L’ESCA - foto © Gianluca Di Ioia
L’ESCA - foto © Gianluca Di Ioia

Il MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli presenta: L’ESCA

4 giugno – 11 settembre 2022  – MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli, via Giappone – Termoli (CB) www.fondazionemacte.com

Mario Airò, Stefano Arienti, Monica Bonvicini, Maurizio Cattelan, Miltos Manetas, Eva Marisaldi, Liliana Moro, Paola Pivi, Alessandra Tesi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Sislej Xhafa e molti altri: sono alcuni dei protagonisti della mostra L’ESCA, che fino all’11 settembre 2022, presenta nelle sale del MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli trenta opere provenienti da una collezione privata.

Mario Airò Deh, crescono come funghi 2005
acrilico e scheletri di riccio su carta intelata
Foto di Gianluca Di Ioia
Mario Airò
Deh, crescono come funghi 2005
acrilico e scheletri di riccio su carta intelata
Foto di Gianluca Di Ioia

Il titolo fa riferimento alla relazione tra collezionista e artista, che nasce attraverso un “colpo di fulmine” per l’opera d’arte. Questa mostra rivela il risultato di rapporti costruiti negli anni dal collezionista con assidue frequentazioni degli studi d’artisti, delle gallerie e di spazi espositivi in diverse città italiane. L’ESCA racconta una parte di storia di questa collezione privata, influenzata anche dalla visione di alcune opere che hanno fatto la storia del Premio Termoli, prima ancora che esse diventassero parte della collezione permanente del MACTE.

Mario Dellavedova 
Bank Swiss Bank 1988-2002 
ceramica smaltata
Foto di Gianluca Di Ioia

L’esposizione è incentrata su alcuni artisti emersi nel panorama dell’arte italiana negli anni Novanta. Si tratta di persone che hanno saputo giocare con diversi linguaggi e convenzioni dell’arte contemporanea, ma mentre alcuni hanno continuato a lavorare con successo, altri invece hanno avuto vicende alterne o addirittura smesso di esporre.

Maurizio Cattelan
Ten Part Story 1998
10 cartoline, stampa a colori su cartoncino
Foto di Gianluca Di Ioia

Grazie a una collezione raccolta in quarant’anni, L’ESCA rappresenta un’occasione unica per scoprire opere che raccontano approcci critici, giocosi, narcisi, che hanno in comune un’insofferenza ai materiali e alle tecniche tradizionali in favore di una vena dissacratoria e introspettiva. Liberata dalla dimensione domestica, nella sale del museo, la collezione respira, rivelando tutta la sua ricchezza nella condivisione con il pubblico, che potrà attivare commenti, opinioni, confronti. La visita al museo è accompagnata da un’audioguida che racconta episodi legati alle opere e di come alcune di esse sono entrate in collezione, mentre a seguire sarà pubblicato un catalogo della mostra.