gian giacomo poldi pezzoli e alessandra quarto

Anno di fermento per il museo Poldi Pezzoli che nel 2022 festeggia il bicentenario della nascita del fondatore, Gian Giacomo Poldi Pezzoli, e si appresta a dare il benvenuto alla nuova direttrice, l’architetta Alessandra Quarto

Vero e proprio gioiello incastonato nel tessuto urbano milanese, il museo Poldi Pezzoli ospita una collezione d’arte eclettica e sorprendente che spazia dalla pittura all’oreficeria, dall’Oriente all’Occidente, dalle ceramiche ai tappeti, passando per sculture, orologi, ventagli, armature, vetri e Netsuke. Prima della pandemia si poteva dire che fosse più conosciuta dai turisti stranieri che dagli stessi milanesi, ma grazie al lavoro di social network compiuto durante il lockdown, la casa museo voluta da Gian Giacomo Poldi Pezzoli è stata letteralmente riscoperta dai visitatori italiani, soprattutto i più giovani. Risultato di cui va orgogliosa la direttrice Annalisa Zanni, che sta per concludere dopo ventitré anni il proprio mandato alla direzione del museo, in cui lavora da quarant’anni e per cui continuerà a curare le relazioni internazionali e istituzionali.

Scalone Antico del Museo Poldi Pezzoli
Scalone Antico © Museo Poldi Pezzoli

Alessandra Quarto nuova direttrice del museo

Nuova direttrice dal 2 gennaio 2023 sarà Alessandra Quarto, che al momento dirige la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, dopo avere ricoperto il medesimo ruolo per le province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli. Dal 2016 al 2021 è stata vicedirettrice della Pinacoteca di Brera di cui ha progettato e coordinato l’intero riallestimento museale e dove è anche stata responsabile dell’attività di ricerca fondi per la Pinacoteca e la Biblioteca nazionale braidense. «Sono poche le istituzioni che riscuotono tanta passione e senso di appartenenza», ha dichiarato Quarto parlando del museo Poldi Pezzoli. «Il mio impegno sarà quello di consolidare e ampliare queste passioni. Sono entusiasta di iniziare la mia collaborazione con tutta la squadra del museo e di poter essere affiancata nel passaggio di consegne e conoscenze da Annalisa Zanni.»

alessandra quarto nuova direttrice del museo poldi pezzoli
Alessandra Quarto

L’arte del dono: da Gian Giacomo Poldi Pezzoli a oggi

Intanto il museo continua le celebrazioni per i 200 anni dalla nascita del fondatore, Gian Giacomo Poldi Pezzoli, con una mostra inaugurata il 17 novembre e che resterà aperta fino al 27 febbraio 2023: L’arte del dono. L’esposizione presenta 39 opere donate al museo tra dipinti, sculture, orologi, stipi e ventagli, per un arco cronologico che va dal Quattordicesimo al Ventesimo secolo. Dopo l’ampliamento del 2017 con la creazione dell’Ala Franzini, il Poldi Pezzoli ha infatti accolto, dal 2018 a oggi, 61 nuove opere, grazie alla generosità dei collezionisti che la casa museo intende celebrare proprio con questa mostra, curata da Annalisa Zanni e Federica Manoli.

Sala Nera del Museo Poldi Pezzoli
Sala Nera © Museo Poldi Pezzoli

Gian Giacomo Poldi Pezzoli

Nato a Milano il 27 luglio 1822, Gian Giacomo Poldi Pezzoli resta orfano di padre a soli 11 anni. La madre, Rosa Trivulzio, lo educa al meglio e gli trasmette l’amore per l’arte e i viaggi. Così Gian Giacomo diventa un viaggiatore attento e curioso, e fa delle armi la sua prima grande passione, girando l’Europa per arricchire la propria collezione di armi e armature, oggi ammirabile al piano terra del museo. Sostenitore dell’indipendenza e dell’unità di Italia, Gian Giacomo, durante le Cinque giornate di Milano, mette a disposizione contro l’Austria sé stesso e i propri beni. Diventa anche Commissario straordinario del governo provvisorio della Lombardia a Venezia e nelle province Venete. Per questo, al ritorno degli austriaci nel 1848, è costretto all’esilio in Svizzera e a pagare seicentomila lire per riscattare il proprio palazzo, nel frattempo arricchito con una collezione eterogenea di manufatti e opere d’arte antichi e contemporanei.

Studiolo Dantesco del Museo Poldi Pezzoli
Studiolo Dantesco © Museo Poldi Pezzoli

Milano all’epoca è al centro di un fiorente mercato dell’arte, soprattutto grazie alle confische dei beni ecclesiastici, e Gian Giacomo riesce ad acquisire capolavori come la Madonna del Mantegna, la Dama del Pollaiolo, il Compianto del Cristo di Botticelli, che sarà anche il suo ultimo acquisto. Nel 1879, infatti, Gian Giacomo Poldi Pezzoli muore improvvisamente a 57 anni per una crisi cardiaca. Celibe, senza figli né eredi, aveva già deciso di trasformare la propria abitazione in una casa museo aperta a tutti. Giuseppe Bertini si mette subito al lavoro per realizzare il desiderio dell’amico, e il 25 aprile 1881 apre per la prima volta le sue porte al pubblico il museo Poldi Pezzoli, ancora oggi visitabile al numero 12 di via Manzoni, nel cuore di Milano.

Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli
Francesco Hayez, Ritratto di Gian Giacomo Poldi Pezzoli