La trama del libro: Arte e intelligenza artificiale. Be My Gan.

L’intelligenza artificiale è entrata nel sistema dell’Arte e su più fronti. Siamo passati dall’impiego delle ICT  (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) all’applicazione della AI attraverso la sofisticata Arte dell’algoritmo. Questo libro, edito Jaca Book, ci porta alla scoperta delle nuove frontiere dell’applicazione della AI nel mondo dell’Arte.  Se da un lato si sta esplorando la sua possibile – e crescente utilità – dall’altro si apre un importante dibattito sul ruolo dell’artista al cospetto dei robot, oggi anch’essi creatori di opere 3.0.

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Nel 2018, la casa d’Aste Christie’s mise in vendita il “Ritratto di Edmond de Belamy” la prima opera d’arte creata attraverso l’intelligenza artificiale (battuta per 432.000 dollari). Pochi mesi dopo, anche la casa d’asta Sotheby’s mette all’incanto un’installazione di Mario Klingemann, realizzata con l’ausilio delle gan (Generative Adversarial Networks). Questo libro ci regala un approfondito spaccato della situazione attuale relazionata all’impiego della AI. Gli autori ci spiegano cosa sono le GAN e come vengono oggi impiegate (reti generative avversarie inventate nel 2014 dal giovane studioso Ian Goodfellow), e indagano (e questo tema è davvero interessante e ben analizzato nel libro) il peso specifico del fattore umano e della creatività dinnanzi alla macchina, nella creazione artistica.

“Il futuro sarà una questione di sviluppo, rifinitura e costante esplorazione e trasformazione. Come fruitori umani dell’Arte, siamo noi a trovarci in una posizione di potere: la scelta di apprezzare o respingere l’arte generata dalle intelligenze artificiale continuerà ad essere esclusivamente nostra.” Maria Mazzone (nel capitolo: Le GAN e la questione della creatività nell’arte e nell’intelligenza artificiale)

Portrait of Edmond Belamy, 2018, created by GAN (Generative Adversarial Network). Sold for $432,500 on 25 October at Christie’s in New York. Image © Obvious
Portrait of Edmond Belamy, 2018, created by GAN (Generative Adversarial Network). Sold for $432,500 on 25 October at Christie’s in New York. Image © Obvious

L’Autrice: Alice Barale

Alice Barale è una scrittrice e una studiosa di Estetica. Attualmente collabora con l’Università degli Studi di Milano. Nel suo percorsi di studi si è largamente occupata di Aby Warburg e di Walter Benjamin dedicando loro la monografia “La malinconia dell’immagine”. Con Jaca Book ha pubblicato “Il giallo del Colore” (2020) e sta realizzando un interessante volume che raccoglie alcuni sui saggi sul rapporto di Benjamin e di Warburg con l’opera di Shakespeare.

Il libro “Arte e intelligenza artificiale. Be my Gan” contiene i contributi di Michael Castelle, Mario Klingemann, Marian Mazzone, Vera Minazzi, Caterina Moruzzi, Obvious, Anna Ridler, Georgia Ward Dyer.

arte e intelligenza artificiale
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Il nostro commento

Un libro estremamente interessante che indaga e ci accompagna alla scoperta dell’ampio mondo dell’applicazione delle Intelligenze artificiali all’arte. Alice Barale – e con lei tutti gli autori di questo libro – si interrogano anche sulla nuova dimensione della produzione artistica 4.0. Nascono nuovi interrogativi legati alla produzione artistica: un nuovo metodo o un nuovo linguaggio? Qual’è il ruolo e l’importanza della creatività umana? Quali sono – se ci sono – i nuovi confini che si stanno varcando? I diversi capitoli analizzano e ci danno interessanti risposte su grandi temi: dalle spiegazioni tecniche ai quesiti filosofici. Un libro che consigliamo a tutti gli amanti dell’Arte, per comprendere e approfondire il “nuovo mondo dell’arte” di questo millennio.

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