Michelangelo è stato uno dei protagonisti indiscussi della Storia dell’Arte e un artista d’eccellenza del Rinascimento. Una ricerca del 2017 ha analizzato e diagnosticato che Michelangelo soffriva di una malattia degenerativa: osteoartrite alle mani. A distanza di tre anni, riproponiamo questo studio – ancora attuale – come approfondimento – per capire e comprendere sempre più la straordinaria vita di Michelangelo e la sua determinazione – nonostante una malattia invasiva che colpiva proprio le mani, “il mezzo” espressivo dell’artista.

Portrait of Michelangelo Buonarroti (c.1535), by Jacopino del Conte, oil on panel [from the Casa Buonarroti Museum, Florence, Italy; © 2015. Foto Scala, Firenze].
Portrait of Michelangelo Buonarroti (c.1535), by Jacopino del Conte, oil on panel [from the Casa Buonarroti Museum, Florence, Italy; © 2015. Foto Scala, Firenze].
A catturare l’attenzione e dare il via alla ricerca, sono stati tre ritratti di Michelangelo Buonarroti che raffiguravano il Maestro in diversi momenti della sua vita:  quello realizzato da Jacopino del Conte (1535) in cui Michelangelo aveva 60 anni, quello di Daniele da Volterra (1544) che raffigura l’artista all’età di 69 anni e il ritratto postumo di Pompeo Caccini (1595).
Portrait of Michelangelo Buonarroti (c.1595), by Pompeo di Giulio Caccini, oil on wood [from the Casa Buonarroti Museum, Florence, Italy; © 2015. Foto Scala, Firenze].
Portrait of Michelangelo Buonarroti (c.1595), by Pompeo di Giulio Caccini, oil on wood [from the Casa Buonarroti Museum, Florence, Italy; © 2015. Foto Scala, Firenze].

L’OSTEOARTRITE DI MICHELANGELO

E’ stato pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine, uno studio sulla malattia alle mani che aveva colpito Michelangelo. Si tratta di Osteoartrite: una malattia degenerativa che colpisce le articolazioni e porta dolore e rigidità alla parte colpita. Alla base di questa ricerca sulla Osteoartrite di Michelangelo, ci sono tre dipinti che raffigurano l’artista quando aveva un’età compresa tra i 60 e 65 anni: la mano sinistra mostra delle alterazioni visibili riconducibili all’artrosi – una conseguenza dell’osteoartrite è lo sviluppo di tessuto connettivo e nuovo osso attorno alla zona colpita, che causa un ingrossamento.

Analizzando la biografia di Michelangelo e le lettere da lui scritte, risulta che dal 1552 era stato colpito da una malattia alle mani. Proprio nel 1552 Michelangelo scrive al nipote: “lo scrivere ‘ m’è di gran fastidio”. La rigidità aumenta fino a quando Michelangelo dichiara di non essere più in grado di scrivere ma solo di firmare “però da ora innanzi farò scrivere ad altri ed io sottoscriverò”, 28 dicembre 1563.

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LA FORZA DI MICHELANGELO

La causa di questa patologia – l’Osteoartrite – che aveva colpito le mani di Michelangelo, potrebbe essere l’uso spasmodico di scalpello e martello – indispensabili per la sua attività di scultore- (i traumi alle articolazioni ,specie se continui, sono una delle cause più diffuse per di questa malattia). Ma Michelangelo non smise di lavorare, continuò fino all’età di 89 anni: ancora sei giorni prima della sua morte, nel 1564, era alle prese con il suo ultimo lavoro. E proprio questa sua forza e vitalità nel volere continuare il suo lavoro lo ha sicuramente aiutato a mantenere vivo il movimento delle sue mani: la mobilità impedisce l’irrigidimento e il blocco dell’articolazione.

LO STUDIO E LA DIAGNOSI ESPOSTI AD UN CONGRESSO

La diagnosi -osteoartrite degenerativa- costituisce una spiegazione plausibile alla perdita di destrezza dopo i 60 anni dell’artista. Lo studio *Osteoarthritis in the hands of Michelangelo Buonarroti” è uno studio sicuramente interessante. I ricercatori che hanno lavorato questo studio sono: Davide Lazzeri e Manuel Francisco Castello (specialisti in chirurgia plastica ed estetica), Donatella Lippi (Professore di Storia della Medicina), Marco Matucci- Cerinic, (Direttore di Reumatologia) e George M. Weisz (ortopedico).