Il libro: Gli impressionisti e il Giappone. Arte tra Oriente e Occidente. Storia di un’infatuazione

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Gli impressionisti e il Giappone.

La trama del libro: Gli impressionisti e il Giappone. Arte tra Oriente e Occidente. Storia di un’infatuazione

Il libro Gli impressionisti e il Giappone. Arte tra Oriente e Occidente. Storia di un’infatuazione edito Giunti, è un percorso di scoperta tra storia ed immagini nell’arte giapponese e della sua influenza nel mondo Occidentale. Il Giappone per secoli è rimasta una terra difficilmente accessibile fino a quando – soprattutto a partire dall’Ottoccento – gli Impressionisti vengono travolti dal fascino della cultura Giapponese che reinterpretano e omaggiano nelle loro opere. Ed ecco che pagina dopo pagina scopriamo tra parole ed un accuratissimo apparato di immagini, la storia di un intrecciarsi di culture diverse. Da James Tissot a David Bowie, da Claude Monet a Igort, il disegnatore di fumetti manga di origine sarde e fino alle architetture e all’impatto globale della cultura pop giapponese dei giorni nostri, questo libro è un viaggio alla scoperta dell’arte tra Oriente e Occidente, o come il titolo del libro ben ci indica, la “storia di un’infatuazione” che prosegue ancora oggi.

“Ancor più che la cineseria, il giapponismo è dunque ben altro che un genere artistico tra i tanti, bensì prima di tutto ponte tra culture e popoli, tra estremi geografia e mentali che si attraggono” Francesco Morena

Gli impressionisti e il Giappone.
Gli impressionisti e il Giappone.

L’autore: Francesco Morena

Francesco Morena è uno studioso specializzato in arte orientale. Si laurea con lode presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli con una tesi sull’opera di Toshusai Sharaku e consegue il diploma di Specializzazione presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi sulla collezione di lacche giapponesi del Museo Stibbert. Ha pubblicato molti libri sull’arte orientale quali il catalogo completo delle collezioni di arte cinese e giapponese di Palazzo Pitti (Dalle Indie Orientali alla Corte di Toscana. Collezioni di arte cinese e giapponese a Palazzo Pitti, Firenze 2005), il catalogo delle porcellane cinesi della collezione Scalabrino (La collezione Scalabrino. Porcellane orientali e maioliche europee, Livorno 2006), il volume Ukiyo-e. Utamaro, Hokusai, Hiroshige, Firenze 2007 e Cineseria. Evoluzioni del gusto per l’Oriente in Italia dal XIV al XIX secolo, Firenze 2009.

Ha curato diverse mostre quali Netsuke. Sculture in palmo di mano. La raccolta Lanfranchi e opere da prestigiose collezioni internazionali, 2008 al Museo Poldi Pezzoli di Milano, Line and Color. Japanese Arts and the European Connection al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti e quella sul Giapponismo alla Galleria d’Arte Moderna di Firenze (Giapponismo. Suggestioni dell’Estremo Oriente dai Macchiaioli agli Anni Trenta, Livorno 2012). Ha inoltre insegnato per tre anni all’Istituto Universitario Orientale di Napoli (2008-2011) ed è stato nominato nel 2010 Ispettore Onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per i meriti scientifici acquisiti nell’ambito dell’arte orientale.

Gli impressionisti e il Giappone.

Il nostro commento

Da Francesco Morena, esperto in arte orientale riconosciuto a livello internazionale, non potevamo che aspettarci un gran libro sul tema. Dopo aver letto questo libro non possiamo che riconoscere (ancora una volta) che siamo di fronte ad un libro magistralmente scritto (e sempre con un linguaggio chiaro e semplice) che ci ha accompagnato alla scoperta di come le influenze artistiche e culturali siano arrivate a noi (ma anche in America) e siano state da un lato assimilate con una gran dose di fascinazione e dall’altro reinterpretate nelle opere di grandi Maestri della Storia dell’arte. Un libro illustrato con un apparato di immagini scelte che costituisce un valore aggiunto: dai capolavori di Utamaro e Hokusai a Paul Signac. Un libro consigliato a tutti.

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