Premio italiano di Architettura
Premio italiano di Architettura

I MoDusArchitects, Matteo Scagnole e Sandy Attia, vivono e lavorano a Bressanone. Atelier Remoto, studio di architettura nato nel 2014, fondato da Valentina Merz e Lara Monacelli Bani. Sono loro i vincitori del Premio italiano di Architettura 2022, mentre il Premio alla Carriera va ad Andrea Branzi.

Dichiara Giovanna Melandri: “Sempre di più e con grande convinzione il MAXXI sta lavorando per creare alleanze e collaborazioni tra le grandi istituzioni culturali italiane. Dopo tre anni, la collaborazione con la Triennale Milano si è rivelata “naturale” e molto produttiva. Le scelte fatte dalle giurie hanno contribuito fortemente a far emergere una nuova generazione di progettisti italiani, concreti, innovativi e allo stesso tempo molto sensibili ai temi sociali e ambientali. Anche quest’anno il quadro finale composto dal premio alla carriera ad Andrea Branzi, dal riconoscimento ai MoDusArchitects e dal premio giovani assegnato ad Atelier Remoto per il progetto relativo alla prima edizione di NXT a MAXXI_L’Aquila, contribuiscono fortemente a caratterizzare e consolidare l’opportunità e la qualità del progetto del premio. Ringrazio Stefano Boeri ed entrambi i team per l’ottimo lavoro svolto finora che, sono certa, proseguiremo anche in futuro”.

Per Stefano Boeri: “Il Premio italiano di Architettura nasce dall’impegno, che accomuna Triennale e MAXXI, per promuovere un rapporto virtuoso tra le persone, l’ambiente e gli spazi costruiti, alla luce di quei principi che guidano anche il New European Bauhaus promosso dalla Commissione europea, a cui abbiamo aderito da subito con grande entusiasmo. I progetti selezionati e quelli vincitori della terza edizione del Premio sono la dimostrazione di come questo cambiamento sia già in corso e di come i giovani in particolare lo stiano portando avanti, per un futuro più sostenibile, inclusivo e accessibile. Tengo molto al riconoscimento che va ad Andrea Branzi, straordinario maestro dell’architettura e del design che ha saputo anticipare e interpretare importanti trasformazioni sociali e culturali. Siamo felici e onorati di poter presentare un suo nuovo progetto in occasione della 23ª Esposizione Internazionale, che apriremo il 15 luglio”.

Arrivato alla sua terza edizione, il Premio continua a rappresentare l’impegno delle due istituzioni nella valorizzazione dell’architettura italiana, attraverso la promozione di opere realizzate da progettisti italiani o attivi in Italia, il cui impegno è rivolto all’innovazione, alla qualità del progetto e al ruolo sociale dell’architettura.

Il Premio prevede: il riconoscimento al miglior edificio o intervento realizzato negli ultimi 3 anni; il riconoscimento al miglior giovane progettista (assegnato ad anni alterni al vincitore del progetto NXT MAXXI L’Aquila e del Premio TYoung Claudio De Albertis per Triennale Milano); un Premio alla carriera e diverse Menzioni.

La giuria internazionale, composta da Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI; Stefano Boeri, Presidente Triennale Milano; Pippo Ciorra, Senior Curator MAXXI Architettura; Lorenza Baroncelli, Direttore artistico Triennale Milano; Simona Della Rocca | BDR bureau (Vincitrice Premio giovani nel 2021), Maria Giuseppina Grasso Cannizzo (Vincitrice Premio miglior edificio o intervento completato nel 2021), Lina Ghotmeh, architetta; Joseph Grima, Direttore creativo della Eindhoven Design Academy;Mirko Zardini, architetto e curatore; ha deliberato i vincitori su una shortlist di 6 progetti finalisti individuati su 37 candidature proposte da un gruppo di esperti.

Premio al miglior edificio realizzato negli ultimi 3 anni a MoDusArchitectsper la ristrutturazione e l’ampliamento di Accademia Cusanus, il primo edificio moderno inserito sotto la tutela dei Beni Architettonici ed artistici della Provincia di Bolzano. Per la giuria “Ci sono almeno tre elementi molto convincenti nel progetto per l’accademia. Il primo è l’alta qualità urbana del complesso, che mette insieme una preesistenza importante e un’addizione a suo modo sorprendente per costruire un sistema di spazi accessibili e di alto valore civico. Il secondo è nella scelta di un atteggiamento rispettoso ma non passivo nei confronti della preesistenza. Il terzo nella capacità di “inventare spazi” e connessioni non immediatamente visibili dall’esterno del complesso, però essenziali all’identità di un organismo dedito alla formazione e alla relazione tra conoscenza e comunità”.

Premio al miglior giovane progettista a Atelier Remoto con Dandalò(2022), l’installazione vincitrice della I edizione di NXT, il nuovo programma del MAXXI dedicato alla promozione di giovani architetti e alla valorizzazione dello spazio pubblico. Come si legge nelle motivazioni indicate dalla giuria: “ll progetto Dandalò di Atelier Remoto ha convinto a fondo la giuria. I giurati del premio ne hanno apprezzato l’eleganza e la narratività attenta e consapevole rispetto al territorio aquilano. I giurati più legati all’attività del MAXXI e alla sede specifica hanno approvato anche la realizzabilità, la spazialità efficace nel sottolineare il contributo che il museo dà allo spazio pubblico della città e la disponibilità dell’installazione proposta ad accogliere le attività in programma per i mesi estivi”. Il progetto ha ricevuto il sostegno e il patrocinio del Comune dell’Aquila.

Ad Andrea Branzi il Premio alla Carriera, approvato all’unanimità dalla giuria.
In mostra al MAXXI, che inaugurerà subito dopo la premiazione il 14 giugno, oltre i progetti dei vincitori saranno presenti i finalisti del Premio (il progetto Anonima Agricola di Captcha Architecture, il Bivacco Fanton di DEMOGO studio di architettura, la Scuola di musica di Bressanone di Carlana Mezzalira Pentimalli, CAMUC – casa museo Cannas di laiBE architettura con ing. Paolo Depau, Piazza del mercato di Enrico Dusi + Matteo Ghidoni, Alessandro Checchin/Sinergo Spa).

Nel 2023 il Premio italiano di Architettura si svolgerà in Triennale Milano.