EMILIO VEDOVA: Incontro e proiezione
Gabriella Belli dialoga con il Presidente della Fondazione Vedova Alfredo Bianchini ed il regista Tomaso Pessina. A seguire proiezione del film “DALLA PARTE DEL NAUFRAGIO”
SABATO 05 NOVEMBRE 2022 – Verona, Palazzo Maffei Casa Museo – Piazza delle Erbe 38
PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA DEL CAPOLAVORO DI VEDOVA “TONDO ’85 – 3, “NUOVA ACQUISIZIONE DI PALAZZO MAFFEI
Un incontro speciale interamente dedicato al grande pittore Emilio Vedova (Venezia, 1919 – 2006) e al suo universo creativo si terrà sabato 5 novembre al Teatrino di Palazzo Maffei-Casa Museo a Verona, promosso in collaborazione con la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. L’appuntamento – che si concluderà con la proiezione del docufilm “Emilio Vedova, dalla parte del naufragio”, realizzato nel 2019 per il centenario dell’artista (con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo) dopo i saluti del cavaliere Luigi Carlon e di Vanessa Carlon, direttrice della Casa Museo, propone un dialogo sull’appassionato artista – tra i più importanti esponenti dell’informale italiano, ma anche grande sperimentatore- tra Gabriella Belli, presidente del comitato scientifico di Palazzo Maffei Casa Museo, il Presidente della Fondazione Vedova Alfredo Bianchini e Tomaso Pessina, regista del film.
Veneziano, Vedova è stato tra i fondatori della “Nuova Secessione Italiana” poi denominata “Fronte Nuovo delle Arti”. Quindi ha preso parte al “Gruppo degli Otto”, costituito da Lionello Venturi, al quale aderirono anche Afro, Santomaso e Turcato. Una personalità straordinaria che, con la sua pittura gestuale ed espressionista, le esplosioni di pennellate contrastanti, i cicli pittorici dai titoli evocativi, la costante curiosità circa le possibilità espressive dei materiali e un’incessante ricerca, fu capace di interpretare il malessere e le criticità della società, anticipando aspetti linguistici che furono al centro dell’interesse delle nuove generazioni artistiche.
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti vi sono il premio per giovani pittori alla Biennale di San Paolo nel 1951, il Guggenheim International Award nel 1956, il premio per la pittura alla Biennale di Venezia nel 1960. Svariati i ruoli prestigiosi ricoperti, tra i quali ricordiamo il compito di direttore dell’Internationale Sommerakedemie a Salisburgo, lo svolgimento di svariate conferenze nei campus degli Stati Uniti – dove negli anni sessanta espone ed entra in rapporto, a New York, con poeti e intellettuali – e l’attività di insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha infine ricevuto le onorificenze di “Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana per meriti culturali” e la “Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte”.
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Nel percorso di Palazzo Maffei, accanto all’importante opera di Vedova appartenente alla serie Ciclo’60 (B.8), che figura fin dall’apertura della Casa Museo – ove “l’istintivo equilibrio nella distribuzione dei colori freddi e caldi nulla toglie alla disperata ferocia del gesto pittorico” secondo Valerio Terraroli – si aggiunge ora un altro autentico capolavoro dell’artista veneziano entrato recentemente nella Collezione Carlon. Si tratta uno dei magnifici e grandi Tondi (Tondo ’85 – 3) realizzati tra il 1985 e il 1987, testimonianza di un momento cruciale nel complesso percorso artistico del Maestro, impegnato per alcuni anni in una sorta di sfida verso la figura archetipa del cerchio: simbolo di perfezione contrapposto alla visione di un universo lacerato, asimmetrico e in transito. Un’altra momento di crescita e di arricchimento dell’ offerta espositiva e di conoscenza di Palazzo Maffei Casa Museo che non smette di offrire nuove occasioni di confronto con la grande arte, la creatività passata e presente e la bellezza.