Quayola Hercules and Nessus #A_01, 2022 Marmo bardiglio grigio di Carrara  120x90x250(h) cm In Collaborazione con Cave Successori Adolfo Corsi Fresatura Robotica: TorArt Programmazione/design CAM: Quayola Studio
Quayola Hercules and Nessus #A_01, 2022 Marmo bardiglio grigio di Carrara  120x90x250(h) cm In Collaborazione con Cave Successori Adolfo Corsi Fresatura Robotica: TorArt Programmazione/design CAM: Quayola Studio

Quayola – Hercules and Nessus #A_01

La prima scultura in marmo dell’artista scolpita con un braccio robotico guidato da algoritmi,  parte di una nuova produzione nata grazie alla collaborazione con Cave Successori Adolfo Corsi  – 10 – 19 giugno 2022 – Piazza Alberica, Carrara

Quayola Hercules and Nessus #A_01, 2022 Marmo bardiglio grigio di Carrara  120x90x250(h) cm In Collaborazione con Cave Successori Adolfo Corsi Fresatura Robotica: TorArt Programmazione/design CAM: Quayola Studio
Quayola – Hercules and Nessus #A_01, 2022
Marmo bardiglio grigio di Carrara  120x90x250(h) cm
In Collaborazione con Cave Successori Adolfo Corsi
Fresatura Robotica: TorArt – Programmazione/design CAM: Quayola Studio

La scultura di Quayola:  Hercules and Nessus #A_01

In occasione della sesta edizione di White Carrara 2022, Quayola presenta Hercules and Nessus #A_01, una scultura in marmo di Carrara scolpita con un braccio robotico guidato da algoritmi. L’opera, parte di un progetto che sviluppa la ricerca dell’artista sulla tradizione scultorea e sulle estetiche algoritmiche materializzate con mezzi robotici, è ispirata alla tecnica del “non finito” michelangiolesco, e indaga le infinite possibilità di articolazione della materia attraverso logiche computazionali. 

Hercules and Nessus #A_01 è realizzata in marmo Bardiglio Calagio di colore grigio che prende il nome dalla cava Calagio situata a Carrara e coltivata dalla ditta Successori Adolfo Corsi sin dai primi anni dell’800. Il blocco di marmo è stato scolpito in modo da non arrivare mai a liberare totalmente la figura del capolavoro rinascimentale Ercole e il centauro Nesso di Giambologna. La scultura, dunque, non è una forma conclusa ma il suo processo, le molteplici interazioni generate dagli algoritmi sulla materia per scolpirla senza mai risolverla del tutto. Il vero soggetto non è la scultura di Giambologna, ma il processo algoritmico che prende forma nella complessa geometria finale.

Quayola si avvale della tecnologia non come strumento ma come collaboratore: il robot industriale sostituisce all’artigianalità dell’artista il rigore di percorsi calcolati mediante algoritmi computazionali.  Le geometrie digitali, scolpite sul marmo da mano non umana, esplicitano la tensione tra elementi antropici e tecnologici, digitali e naturali. Questo progetto segna l’inizio di una nuova collaborazione tra Quayola Studio, le cave di marmo di Carrara Successori Adolfo Corsi e il laboratorio di fresatura robotica TorArt.