Ipotesi Metaverso: a Palazzo Cipolla in mostra i creatori dei mondi dal Barocco a oggi

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ipotesi metaverso - Joshua Chaplin, The Core, 2022, 3D spatial art experience virtual world, Courtesy dell’artista
Joshua Chaplin, The Core, 2022, 3D spatial art experience virtual world, Courtesy dell’artista

Dal 5 aprile al 23 luglio a Roma
Palazzo Cipolla
IPOTESI METAVERSO
a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi 

La mostra evento, immersione nella mente dei creatori di mondi dal Barocco a oggi.

Dal 5 aprile al 23 luglio 2023 – Palazzo Cipolla, Via del Corso n° 320, Roma

Cosa hanno in comune Maurits Cornelis Escher e Refik Anadol? Il visionario esploratore di mondi – Escher – e il creatore di architetture post-digitali – Anadol – hanno entrambi esplorato, attraverso il loro lavoro, le dimensioni creative di mondi immaginati e costruiti – tra litografie e intelligenza artificiale – e il pubblico ha potuto fruire la visione di un “oltre”: ideato nel mondo fisico o realizzato digitalmente. E parlando di “Ipotesi di Multiversi” se il metaverso è un concetto che ha avuto origine nel romanzo di fantascienza del 1992 “Snow Crash” di Neal Stephenson, nell’arte abbiamo visto realizzati infiniti mondi, dal barocco ad oggi, che forse, in questa mostra, ci racconteranno quell’ambizione umana nel costruire quelli che sono i territori dell’immaginazione – che iniziano quando il gemello digitale era presente solo in una dimensione onirica dell’artista.

Sasha Stiles, Completions Fragments, 2022, Poesia audiovisiva AI, Courtesy dell’artista

Ipotesi metaverso

Alchimisti di dimensioni immaginate, parallele o virtuali, gli artisti di ieri e oggi ci accompagnano alla scoperta di quei terreni in cui il solo limite è l’immaginazione. Dal Barocco all’arte digitale, dall’arte alla musica: questa mostra unica nel suo genere ci accompagnerà alla scoperta degli altri mondi, i metaversi di oggi e di ieri. Un percorso multimediale e multisensoriale tra pittura, scultura, incisione, arte digitale, poesia, musica, fino all’intelligenza artificiale. La mostra Ipotesi Metaverso è curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, ed è promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale ed è realizzata da Poema SpA

Da Escher a Refik Anadol, da de Chirico e Depero a Pak, da Balla e Boccioni a Krista Kim, da Piranesi a Primavera De Filippi, grandi artisti del passato incontrano i contemporanei pionieri dell’arte digitale nel territorio dell’immaginazione, tra altalene immersive, filosofia digitale zen, tecnonatura, sculture blockchain, realtà virtuale, letteratura generativa e intelligenza artificiale.

Ugo Nespolo, Outrun, 2022, Acrilici su HDF, 50 x 70 cm, Collezione privata

Altalene immersive, filosofia digitale zen, tecnonatura, visori di realtà virtuale, intelligenza artificiale, sculture blockchain, poesia e suoni generativi: dal 5 aprile al 23 luglio 2023, l’ottocentesco Palazzo Cipolla di Roma, in Via del Corso, si trasforma in Ipotesi Metaverso, immersione nella mente dei creatori di mondi dal Barocco e, ad oggi, una tra le prime mostre internazionali a porsi domande e ipotesi sul concetto tecnologico/esistenziale di Metaverso. Frutto dell’intuizione e della visione del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, il quale ha dato vita nel 1999 allo spazio espositivo di Palazzo Cipolla, che in 24 anni ha ospitato ben 59 mostre, curandone personalmente la programmazione e spaziando dall’arte antica all’arte contemporanea sia nazionale che internazionale. 

Il terreno dell’immaginazione

Grandi artisti del passato incontrano i contemporanei sul terreno dell’immaginazione e della creazione di nuove dimensioni spaziali/esistenziali in una mostra che vedrà insieme opere storiche di Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli, Cesar Santos, e opere site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e/and Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con/with Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles, Pinar Yoldas

Ogni spazio di Palazzo Cipolla diventerà un mondo a sé, all’interno del quale saranno definiti regole e spazi sempre diversi: un’altalena speciale darà al visitatore la sensazione di tuffarsi in un mondo parallelo, immagini digitali prenderanno improvvisamente corpo nella realtà fisica, un’opera immersiva visualizzerà la “filosofia digitale zen”, una performance sonora creerà un’esperienza di moltiplicazione sensoriale, ci si immergerà in poesie generative, si incontreranno sculture costruite su tecnologia blockchain e opere interattive che uniscono scienze biologiche e tecnologie digitali con la creazione di una “seconda natura”. 

Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, 1913 (fusione 2005-2011), bronzo, 118x89x39 cm, Collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona
Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità nello spazio, 1913 (fusione 2005-2011), bronzo, 118x89x39 cm, Collezione Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona

La parola al Prof. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro

«La tecnologia digitale, portando il futuro nel presente, sta cambiando il modo di vedere la realtà, intervenendo in modo incisivo nel nostro vivere quotidiano. Anche l’arte si è uniformata a questa coesistenza tra passato, presente e futuro, e una delle ultime mostre da me realizzate a Palazzo Cipolla in ordine di tempo, quella di Quayola, ne è la dimostrazione. La nuova mostra che oggi presentiamo, dal titolo Ipotesi Metaverso, permette di coniugare, attraverso il dialogo tra 32 artisti storici e contemporanei provenienti da tutto il mondo, la tradizione, che rimane un punto di riferimento imprescindibile, con il nuovo che avanza, con il mondo digitale, mediante l’apporto delle nuove tecnologie, le quali costituiscono una rivoluzione anche nella maniera di manifestare il sentimento che è da sempre alla base di ogni opera d’arte, in qualsiasi epoca.».

Krista Kim, Regenesis, 2021, Metaverse installation created on Blender software, Courtesy dell’artista
Krista Kim, Regenesis, 2021, Metaverse installation created on Blender software, Courtesy dell’artista

La parola ai curatori: Gabriele Simongini e Serena Tabacchi

«Al fine di sottolineare che l’ipotetico Metaverso, nuova dimensione ipertecnologica, si debba aggiungere alla vita reale senza sostituirla, quadri e sculture di artisti che hanno creato “mondi” alternativi coesistono con opere immersive, per proporre al visitatore, spesso chiamato in causa come “attore” della mostra, un rapporto equilibrato, anche se talvolta spiazzante, fra “fisico” e “digitale”. Una sorta di “laboratorio per il futuro”, con l’intento di offrire al visitatore un’esperienza che si suppone essere, per certi aspetti, simile a quella degli anni a venire, nella coesistenza di contemplazione ed immersione, percezione quasi simultanea del materiale e dell’immateriale, fra stabilità e fluttuazione.» 

Informazioni Utili:

 Ipotesi Metaverso
Curatori: Gabriele Simongini e Serena Tabacchi
Durata: dal 5 aprile al 23 luglio 2023
Orari di apertura: ore 10-20 da martedì a domenica. Lunedì chiusura. Ultimo ingresso ore 19:00.
Aperture straordinarie:
Pasqua 09 aprile: dalle ore 15 alle 20; Pasquetta 10 Aprile: dalle ore 10 alle 20; 25 aprile: dalle ore 10 alle 20; 1 maggio: dalle ore 10 alle 20; 2 giugno: dalle ore 10 alle 20; 29 giugno: dalle ore 10 alle 20.
Luogo: Palazzo Cipolla, Via del Corso n° 320, Roma
Costo del biglietto: 13 euro intero, 10 euro ridotto. Prevendite: ticketone.it e ticket.it
Catalogo: DRAGO
Informazioni: www.fondazioneterzopilastrointernazionale.itTel +39 06 9837051