I meravigliosi dipinti della pittrice del ‘500 Fede Galizia in mostra al Castello del Buonconsiglio

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Fede Galizia
Fede Galizia, Natura morta, 1610, Collezione Privata

Le pittrici che hanno lasciato un segno nella storia dell’arte e che hanno raggiunto il successo tra il ‘500 e il ‘600 sono davvero poche. Le difficoltà per una donna per affermarsi nel mondo dell’Arte erano davvero molte: la società non accettava positivamente che una donna potesse essere (anche) un’artista. Ma alcune talentuose e coraggiose pittrici sono riuscite con grande determinazione a conquistarsi il loro diritto di essere artiste: ricordiamo  Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana e Fede Galizia. E proprio Fede Galizia sarà celebrata al Castello del Buonconsiglio, dal 3 luglio al 25 ottobre 2021, con la prima mostra monografica a lei dedicata.

Fede Galizia, Giuditta e Oloferne, 1596 ca, olio su tela, Courtesy of Ringling Museum of Art Sarasota, Usa

Fede Galizia

Pittrice barocca, figlia del pittore miniaturista trentino Nunzio Galizia, già da piccola si avvicina al mondo dell’arte, iniziando a lavorare in giovane età – a soli 12 anni. Documentata a Milano a partire almeno dal 1587, vive prevalentemente nella città lombarda fino alla morte, dopo il 1630 a causa della peste. Si specializza in ritratti e scene di soggetto religioso e nature morte. Otterrà il consenso della critica e presto molta notorietà tra i committenti dell’epoca, tanto che opere sue raggiungono, prima del 1593, grazie alla mediazione di Giuseppe Arcimboldi, la corte imperiale di Rodolfo II d’Asburgo. Questa mostra ci porterà a ripensare nel suo complesso il profilo dell’artista, che realizzò soprattutto ritratti ma anche pale d’altare, destinati a sedi tutt’altro che locali (Montecarlo e Napoli, per esempio).

A tutt’oggi non esiste un repertorio completo delle numerose testimonianze letterarie che celebrano, in versi e in prosa, le doti di Fede Galizia, da intrecciare con un completo regesto documentario, che sarà approntato per l’occasione.

Fede Galizia, Noli me tangere, 1616, olio su tela, Courtesy, Pinacoteca di Brera, Milano

La mostra e le opere in esposizione

La mostra è curata da Giovanni Agosti e Jacopo Stoppa, ed ha anche l’obbiettivo di approfondire il lavoro e l’influenza artistica di Fede Galizia e rispondere ad alcuni quesiti: perché Fede Galizia piaceva tanto? Quali sono le ragioni del suo successo nell’epoca in cui visse? Quanto ha pesato, in questo, il suo essere donna? Come cambia l’apprezzamento di un’opera d’arte tra il lungo crepuscolo del Rinascimento e il mondo di oggi?

Fede Galizia, Alzata con prugne pere e una rosa, collezione privata, Bassano del Grappa

In mostra un’ottantina di opere tra dipinti, disegni, incisioni, medaglie e libri antichi. Oltre a opere di Fede Galizia, Plautilla Nelli, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Barbara Longhi, ci saranno lavori di Arcimboldi, Bartholomeus Spranger, Giovanni Ambrogio Figino, Jan Brueghel e Daniele Crespi, provenienti dai più importanti musei italiani, come la Pinacoteca di Brera e il Castello Sforzesco di Milano, gli Uffizi di Firenze, l’Accademia Carrara di Bergamo, Palazzo Rosso di Genova, la Fondazione Cini di Venezia, la Galleria Borghese di Roma, oltre ad alcuni prestiti internazionali: dal Muzeum Narodowe di Varsavia, dal Ringling Museum of Art di Sarasota, dal Palacio Real de la Granja di San Ildefonso, oltre che da alcuni collezionisti privati.