Il Labirinto più grande del mondo si trova a Fontanellato, in provincia di Parma ed è stato ideato da Franco Maria Ricci – editore, bibliofilo e collezionista d’arte. Un percorso in cui perdersi realizzato con circa Duecentomila piante di bambù.

C’era, sul retro della mia casa milanese, una sorta di hortus conclusus, un giardinetto circondato da alte mura.
All’inizio non sapevo che farne; poi, un giorno, un giardiniere giapponese, competente e gentile, mi suggerì di piantarci un boschetto di bambù. Seguii il suo consiglio.

Una promessa

Questo incredibile Dedalo nasce dall’unione di 3 cose: una promessa, l’amore per il bambù e la ricerca del bello. Nel 1977, Franco Maria Ricci promise di realizzare un dedalo allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, da sempre affascinato dalla simbologia del labirinto. Nacque così il Labirinto della Masone, costituito da un percorso lungo oltre 3 chilometri – che copre complessivamente otto ettari di terreno –  realizzato con circa 200 mila piante di bambù che appartengono a ben 20 specie diverse –  la cui altezza raggiunge anche i 15 metri. Ideato quindi da Franco Maria Ricci, questo dedalo fu poi progettato con gli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto. Il labirinto fu  inaugurato il 30 maggio 2015.

Ricci e Borges – photo credits @ Massimo Listri

L’amore per il Bambù

In primis, la caratteristica che impressiona e sorprende è sicuramente la grandezza di questo labirinto. Ma ad incantare il visitatore è questo continuo susseguirsi di viali di Bambù, tra eleganza e linearità. I viali sono infatti formati dal Phyllostachys Bissetii e lungo l’articolato percorso si trovano diverse specie di questa pianta. Nel dettaglio, tra le specie di bambù piantati da Ricci incontriamo ad esempio:

  • Phyllostachys Pubescens (Phyllostachys edulis): il classico bambù gigante
  • Phyllostachys viridis “Sulfurea”: una specie di bambù gigante dalla canna gialla e verde
  • Phyllostachys bissetii: Ha canna sottile, cresce fittissimo, ha portamento eretto ma flessuoso e arriva a circa 5 m di altezza. Si riproduce come un pazzo. È il bambù usato per il labirinto
  • Phyllostachys viridiglaucescens: canna spoglia dalla folta chioma che raggiunge i 10 cm di diametro e un’altezza di 6-8 metri
  •  Pleioblastus pumilus: bambù basso e fitto, sostituisce il prato nelle zone ombrose.
    Il labirinto visto dal Belvedere @ Mauro Davoli

La ricerca del bello

Franco Maria Ricci è stato un esteta dal gusto eccelso e raffinato, e il suo dedalo riflette proprio raffinatezza, armonia ed eleganza.  La forma di questo labirinto riprende quella romana (divisa in quartieri e realizzata con angoli retti) con l’aggiunta di alcuni trabocchetti come -ad esempio – i vicoli ciechi. Il perimetro ha una pianta a forma di stella e al suo interno troviamo una cappella piramidale che rimanda alla simbologia fede-labirinto. La preziosa collezione di opere d’arte di Franco Maria Ricci è custodita in un museo posto accanto al labirinto. Non manca ovviamente una biblioteca con i libri d’arte FMR. Questo labirinto è un luogo a metà tra cultura e natura, un luogo in cui è bello perdersi tra geometrie e verdi bambù.

Per maggiori informazioni visitare il sito ufficiale: http://www.labirintodifrancomariaricci.it/

Photo Credit: @ http://www.labirintodifrancomariaricci.it/