Le muse nascoste. Protagoniste dimenticate di grandi opere d’arte

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Le muse nascoste. Protagoniste dimenticate di grandi opere d'arte.
Le muse nascoste. Protagoniste dimenticate di grandi opere d'arte.

“Ho ricostruito le storie di queste donne, e il loro rapporto con gli artisti che le hanno raffigurate, attraverso i documenti storici, le cronache del tempo, il racconto di sé che spesso hanno lasciato nelle pagine di lettere e diari. Ho cercato di ascoltarle scrutando nei dipinti il loro sguardo, l’atteggiamento, i vestiti”. Lauretta Colonnelli

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Le muse nascoste. Protagoniste dimenticate di grandi opere d'arte
  • Editore: Giunti Editore
  • Autore: Lauretta Colonnelli
  • Collana: Cataloghi arte
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2020

La trama del libro “Le muse nascoste”

Mogli, figlie, donne bellissime, amanti o modelle. Le muse dei grandi artisti hanno spesso un’identità, un nome e una storia che le ha portate “nel dipinto”. C’è un mondo da scoprire dietro a queste “figure di donna” che ritroviamo nei dipinti dei grandi Maestri. La “più bella di Firenze” la “sans par” ovvero Simonetta Vespucci, la musa che conquistò il cuore e il pennello di Sandro Botticelli. E chi era la “bella” che Tiziano dipinse con così tanto ardore e dedizione nei sui dipinti? Tornando indietro nei secoli – nel 1456 – ecco l’incontro con Filippo Lippi – eccelso artista (e grande donnaiolo) – con la giovane e bellissima suora – Lucrezia – che sarà la sua modella.

“La prima traccia della signora misteriosa compare il 2 maggio 1536 in una lettera che Francesco Maria della Rovere, duca di Urbino, invia al nobile pesarese Giovan Giacomo Leonardi, suo ambasciatore a Venezia. Gli ordina di dire a Tiziano di finire al più presto “quel’ retratto di quella Donna che ha la veste azzurra. Desideriamo che la finisca bella circa il tutto, perchè da questo possiam’ vedere come sian per riuscir gli altri”. Lauretta Colonnelli nel capitolo “La Venere senza Nome. La Bella e Tiziano.

Tiziano, La Bella (1536), Firenze, palazzo Pitti, Galleria Palatina
*ca 1536

Questo libro ci porta a spasso nei secoli alla scoperta delle “protagoniste dimenticate”. L’autrice ci conduce nelle opere – dentro i dipinti – raccontandoci le vite delle le muse ivi rappresentate. Una lettura molto interessante che comprende la storia dell’ispirazione di un’opera – quel momento magico in cui l’artista incontra la sua musa e trova l’ispirazione. Questo libro è il risultato di un lungo lavoro di ricerca, tra testimonianze biografiche e letteratura volto a ridare luce a quelle figure spesso dimenticate – protagoniste senza nome di grandi capolavori. Un ricco apparato di immagini correda queste appassionanti ricostruzioni delle storie delle “muse”.

L’autrice: Lauretta Colonnelli

“Le muse nascoste. Protagoniste dimenticate di grandi opere” d’arte è un libro scritto da Lauretta Colonnelli e pubblicato da Giunti Editore. Laura Colonnelli è scrittrice e giornalista e vive tra Roma e la Toscana. È laureata in Filosofia ed ha insegnato Storia del teatro alla Sapienza di Roma. Ha già scritto: “Gli irripetibili anni ’60”, “Conosci Roma? Volume secondo”, “La tavola di Dio”, “Cinquanta quadri. I dipinti che tutti conoscono. Davvero?”.

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Le muse nascoste. Protagoniste dimenticate di grandi opere d'arte
  • Editore: Giunti Editore
  • Autore: Lauretta Colonnelli
  • Collana: Cataloghi arte
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2020

Il nostro commento

Abbiamo letto questo libro tutto d’un fiato. Le storie di queste “muse nascoste” sono sapientemente ricostruite dall’autrice. Lauretta Colonnelli ci racconta la genesi degli incontri degli artisti con le sue muse, indaga i volti sconosciuti, ci descrive il rapporto artista-musa. E nel farlo ci racconta la storia che c’è dietro a un’opera – oltre lo stile e la tecnica – verso una visione più completa. Sono storie intense, talvolta complesse, che ci portano indietro nei tempi. Ed ecco che si definiscono le muse di Bernini, Millais, Mantegna, Hopper, Kandinskij e tanti altri grandi nomi. Quando si finisce un capitolo si ha la sensazione di avere capito a fondo i dipinti o le sculture qui descritti, grazie alle storie di queste immortali muse.