L’arte digitale ha permesso di raggiungere nuovi livelli di creatività e fruibilità delle opere, in spazi virtuali per certi versi più inclusivi e accessibili rispetto a musei o gallerie fisiche. Ma come si fa poi a possedere un’opera d’arte non tangibile? Come si può collezionare qualcosa che non è un quadro o una statua, che non si può collocare fisicamente in una stanza?
Not Only Digital, la mostra
La mostra Not Only Digital, curata dalla gallerista Paola Marucci con le opere di Annalù, Marco Lodola e Emre Namyeter, indaga il rapporto tra opere d’arte tangibili e non tangibili. Presenta i due orizzonti dell’arte e del collezionismo di oggi: quello più tradizionale basato sulle opere uniche, visibili e materialmente esistenti e quello degli NFT (Non-Fungibile Token), opere d’arte su supporto digitale.
Not Only Digital, che si compone di opere d’arte tangibili e non-tangibili, è visitabile fino al 30 aprile 2023 alla Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai, a Bluewaters Island.
Arte e NFT
Gli NFT sono opere che stanno rivoluzionando il mondo del collezionismo e inserendo la crypto-art in un percorso di interesse mondiale. Cosa distingue le opere NFT, oltre a essere opere non-tangibili, è il mondo delle blockchain e delle criptovalute in cui prendono forma. Un universo virtuale che sta generando un collezionismo del tutto nuovo nel panorama artistico internazionale. Uno spazio potenziale e in continua evoluzione che vede, in un’ottica moderna, il superamento della barriera del possesso di un’opera d’arte solo se tangibile.
E mentre si assiste allo sviluppo della creazione e della divulgazione di opere virtuali, anche di grande valore, che vengono scambiate e acquisite attraverso l’uso delle criptovalute e le blockchain, si assiste alla creazione di gallerie nel Metaverso, anche personali, dove esporre le opere d’arte NFT. Pur non essendo “tangibili”, le NFT sono opere autentiche, uniche, originali e garantite, che consentono anche un fruttuoso investimento
Annalù
Annalù è un’artista italiana che vive e lavora a Venezia. Le sue opere, i Dreamcatchers, sono strettamente legate al mondo della natura. Evocano i dreamcatchers dei nativi americani, che con la loro trama traforata ricordano la metamorfosi delle farfalle, richiamando gli elementi naturali di acqua e aria, che si contaminano e compenetrano a vicenda. Disegnate dall’artista, le farfalle che compongono le sue poetiche sculture si generano, come in un mandala, da un anello centrale che rappresenta la parte più preziosa dell’opera, costituita da un disco in vetro di Murano realizzato con una tecnica esclusiva dalla stessa Annalù. La farfalla, che rappresenta la grazia e la bellezza, la leggerezza e la metamorfosi, è scelta per il suo forte simbolismo legato all’anima.
Nella mostra di Dubai, Annalù presenta quattro grandi sculture, tre Dreamcatchers e una scultura in bronzo, Flying feet, di grandi dimensioni. Accanto alle sculture, presentate tramite appositi schermi, sono esposte le opere NFT di Annalù: due versioni digitali di Dreamcatchers e una di Flying Feet. Un’esplosione di bellezza virtuale, un inno a un mondo immaginato e paradisiaco fatto di colore e di forme in movimento. Racchiuse in una effettiva realtà virtuale, con tutto il fascino che questo mondo richiama, gli NFT di Annalù presentano quella evanescente bellezza che caratterizza il resto della sua produzione.
Marco Lodola
Marco Lodola è uno tra i più influenti artisti italiani, conosciuto per le sue sculture luminose straordinariamente Pop. Lega la sua arte a una delle sue più grandi passioni: gli anni Cinquanta e le icone per eccellenza di quel periodo, dalla Vespa alle Pin-Up alle automobili vintage. Lodola trae ispirazione dal mondo moderno e contemporaneo, dalla storia appena passata ma che ha già lasciato le sue tracce, e a questo mondo imprime la propria visione, in cui le forme sono semplificate e sintetizzate ma caratterizzate da cromie nette e assolute, forti e contrastanti. Nelle sue opere inserisce luci neon o led, trasformandole così in sorprendenti sculture luminose.
Marco Lodola è famoso per le sue molteplici mostre internazionali, dalla Biennale di Venezia al Centre Pompidou a Parigi, passando per l’Argentina, il Messico, Singapore, Hong Kong. Ma in particolare ha realizzato negli anni molte collaborazioni con il mondo dello spettacolo, con il cinema, con la tv e con la moda. Scelto dalla direttrice creativa, Maria Grazia Chiuri, le 400 boutique Dior di tutto il mondo hanno ospitato le installazioni luminose di Marco Lodola. A Dubai, nella Galleria Oblong, Lodola presente tre delle sue emblematiche opere: Aeroplano, Coppia in vespa, Love.
Emre Namyeter
Emre Namyeter è un artista turco che vive e lavora a Istanbul. Nella mostra Not Only Digital presenta le sue opere luminose che completano l’ideale percorso espositivo della rassegna organizzata e promossa da Oblong Contemporary Art Gallery per la sede di Dubai a Bluewaters Island. Namyeter è uno scultore di light art, tra i più interessanti dell’attuale panorama mondiale dell’arte contemporanea. Ha studiato a Salisburgo, in Austria e a San Francisco. A Montreal, in Canada, si è concentrato sull’electronic art, che gli consente di comporre opere astratte caratterizzate dall’utilizzo di varie tecniche guidate dal suo approccio sperimentale che genera dipinti a più strati.
Ciò che appare particolarmente interessante nelle opere di Namyeter è la percezione dell’opera da parte dello spettatore, mutevole nelle diverse condizioni di luce e che rende le opere di Namyeter uniche sotto tutti gli aspetti. In particolare per questa fluttuazione del colore che si muove e cambia al ritmo della luce e nelle diverse prospettive. L’artista, come Aristotele, dice che “nei momenti bui dobbiamo cercare la luce”. Un messaggio importante che lega le sue opere d’arte a una percezione sensoriale. Per Oblong, Emre Namyeter ha realizzato le opere: Lightbox Sculpture Edition Series; Wall Lightbox Series (120cm diameter); Wall Lightbox Series (color changing); Wall Lightbox Series (150cm diameter).
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