Il ministro della Cultura Dario Franceschini:
arte contemporanea

Una riflessione sull’arte contemporanea fronte al rapporto “Quanto è (ri)conosciuta all’estero l’arte contemporanea italiana?” presentato da un team di esperti sostenuto da Arte Generali – ed è proprio Arte Generali (sottolineiamo) che sta portando avanti progetti e sponsorizzazioni di ricerche di indubbia attualità. Una riflessione che arriva dal mondo istituzionale ma che forse si sarebbe potuta fare prima. Per quanto concerne invece il lato “sostegni-Ucraina” nel mondo della cultura: sono diverse e sempre più numerose le attività volte a sostenere anche gli artisti ucraini fronte a questo momento drammatico di guerra. Arrivano ora 2 milioni per aiuto ad artisti ucraini in Italia, dobbiamo sostenerli

La parola al ministro della Cultura Dario Franceschini

È fondamentale sostenere l’arte contemporanea italiana e promuoverla a livello internazionale, soprattutto dopo le difficoltà causate a questo settore dalla pandemia. Si tratta ora di fare un investimento strutturale e il rapporto presentato oggi è importante perché offre una fotografia dei dati della produzione artistica contemporanea del nostro Paese: uno strumento utile per monitorare, comprendere e approfondire i mutamenti di questo settore”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso della presentazione del rapporto “Quanto è (ri)conosciuta all’estero l’arte contemporanea italiana?” realizzato da un team indipendente di esperti con il contributo di ARTE Generali.

Inspiegabilmente – ha aggiunto Franceschini – negli ultimi 70 anni abbiamo investito molto poco nei talenti dell’arte contemporanea nonostante l’Italia abbia straordinari e formidabili maestri. Questo è stato un gravissimo errore perché la creatività italiana non è solo nel passato”. 

Quanto poi al recente intervento a favore degli artisti ucraini, il Ministro ha ricordato che il MiC “ha destinato due milioni di euro attraverso 20 fondazioni culturali (le 14 lirico-sinfoniche, la Biennale, la Triennale, la Quadriennale, il Maxxi, il Museo Egizio e il Centro sperimentale dì cinematografia) per ospitare artisti ucraini con residenze d’artista. Sono persone che stanno fuggendo dalla guerra e che devono essere sostenute” ha concluso Franceschini.