link:
per dispositivi Android https://play.google.com/store/apps/details?id=com.filippogregoretti.theastronut.outofsight per dispositivi iOS https://apps.apple.com/app/id6463011533. Durante l’utilizzo dell’App non ci sarà alcuna raccolta di dati personali e l’installazione sarà accessibile 24 ore al giorno.

The Sound Garden “Out of Sight”

L’intento dell’opera site specific “The Sound Garden: Out of Sight” è quello di illustrare gli effetti dell’azione dell’essere umano sul pianeta e, di conseguenza, sull’ambiente urbano e il suo rapporto con la sopravvivenza stessa. Una proposta di “soluzione” tramite una sensibilizzazione di tipo artistico, in un periodo in cui la funzione educativa, sociale e didattica dell’arte, alla luce delle grandi emergenze dei tempi moderni, è tornata a essere estremamente rilevante.

Il metaverso sonoro dell’opera, nel suo spazio definito, si pone l’intento di superare i limiti dello spazio medesimo stimolando i sensi e la coscienza dello spettatore, raccontandoci, tramite simboli e metafore, di come sia possibile rinascere proprio a partire dal disastro che l’umanità stessa ha creato. Con questa installazione, l’artista The Astronut-Massimiliano Ionta estrapola il primo atto della sua opera “Nothing Personal”, una più ampia epopea relativa alla storia del rapporto tra l’essere umano, la civiltà, la società, l’ambiente e il potere nel corso della Storia.

“The Sound Garden: Out Of Sight”: la parola alla curatrice Clelia Patella

“Esiste un dio universale che, dal sorgere della civiltà umana, è adorato al punto da far sì che in suo nome si svolga la maggior parte degli avvenimenti più rilevanti – in negativo – della Storia: per lui da sempre si consumano battaglie e guerre, tra popoli e contro il Pianeta stesso, con il rischio – sempre meno improbabile – di far sì che il nostro futuro sia sempre più incerto. Si tratta del dio Denaro. Ciò che da sempre pare sfuggire ad ogni persona, che sia ricca e potente come anche indifesa e indigente, è il fatto che il vero patrimonio – che non è acquistabile né tramite il denaro, né in qualsivoglia altra maniera – è il Tempo; il tempo di ognuno di noi è un tempo finito, come finito è il tempo del Pianeta. Tutto ciò che possiamo fare è viverlo appieno, al meglio, ritardandone il più possibile la scadenza. Eppure, nel nome del dio Denaro, l’umanità sta facendo esattamente l’opposto: più il tempo passa, proiettandosi verso il futuro, e più i rischi di eventuali guerre globali diventano tali da avere la potenzialità di cancellare in sempre minor tempo un numero sempre maggiore di persone; estremizzando, addirittura di cancellare in un sol colpo ogni traccia di vita umana sul Pianeta. Un Pianeta che, nel frattempo, sempre di più viene violato, martoriato e offeso: impoverito delle proprie risorse, inquinato, deforestato, compromesso nel proprio equilibrio che – per quanto grande sia la Terra – è più delicato di quel che si potrebbe pensare. E il Pianeta grida il proprio dolore, esattamente come gli esseri umani gridano il loro. Sono echi drammatici a cui – drammaticamente – abbiamo fatto rassegnata abitudine: è il pianto che prelude all’ineluttabile fine del nostro tempo. Ma noi crediamo che non tutto sia perduto; così come abbiamo avuto il potere di distruggere, abbiamo da sempre un potere superiore: quello di creare.

La creatività è quello che distingue ed eleva l’essere umano, e la nostra forza creativa è tale da poterci permettere addirittura di far partire la rinascita dagli errori stessi, dai disastri e dalle catastrofi. Questo è quello che racconta “The Sound Garden: Out Of Sight”: si tratta di un’installazione immersiva di Sound Art che, grazie alla Realtà Aumentata, si geolocalizza in alcuni luoghi rilevanti legati all’arte e alla cultura e permette di ritrovarsi al centro di sette sfere, ognuna delle quali emette un suono. Avvicinandosi a ogni sfera si sentono le voci della nostra drammatica deriva: il suono dei ghiacciai che si sciolgono e si spaccano, quello della deforestazione e degli incendi, i versi dei gabbiani che volano sulle discariche a cielo aperto, le grida e le lacrime dei popoli affamati e provati dalle guerre. Suoni tra loro isolati e scollegati; ma ponendosi al centro di queste sfere, improvvisamente questi suoni raggiungono una coerenza, compaiono ritmi, melodie ed armonie, in un loop sonoro infinito. A tempo, e senza tempo. Nella speranza che il nostro tempo sia sempre meno finito.”

Per spiegare meglio il significato degli oggetti rappresentati nell’installazione, ovvero le sfere visibili durante la fruizione dell’esperienza, bisogna capirne l’origine, il significato e che cosa queste rappresentano. Le sfere sono composte da due elementi al contempo separati e uniti e sono la rappresentazione dell’essere umano nella sua forma originale: quella immateriale. La sfera è la rappresentazione dell’anima cellula contenitore della coscienza con tutto il sapere accumulato attraverso le esperienze fatte. La coscienza è rappresentata da una forma umanoide al centro della stessa. I colori delle pulsazioni emesse dalle sfere variano a seconda del tipo di suono riprodotto grazie ad un algoritmo, che analizzando le frequenze rilevate, crea un legame fra lo spettro visivo e lo spettro sonoro e quindi una relazione emozionale fra le nostre interfacce video e audio. The Astronut

The Sound Garden

Soundreef “Una collaborazione innovativa per esplorare i nuovi orizzonti digitali nel diritto d’autore musicale”

L’applicazione delle nuove tecnologie sta aprendo inedite modalità di creazione e fruizione artistica, inclusa quella musicale. L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) e della Realtà Aumentata (AR) sta infatti consentendo esperienze performative e compositive sempre più immersive e personalizzabili. Ma come si evolve la gestione del diritto d’autore in questa nuova era?

La partnership tra Soundreef, ente di gestione indipendente, e The Astronut-Massimiliano Ionta, nasce proprio dalla volontà di esplorare a fondo i nuovi scenari digitali, offrendo un’esperienza completa sia nell’apprezzamento dell’opera installativa che nell’approfondimento del diritto d’autore musicale applicato alle nuove tecnologie. Nel contesto di questa partnership, Soundreef ospiterà un talk dedicato all’evoluzione della creazione musicale e del diritto d’autore in un panorama caratterizzato dall’Intelligenza Artificiale e dalla Realtà Aumentata, durante il quale si illustrerà come queste tecnologie stiano ridefinendo il processo creativo musicale, la distribuzione delle opere, l’esperienza di fruizione, e come sia quindi fondamentale che le società di collecting evolvano di pari passo per continuare a garantire ad autori ed editori una raccolta efficiente ed equa dei propri diritti.

Modera il talk Andrea Lai con gli interventi di Massimiliano Ionta, artista; Clelia Patella, curatrice; Lucian Beierling, Soundreef VP of Royalties; Etan Genini, CEO and co-founder Valuart

Massimiliano Ionta – The Astronut

The Astronut, avatar del Artista/Musicista Massimiliano Ionta, inizia nel 2017 il suo percorso di artista digitale contemporaneo esponendo al Carrousel du Louvre durante il Fotofever Paris il progetto Kimono Tales realizzato in duo con l’artista Angelo Cricchi, vince anche il “Miami New Media Festival” con il video digitale “Singularity” in cui mostra per la prima volta i metaverso Asomatico e la definizione dell’Era contemporanea come “Era pre-Asomatica” esplora diversi tipi di media digitali tra cui installazioni immersive in spatial audio e video, NFT, VR e AR. Ultimamente è stato uno dei vincitori al “Trento Art Festival” e di “Mitologie Digitali” esponendo a Prato (Italia) con l’installazione di suono spazializzato in realtà aumentata definito Musical Contemporaneo.

Massimiliano lonta Artista/Produttore/ Arrangiatore ha dato inizio a diverse realtà nel panorama artistico italiano ed internazionale fin dagli anni ’90. Membro fondatore del festival internazionale di musica “Emergenza Festival” e degli “Start-Studios” il primo studio di registrazione digitale in Italia e factory musicale che ha appena festeggiato con gli ultimi successi di Coez e Carl Brave il 22° anniversario di attività. Ha prodotto o collaborato con molti artisti come Alex Britti, Sergio Cammariere, Doctor Three, Stefano di Battista, Morgan, Raiz (Almamegretta), Frenetik & Orange, BSBE (Bud Spencer Blues Explosion). Dal 2010 è il responsabile di tutta la realizzazione del suono delle installazioni museali permanenti di Piero Angela e Paco Lanciano: “Le Domus Romanae” di Palazzo Valentini, “Il Foro di Augusto”‘, “Il Foro di Cesare” e lo spettacolo in proiezione mappatura 3D Welcome to Rome”.

Clelia Patella

Scrittrice, curatrice e giornalista, scrive di arte contemporanea per Il Giornale. Ha curato e condotto su Radio24 “Lo Stato dell’Arte”, unico programma radiofonico di approfondimento sulla cryptoarte, gli NFT e le nuove tecnologie applicate all’arte. Da anni è content creator culturale sulle più importanti piattaforme social.

Soundreef

Il Gruppo Soundreef opera nel campo dei diritti d’autore musicali su scala globale. Raccoglie e liquida le royalty che spettano ad Autori, Compositori ed Editori ogni volta che la loro musica viene utilizzata. Soundreef rappresenta oltre 43.000 Autori, Compositori ed Editori nel mondo, di cui 26.000 provenienti dall’Italia. Come Ente di Gestione Indipendente, opera in oltre 90 Paesi, direttamente o tramite accordi di rappresentanza. Dal 2020 è entrata in CISAC (Confédération Internationale des Sociétés d’Auteurs et Compositeurs), in qualità di Rights Management Entity. Il gruppo sviluppa internamente tutta la tecnologia adibita al monitoring degli utilizzi e alla raccolta delle royalty. Così Soundreef può assicurare ai suoi iscritti il completo tracciamento di ogni passaggio e una ripartizione dei proventi sempre più analitica. Nel repertorio gestito figurano autori celebri e talenti emergenti, insieme ai big della scena urban italiana. Tra gli aventi diritto che hanno affidato a Soundreef la raccolta totale o parziale dei loro diritti, ci sono: star del calibro di J-AX, Giovanni Allevi, Gigi D’Alessio, Marco Masini, Enrico Ruggeri, Boomdabash, Fabio Rovazzi, Laura Pausini, Ultimo, Morgan, Alejandro Sanz, Pooh, Fabrizio Moro, Paola Turci e Mario Venuti; i più importanti autori storici o attuali come Giancarlo Bigazzi, Maurizio Fabrizio, Takagi & Ketra, Federica Abbate, Franz Di Cioccio, Patrick Djivas, Claudio Guidetti, Federica Camba, Fortunato Zampaglione, Virginio, Tony Maiello, Angelo Valsiglio, Roberto Cardelli, Luca Faraone, Mario Fargetta, Gazebo; i grandi nomi del rap italiano, quali Sfera Ebbasta, Guè, Noyz Narcos, MACE, Charlie Charles, Shablo, Rkomi, Tedua, Ernia e i più giovani Ketama126, Strage, Dani Faiv, AVA e Briga; autori televisivi le cui composizioni hanno fatto la storia del piccolo schermo, quali Luca

Orioli, Pierfrancesco Bellisario, Dino Ceglie, Danilo Aielli, Emiliano Branda, Filippo Lamberti, Fulvio Griffini, Maurizio Proietti, Ernesto Migliacci e Andrea Casamento; editori che detengono diritti dall’importanza strategica, come Thaurus Publishing, Baraonda Edizioni, Smilax Publishing, Honiro Edizioni, Athos Poma e le società editoriali di Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Stefano D’Orazio.