La forza e il talento di Artemisia Gentileschi

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artemisia gentileschi
Artemisia Gentileschi, Autoritratto come allegoria della Pittura (1638-1639); olio su tela, 98,6×75,2 cm, Royal Collection, Windsor

Chi era Artemisia Gentileschi? Una pittrice di grande talento, una donna determinata e sicuramente molto coraggiosa. Era – al tempo –  l’unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità.

Artemisia Gentileschi: tra arte e passione

La vita di questa straordinaria donna e artista del XVII ha ispirato intere generazioni. Dobbiamo essere grati ad Artemisia per la sua tenacia – che le ha permesso di diventare una pittrice di successo – e a noi, oggi – non rimane che ammirare le sue eccezionali opere d’arte ed ispirarci a lei. Perchè Artemisia era una donna davvero innamorata del suo lavoro tanto da decidere che la sua professione sarebbe stata quella di pittrice, scelta per niente facile per una donna nel XVII. Il suo “fare artistico” e la sua biografia – intensa e travagliata – ha impressionato e ispirato molti dopo di lei, compreso il critico Roberto Longhi  che l’aveva definita “l’unica donna in Italia che abbia mai saputo cosa sia pittura, e colore, e impasto, e simili essenzialità“.

Altre donne prima di lei si sono dedicate interamente alla carriera artistica – ricordiamo Lavinia Fontana e Lucrina Fetti – ma certo si tratta purtroppo di perle rare. Artemisia in questo senso fu la donna che aprì la strada – ardua e insidiosa – alle future pittrici.

Artemisia Gentileschi, Autoritratto come allegoria della Pittura (1638-1639); olio su tela, 98,6×75,2 cm, Royal Collection, Windsor

Uno sguardo alla sua vita

Artemisia nasce nel 1593 a Roma. Apprende giovane il rigore formale dal padre Orazio ma rielabora le sue opere seguendo l’influenza Caravaggesche. Fatto tesoro dell’apprendistato con il padre pittore Orazio – dato che non poteva frequentare scuole di formazione in quanto donna -, Artemisia ebbe la sensibilità e l’abilità di cogliere e sperimentare le nuove correnti artistiche e di giocare così un ruolo da protagonista nella storia dell’arte. Una donna di grande forza e sensibilità sia nel campo artistico sia nella sua vita privata: nel 1611 la giovane Gentileschi venne stuprata dal pittore Agostino Tassi – il padre denunciò il Tassi e da qui partì un processo (che si concluse con una lieve condanna) in cui Artemisia depose con forza la sua versione, anche sotto tortura.

La determinazione di una donna moderna

La figura di Artemisia ha ispirato – e continua ad ispirare tutt’oggi – tante donne.  La sua forza e la sua determinazione le hanno permesso di portare avanti le sue idee con fermezza e di proseguire il suo lavoro in un epoca in cui i diritti delle donne erano ben lontani dal concetto moderno. Molte sono le aule, associazioni, piazze, scuole dedicate all’artista femminista in omaggio alla sua figura di donna impegnata a perseguire la propria indipendenza contro ogni pregiudizio. Per chi vuole approfondire la vita di questa grande donna e artista, consigliamo due letture: “Artemisia” di Anna Banti o “La passione di Artemisia”di Susan Vreeland. 

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Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.