Wallace Chan ©Massimo Pistore
Wallace Chan ©Massimo Pistore

In occasione di Biennale Arte 2024, Wallace Chan torna a Venezia con la mostra Transcendence alla Chiesa di Santa Maria della Pietà

19 aprile – 30 settembre 2024, Chiesa di Santa Maria della Pietà, Venezia

Nel contesto della 60esima Biennale di Arti Visive di Venezia, nella suggestiva Cappella della Chiesa di Santa Maria della Pietà, il 19 aprile inaugurerà la mostra “Transcendence” di Wallace Chan, artista cinese noto per la sua innovativa sperimentazione con il titanio. Questa esposizione, curata da James Putnam, offre al pubblico l’opportunità di ammirare quattro sculture in titanio di grandi dimensioni che verranno sospese sul soffitto della Cappella. Wallace Chan si propone di indagare i concetti di meditazione e superamento dei limiti tradizionali dello spazio e del tempo attraverso le sue opere, con lo scopo di accompagnare il visitatore a riflettere sulla capacità umana di trasformare i conflitti in momenti di crescita e illuminazione.

“Transcendence”

La mostra è una testimonianza dell’abilità di Chan nel manipolare il titanio ed al contempo un’opportunità per riflettere su temi di grande attualità che l’artista mette in luce attraverso le sue opere. “Transcendence” di Wallace Chan si propone come un’esperienza che unitamente al percorso di visita dell’esposizione, offre ai visitatori spunti di riflessione sulle capacità umane di trascendere i confini materiali e immateriali,  la ricerca di uno stato di coscienza elevato. La scelta della Cappella della Chiesa di Santa Maria della Pietà come sede espositiva contribuisce ulteriormente a questa riflessione, offrendo uno spazio carico di storia e spiritualità che amplifica il messaggio dell’artista. La mostra si inserisce nel contesto più ampio della Biennale di Venezia come un momento di indagine sull’arte contemporanea e le sue possibilità espressive.

Transcendence IV 2023, Titanium, 1223 x 1157 x 3375mm, Wallace Chan
Transcendence IV 2023, Titanium, 1223 x 1157 x 3375mm, Wallace Chan

La parola al curatore James Putnam

Questa rappresenta la terza collaborazione con Wallace Chan a Venezia, e con Transcendence narreremo l’ultima fase delle nostre esplorazioni dei confini tra il materiale e il metafisico. La mostra si configura come una serie profondamente contemplativa, offrendo ai visitatori l’opportunità di trascendere da una forma corporea legata alla terra all’etereo e spirituale regno dell’opera di Wallace Chan”.

Riflessione, trascendenza, crescita interiore

Le sculture all’interno della Chiesa sono disposte in modo da creare un percorso di visita che parte da uno stato di conflitto per direzionarsi verso uno stato di tranquillità. Per coinvolgere il pubblico – ed enfatizzare questo allestimento – è stato appositamente studiato uno soundscape dal musicista e compositore Brian Eno. Riflessione, trascendenza, crescita interiore sono dunque i temi portanti di questa mostra che si inserisce in un ulteriore contesto di dialogo tra il Sacro e spirituale della Chiesa di Santa Maria della Pietà e l’ispirazione al Buddismo cinese in linea con la filosofia dell’artista Chan che concepisce l’universo come un ente che abbraccia ogni cosa.

La parola all’artista Wallace Chan

“Transcendence ci spinge a contemplare i nostri limiti fisici e a valutare se siamo capaci di superarli. Il titanio, materiale robusto e rigido, richiede comprensione prima di poter essere controllato. Lo reputo il materiale più prossimo all’eternità e la sua presenza in Transcendence enfatizza il concetto che il desiderio di raggiungere uno stato illuminato è intrinsecamente eterno”.

Transcendence III 2023, Titanium, 1165 x 790 x 1950mm, Wallace Chan
Transcendence III 2023, Titanium, 1165 x 790 x 1950mm, Wallace Chan

Wallace Chan: Half a Century

Transcendence segue l’esposizione The Wheel of Time, che si è tenuta nel settembre 2023 nella sede londinese di Christie’s ed è stata la più grande esposizione fino ad oggi mai realizzata delle pratiche artistiche di Wallace Chan, che comprendono intaglio, scultura e gioielleria. Wallace Chan sarà anche il primo artista vivente ad inaugurare una mostra personale presso lo Shanghai Museum, dal 3 luglio all’8 ottobre 2024, per un totale di 100 giorni. Intitolata Wallace Chan: Half a Century, sarà la più grande mostra di gioielli dell’artista fino ad oggi, con ben 200 creazioni firmate da Wallace Chan in dialogo con circa 30 gioielli antichi e manufatti provenienti dalle collezioni dello Shanghai Museum, The Palace Museum, il V&A Museum, lo Schmuckmuseum Pforzheim e il Metropolitan Museum di New York. La mostra è co-curata da Chu Xiaobo, Direttore del Museo di Shanghai, insieme a Nina Hald, curatrice di gioielli danese.

Wallace Chan © Giacomo Cosua
Wallace Chan © Giacomo Cosua

Who’s Who: Wallace Chan

Wallace Chan (1956) vive di base a Hong-Kong, è un artista autodidatta la cui pratica si concentra sui materiali includendo, il gioiello, la scultura e l’intaglio. Egli comincia infatti come incisore di gemme nel 1973 e conquista un riconoscimento mondiale quale pioniere dell’utilizzo artistico del titanio, gesto senza precedenti. È stato il primo artista cinese del gioiello ad essere esposto al TEFAF di Maastricht e alla Biennale des Antiquaires a Parigi. Le sue opere si conservano nelle collezioni permanenti del British Museum (2019) del Beijing Capital Museum (2010) e del Ningbo Museum (2010). Chan ha avuto mostre personali a Canary Wharf (Londra, 2022); al Fondaco Marcello (Venezia, 2021) dove esporrà nuovamente nel 2022; all’Asia House (Londra, 2019); da Christie’s (Hong Kong, 2019; Shanghai, 2021); al Gemological Institute of America Museum (Carlsbad, 2011); al Capital Museum (Beijing, 2010); al Kaohsiung Museum of History (Taiwan, 199) e al Deutsches Edelsteinmuseum (Idar-Oberstein, 1992). Ha tenuto talk e conferenze in istituzioni prestigiose inclusi la Tongji University (Shanghai, 2021); il DIVA Museum (Anversa, 2021); il British Museum (Londra, 2019); il Royal College of Art (Londra, 2019 e 2021); la University of Hong Kong (Hong Kong, 2019); il Christie’s Education (Hong Kong, 2019); il Gem-A (Londra, 2018); la Sarabande Foundation fondata da Lee Alexander McQueen (Londra, 2018); Sciences Po (Parigi, 2018); la Harvard University (Cambridge, 2017); la Central Saint Martins (Londra, 2017); il V&A Museum (Londra, 2016) e da Christie’s (Parigi, 2014). Nel 2016 è stata pubblicata la sua prima monografia illustrata, Dream Light Water, con una presentazione che si è tenuta al Cooper Hewitt, Smithsonian Design Museum (New York). Nel 2021 si è tenuta al Fondaco Marcello di Venezia la prima mostra di sculture e installazioni su larga scala di Chan, dal titolo TITANS: A dialogue between materials, space and time, fornendo un’indagine senza precedenti sul lavoro di Chan come scultore. Nel 2022, Chan è tornato al Fondaco Marcello di Venezia con un’altra mostra personale, TOTEM, che affrontava l’idea di incertezza con sculture in titanio alte 10 metri. www.wallace-chan.com | @wallacechanart

Who’s Who: James Putnam

James Putnam è un curatore indipendente e scrittore. Ha studiato storia dell’arte alla London University, è stato Visiting Scholar in Museologia presso la New York University e Senior Lecturer in curatela alla Central Saint Martins – University of the Arts di Londra (2004-2011) e Senior Researcher Fellow in Exhibitions alla University of Arts, Londra (2010-2021). Ha fondato ed è stato curatore del programma Arti Contemporanee e Culture del British Museum dal 1999 al 2003. Il suo libro, Art and Artifact – The Museum as Medium (Thames & Hudson, 2000/10), indaga l’interazione tra gli artisti contemporanei e il museo. Dal 1994 ha organizzato numerose mostre, acclamate dalla critica, in importanti musei, accostando il lavoro degli artisti contemporanei alle loro collezioni. Nell’ultimo decennio, ha regolarmente curato progetti per Biennali, sia in Asia che a Venezia.

Who’s Who: Brian Eno

Brian Eno – musicista, produttore, artista visivo e attivista – è arrivato alla ribalta internazionale nei primi anni settanta come membro fondatore della band britannica Roxy Music, proseguendo poi la sua carriera con una serie di album solisti e numerose collaborazioni. Come produttore, ha lavorato ad album di artisti del calibro dei Talking Heads, U2 e Coldplay, mentre le sue collaborazioni in studio includono David Bowie, Grace Jones, James Blake. Gli esperimenti visivi di Brian Eno con luce e video accompagnano di pari passo la sua carriera musicale, diventando protagonisti di svariate mostre e installazioni. Ad oggi ha pubblicato più di quaranta album e il suo lavoro è stato presentato in tutto il mondo, dalla Biennale di Venezia al St. Petersburg Marble Palace, dal Ritan Park a Pechino all’Arcos de Lapa a Rio de Janeiro, fino alla Sydney Opera House.