La musica nell’Arte: 5 dipinti famosi dove la musica è protagonista

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Caravaggio Concerto (I musici) olio su tela (87,9x115,9 cm), realizzato nel 1597. È conservato nel Metropolitan Museum of Art di New York.

La musica è da sempre una musa ispiratrice per l’arte. Caravaggio, Braque e Cremona sono solo alcuni artisti che si sono cimentati nel dipingere opere d’arte in cui la musica è protagonista. Vi proponiamo cinque dipinti famosi in cui il soggetto è la musica: dal concerto ad uno o più strumenti musicali.

Concerto di Caravaggio

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Caravaggio
Concerto (I musici)
olio su tela (87,9×115,9 cm), realizzato nel 1597. È conservato nel Metropolitan Museum of Art di New York.

Concerto (noto come I musici) è uno straordinario dipinto di Caravaggio realizzato nel 1597. É un olio su tela misura 87,9×115,9 cm. È oggi conservato nel Metropolitan Museum of Art di New York. Questo capolavoro della Storia dell’Arte è stato commissionato dal cardinale Francesco Maria Del Monte – uomo di grande cultura e protettore delle arti e delle scienze –  che desiderava un dipinto che rappresentasse il clima culturale di corte.

E con questa occasione fu conosciuto dal Cardinale del Monte, il quale per dilettarsi assai della pittura, se lo prese in casa e havendo parte, e provisione pigliò animo, e credito, e dipinse per il Cardinale una musica di alcuni giovani ritratti dal naturale, assai bene…“Giovanni Baglione

In Concerto possiamo ammirare un’allegoria pagana: tre giovani musicisti stanno per iniziare a suonare mentre dietro osserviamo un amorino alato intento che tiene un grappolo d’uva. Un giovinetto rilegge lo spartito mentre un fanciullo accorda lo strumento. Il ragazzo con  il cornetto al centro dietro i due ragazzi è un ritratto giovanile del Caravaggio – la somiglianza è stata confermata grazie ad altri dipinti coevi in cui il pittore si autoritrae: è il caso del Bacchino malato.

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Uomo con violino di Georges Braque

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Georges Braque, Uomo con violino, 1912, olio su tela, 100×73 cm, Zurigo, Fondazione E.G. Bührle

Uomo con violino è un’opera di George Braque realizzato nel 1912, che misura 100×73 cm. É conservato a Zurigo alla Fondazione E.G. Bührle. Un capolavoro tra i dipinti cubisti, Questo Uomo con Violino si mostra nelle sue forme scomposte, al centro ed è realizzato con colori più chiari e luminosi rispetto allo sfondo. Osserviamo – quasi illeggibili ma presenti – delle schegge scure e notazioni musicali dipinte di scuro che si fondono con la dimensione scomposta di queste ardite forme cubiste.

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Uomo con violino di Georges Braque fu acquistato dal noto gallerista Daniel Kahnweiler nel 1914 circa. Dopo la confisca delle associate alla Kahnweiler Gallery – 1921-1923 – i passaggi di proprietà relativi a questi dipinto sono ignoti. Solo il 31 gennaio 1955 il Dipartimento delle finanze rintraccia una fattura emessa relativa alla vendita di questo dipinto che diventa proprietà di Emil Bührle. Nel 1960 il dipinto viene destinato alla Fondazione Bührle.

I tre musici di Pablo Picasso

I tre musici, Pablo Picasso – olio su tela realizzato nel 1921. Misura cm 200,7×222,9 ed è conservato nel Museum of Modern Art di New York

Da Braque a Picasso, rimanendo nel movimento cubista, “I tre musicisti” è un dipinto in cui la musica è sicuramente protagonista. I tre musici è un olio su tela realizzato nel 1921 da Pablo Picasso. Misura cm 200,7×222,9 ed è esposto al Museum of Modern Art di New York.

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“I tre musici” Picasso è sicuramente una delle opere più importanti di Picasso ed è un capolavoro del Cubismo sintetico – con colori più brillanti rispetto al cubismo sintetico.  I soggetti sono tre personaggi con delle maschere: osserviamo Arlecchino al centro con una chitarra, a sinistra si trova Pulcinella con un clarinetto e infine a destra troviamo Pantalone che canta e tiene tra le mani uno spartito. I rimandi alla cultura, tradizione e commedia dell’arte Italiana sono chiari. Picasso aveva infatti fatto diversi viaggi in Italia: a Roma, Napoli e Pompei nel 1917 – pochi anni prima di dipingere questo grande dipinto.

La lezione di musica di Johannes Vermeer

Jan Vermeer, Lezione di Music, 1662 circa, olio su tela, 74×64,5 cm
St. James’s Palace, Londra

Questo straordinario dipinto porta la firma di Jan Vermeer, ed  stato realizzato nel 1662 – quando l’artista aveva circa 30 anni.

In “La Lezione di Musica” possiamo osservare una giovane donna che suona una spinetta e il suo maestro, l’uomo in piedi accanto a lei. Il titolo del dipinto non fu dato da Vermeer: lo troviamo (probabilmente) descritto come “Una giovane dama che suona il virginale in una stanza, con un gentiluomo che ascolta, dello stesso [Vermeer]” nel catalogo dell’asta della collezione Dessius che aveva avuto luogo ad Amsterdam il 16 maggio 1696. L’opera era stata venduta per 80 fiorini. Ritroviamo il dipinto nel 1718 nella collezione di Giovanni Antonio Pellegrini un pittore italiano che era allora in Olanda. Successivamente l’opera passò prima nella collezione del console inglese a Venezia Joseph Smith e poi  in quella di Giorgio II d’Inghilterra che l’acquistò come dipinto di Frans van Mieris il Vecchio. Dobbiamo aspettare la fine del XIX per vedere attribuita l’opera al suo Maestro – Vermeer. Osservando il dipinto notiamo un’iscrizione sullo strumento: “la Musica è la compagna della gioia, la medicina del dolore”. Come questa scritta che può essere interpretata in molteplici modi, questo è un dipinto che offre diverse opzioni di lettura – una caratteristica delle opere di Vermeer che non smette ancora oggi di stupirci.

Melodia di Tranquillo Cremona

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Tranquillo Cremona, Melodia (1874-1878; olio su tela, 115 x 129 cm)

Con Tranquillo Cremona ci ritroviamo di fronte ad un dipinto straordinario che porta tutti gli elementi e la forza della Scapigliatura di cui Cremona è stato uno dei più importanti esponenti. Questo capolavoro – insieme ad “Ascolto” – forma un importante dittico dell’artista. Cremona realizzò le due opere tra il 1874 e il 1878, per Andrea Ponti. Il dittico era stato presentato al pubblico nel 1878 alla Mostra postuma delle opere di Tranquillo Cremona presso il Ridotto della Scala di Milano da Vittore Grubicy de Dragon, e successivamente nel 1912 alla Biennale di Venezia e nel 1929 alla mostra a Palazzo Reale a Milano per il cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’artista. Dopo un secolo le due opere sono state riunite per la mostra Tranquillo Cremona. Ritorno a Milano, ospitata alle Gallerie Maspes di Milano nel 2018. L’opera raffigura una donna che suona un piano – e qui la tecnica e la bravura di Tranquillo Cremona va oltre il rappresentare un momento: in questo intenso dipinto siamo difronte “AL” momento in cui la musica si irradia dallo strumento per diventare un tutt’uno con chi suona: quel momento d’estasi della musica che prende il cuore oltre che la mente.

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