Quando la scrittura incontra l’Intelligenza Artificiale: l’intervista a Mario Petruccelli

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Mario Petruccelli
Mario Petruccelli

Nella dimensione dello sviluppo della tecnologia applicata alla scrittura, ci troviamo oggi a prendere atto dello straordinario progresso – e del work in Progress – che ci sta mostrando, mese dopo mese, le straordinarie potenzialità dell’Intelligenza Artificiale. Arrivano i primi articoli scritti con GPT-3 (Generative Pre-trained Transformer 3) che è un modello linguistico che utilizza il deep learning per creare testi. Siamo alla terza generazione di serie GPT-n (e il successore di GPT-2) creato da OpenAI, un laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale che in questo ultimo anno sicuramente non manca di raggiungere obbiettivi prima d’ora mai esplorati. Ma da creare un testo ad un articolo ottimizzato SEO e diviso in paragrafi come ben chiede la scrittura online per testate e blog?

Durante la AI week ho conosciuto Mario Petruccelli Co-founder di Digitiamo e gli ho chiesto di testare Zulla, piattaforma online per generare articoli ottimizzati SEO a partire da una breve descrizione del testo che si vuole creare. E parlando di articoli generati con IA – quale il futuro del giornalismo? Come sempre quando abbiamo nuovi strumenti – il futuro dipende dall’uso che ne facciamo. La questione è aperta. E come ci suggerisce Mario Petruccelli parlando di testi generati con l’uso dell’IA: “Come la storia ci insegna, non è la tecnologia a fare danni ma è come l’umano la usa. Starà a noi capire il giusto equilibrio tra il contributo umano e quello dell’AI”.

L’intervista a Mario Petruccelli, Co-founder di Digitiamo

RP: Quando e perché nasce Digitiamo?

MP: La startup studio Digitiamo nasce nel Febbraio 2020, dall’unione di quattro soci, uniti dalla passione per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale. Abbiamo iniziato con la consulenza per grandi aziende e PMI ma la nostra missione è sempre stata quella di sviluppare soluzioni proprietarie. In questi due anni o poco più abbiamo sviluppato diversi prodotti, tutti che risolvono problemi con il supporto dell’IA. Alcuni di essi sono stati portati fuori in altre aziende. Scopo primario di una startup studio è esattamente questo: creare prodotti che poi si evolvono in vere e proprie aziende.

RP: Ci puoi raccontare che cos’è e cosa si può fare con Zulla?

MP: Zulla è uno dei prodotti che abbiamo sviluppato nei laboratori di R&D di Digitiamo. È una piattaforma online che permette di utilizzare tecnologie complesse in modo semplice ed intuitivo per generare dei copy SEO ottimizzati a partire da un breve input di testo. È pensato per essere uno strumento a supporto e non un sostituto della figura professionale del copywriter. Infatti, i maggiori utilizzatori sono web agency, copywriter, SEO expert e SMM. Ma non solo: anche chi non è un professionista usa Zulla per i propri contenuti. Con Zulla hai la possibilità di creare diversi tipi di contenuti e per ognuno di loro esiste un “template”, ovvero lo strumento ottimizzato per generare quello specifico copy. Qui un elenco di alcuni template presenti in piattaforma:

– Articolo assisto: pensato per creare un articolo sempreverde o un contenuto informativo. Ti suggerisce, a partire da un titolo ed una breve descrizione, la struttura della pagina; ovvero, i paragrafi in ottica SEO. L’utente in pochi clic avrà la possibilità di generare un articolo semilavorato, che con piccoli ritocchi potrà essere portato in produzione.

– Content Wizard: pensato per rigenerare un testo già scritto, molto utile per poter rivedere un testo che non ci convince o per generare un nuovo articolo, incollando vari paragrafi, presi da diverse fonti fidate, senza avere la preoccupazione del plagio, poiché lo strumento non genererà una parafrasi ma una nuova elaborazione.

– Social post: pensato per generare un headline per i post social. Prende in considerazione una breve descrizione e l’audience, ovvero la buyer persona. Il testo che verrà generato utilizzerà parole chiave che colpiscono l’interesse della BP selezionata. Molto utile per promuovere sui social o per rendere più accattivanti i profili, creando contenuti coinvolgenti che parlano al proprio pubblico.

– Prodotto e-commerce: pensato per generare un intero articolo che parla di un prodotto ben specifico a partire dalla sua scheda tecnica. Utilizzato per avere contenuti lunghi e accattivanti anche sugli e-commerce, ed evitare di avere testi ripetuti. Poiché lo strumento va a generare una descrizione del brand del prodotto e della sua categoria sempre diversi, sfruttando l’incredibile capacità creativa dell’AI. Oltre a questi strumenti ce ne sono molti altri, tutti utili a scopi diversi. Essi possono essere provati gratuitamente sul sito zulla.it.

RP: Ho testato su zulla.it la funzione “Articolo assistito” che permette la creazione di un articolo in cui sia la struttura che il contenuto sono suggeriti dall’IA. Ci racconti le dinamiche dietro alla creazione di un articolo in modo automatizzato?

MP: Dietro ogni template di Zulla si nasconde una rete neurale, un modello di generazione del testo chiamato GPT-3. Considerato allo stato dell’arte nel campo della NLG (Natural Language Generation). L’articolo assistito utilizza, oltre a questo, anche altri modelli proprietari di ML (Machine Learning) addestrati a fare diverse cose. Lo strumento è in grado di estrarre l’intento dell’articolo a partire dal titolo. L’intento è uno dei fattori che Google ed altri motori di ricerca utilizzano per stabilire quale sia il contenuto più appropriato per una certa chiave di ricerca. Zulla sa bene quanto sia importante l’intento e genera il copy rispettandolo. Lo strumento genera una struttura dell’articolo, ovvero la serie di titoli (heading, h1, h2…), pensati per ottimizzare la SEO della pagina. I titoli infatti conterranno le giuste keyword per il posizionamento, ma non solo: avranno inoltre le risposte o le domande che gli utenti si pongono rispetto alla keyword di ricerca estratta dal titolo. Dietro le quinte vengono eseguite, in frazioni di secondo, ricerche sui vari search engines come Google e simili, estraendo le informazioni più pertinenti rispetto all’articolo. Vengono eseguite analisi sui trend e sui volumi di ricerca e tutte queste informazioni vengono poi elaborate dalle intelligenze artificiali per generare la struttura ideale dell’articolo. Questo processo automatizzato è frutto di un lavoro in combinazione con figure diverse. La combinazione tra data scientist, sviluppatori, copywriters e SEO expert, ci ha permesso di costruire una tecnologia dinamica ed adattiva rispettando le regole e le best practice della SEO, e mantenendo gli standard qualitativi di scrittura che qualunque testata, blog o social dovrebbe avere. Oltre alla creazione di un articolo si può utilizzare su Zulla la funzione “Rielabora un testo a partire da una fonte”. Parlando ad esempio di un sito di notizie d’arte e cultura come NotiziArte: oltre agli articoli di approfondimento scritti di mio pugno – io ricevo ogni giorno tanti comunicati stampa che uso come fonte di riferimento e rielaboro creando nuovi contenuti – ottimizzati SEO. Per una giornalista come me che fa quotidianamente questo lavoro – potrebbe essere un utile supporto? Il template content wizard, la funzione che ti permette di rielaborare un testo è certamente utile per accelerare i tempi, andando a riscrivere un testo già pronto. Blog di informazione e testate giornalistiche, spesso riprendono notizie da altre fonti fidate per poi rielaborarle. Tutto questo facendo molta attenzione a cambiare il testo, senza alterare il senso dell’informazione, in modo che i motori di ricerca non penalizzino il media per plagio. Zulla, con il content wizard, esegue esattamente lo stesso compito. Prende un testo in input, che potrebbe essere anche una notizia, e la rielabora in modo tale che gli algoritmi dei motori di ricerca non possano identificare il plagio. Inoltre, lo strumento è in grado di scrivere, potenzialmente, infinite rielaborazioni di uno stesso testo. Quindi, se una rielaborazione non ci convince possiamo chiedere allo strumento di generarla nuovamente.

RP: Credi che il futuro della redazione di articoli sia con processi automatizzati o dobbiamo pensare che un servizio come Zulla sia più un supporto alla scrittura umana?

MP: L’AI sta aiutando tantissimi settori, tra cui quello dell’editoria. Strumenti di generazione automatizzata permettono di rendere il lavoro più semplice e di maggiore qualità. Occupandosi di “fare il lavoro sporco”, l’AI lascia all’umano più tempo per dare valore aggiunto; lascia all’umano più tempo da dedicare a creare il vero differenziale. Un differenziale che la macchina non potrà mai imitare. Motivo per cui strumenti come Zulla sono sempre più presenti nella cassetta degli attrezzi di web agency, di SEO expert, copywriter e magazine. Perché abbatte i costi e riduce i tempi: dalla ricerca, alla creazione, all’ottimizzazione SEO e alla produzione. Il futuro si rivolge sempre verso l’innovazione, l’AI nel campo della scrittura sta facendo passi da gigante e sarebbe un errore non servirci di una tecnologia valida. Come la storia ci insegna, non è la tecnologia a fare danni ma è come l’umano la usa. Starà a noi capire il giusto equilibrio tra il contributo umano e quello dell’AI.

RP: Con AiKnowYou restiamo ancora nel ramo della comunicazione ma ci focalizziamo sul mondo dell’analisi dati e dei chatbot. Ci racconti quali prodotti proponete tramite AiKnowYou e a quale clientela vi indirizzate?

MP: AIKnowYou è una piattaforma di analisi dati che si aggancia a strumenti di comunicazione diversi, come può esserlo un chatbot o anche un canale di messaggistica istantanea più popolare, come whatsapp business. Esso è in grado di ottimizzare il rapporto macchina-umano utilizzando tecnologie di elaborazione del testo. In altre parole, l’umano, attraverso il chatbot, risolve il problema più velocemente non passando più per l’operatore umano. AIKnowYou si assicura, attraverso un algoritmo, che quello che viene detto dalla macchina sia esattamente quello che il brand vuole che venga comunicato. Si sa bene che le aziende hanno delle regole di comportamento, non si possono dire certe cose piuttosto che altre che invece van dette ed in una determinata maniera. L’umano può essere istruito a comunicare in un certo modo esattamente così come la macchina. La differenza sta nel fatto che la macchina ti garantisce che la conversazione sia sempre in linea con quello che il brand ha definito. La clientela di AIKnowYou sono principalmente grandi aziende, come Telepass, Vivocha, Sisal, Fastweb. Aziende che hanno grandi quantità di dati da gestire e che hanno bisogno di un centralino umano per gestire la maggior parte delle richieste. Lo strumento aiuta queste aziende ad ottimizzare i costi del personale, rende il lavoro dei centralinisti meno monotono, riducendo su di loro il carico di lavoro.

RP: Parlando di Chatbot: quale il livello raggiunto oggi dal Natural Language Processing e Natural Language Understanding? Pensi che i chatbot e personal assistant saranno sempre più presenti nelle nostre vite? Ed infine: in quali settori vedremo un incremento sempre più considerevole dell’uso di chatbot?

MP: L’AI nel campo NLP si sta muovendo molto velocemente. Anche nelle case italiane, vediamo sempre più spesso assistenti vocali come Alexa e Google. È una tecnologia affascinante, con la quale è anche divertente interfacciarsi. Siri esiste da molti anni, ed oggi anche i personal computer dispongono di un assistente vocale, come per esempio Cortana di Microsoft. È una tecnologia tanto affascinante quanto utile se si pensa alle persone con difficoltà. Non è necessario imparare i comandi, l’AI riesce a capire cosa vogliamo, perché trasforma il linguaggio naturale in comando che esegue su un dispositivo software o hardware. È scontato pensare che queste tecnologie saranno sempre più presenti nel nostro futuro. È forse spaventoso pensare che, per come l’IA funziona, maggiori saranno gli utilizzatori di queste tecnologie, migliori saranno i risultati che potremo ottenere da essa. Questo perché i dati vocali e/o testuali che lasciamo in forma anonima a queste tecnologie, vengono usati per rendere le intelligenze artificiali sempre più performanti. Come spesso accade sono le grandi aziende, di qualunque settore, ad adottare per prime tecnologie all’avanguardia come queste, perché strutturalmente sono predisposte al concetto di escalation del business.

RP: Tra le tante e innovative applicazioni e progetti con IA che realizzate e proponete al pubblico c’è un lavoro/progetto a cui sei particolarmente legato ?

MP: Sicuramente il legame più forte lo sento con il prodotto che ho già più volte citato, Zulla. Non soltanto perché, come mi piace definirmi, sono “il suo papà” ma anche perché è un’idea che è nata all’interno della structured innovation di Digitiamo, che è un tempo che riserviamo, all’interno dell’orario di lavoro, all’innovazione. Inoltre, lavorare a questo progetto mi ha dato l’occasione di incontrare grandi nomi nel campo dell’editoria online e non, ho avuto modo di collaborare con importanti influencer e con grandi aziende e questo mi ha dato la carica per investire il mio tempo nel creare un prodotto di spicco.

RP: Quali i tuoi futuri progetti?

MP: La mia vita in questo momento sta girando intorno a Zulla. Il mio futuro prossimo mi vede amministratore delegato di una nuova società che continuerà a sviluppare e a migliorare questa tecnologia. L’obiettivo sarà quello di creare lo strumento “perfetto” per i copywriter ma anche quello di creare una community che ruoti intorno ad esso. Una comunità che usa lo strumento e che lo migliora giorno dopo giorno, semplicemente utilizzandolo.

Mario Petruccelli
Mario Petruccelli

Mario Petruccelli ha una formazione tecnica/informatica. Ha maturato dieci anni di esperienza nel campo dello sviluppo web guidando la parte tecnologica di PMI e grandi imprese. Negli anni si è occupato principalmente di sviluppare prodotti per conto terzi e personali. Nel 2020 co-fonda una startup studio specializzata nella creazione di soluzioni di intelligenza artificiale nel campo NLP.