Campo di grano con volo di corvi è uno tra i più famosi dipinti mai realizzati che porta la firma di Vincent Van Gogh. Oggi conservato presso il Museo Van Gogh di Amsterdam, questo indiscusso capolavoro della storia dell’arte è uno specchio dell’animo tormentato e sofferente dell’artista. É un dipinto che urla le inquietudini del suo Maestro e a distanza di oltre un secolo ci emoziona per la sua vibrante forza.

 «Sono campi estesi di grano sotto cieli agitati e non avevo bisogno di uscire dalla mia condizione per esprimere tristezza e solitudine estrema» Vincent Van Gogh in una delle lettere al fratello Théo

La storia dell’opera Campo di grano con volo di corvi

All’inizio di luglio del 1890, Van Gogh va Parigi a far visita a Theo e sua moglie Johanna Bonger. Theo aveva problemi finanziari, e questo rappresentava un’enorme preoccupazione per Van Gogh, consapevole del peso che gravava su suo fratello e sulla sua famiglia che da sempre lo avevano sostenuto anche economicamente. A questo si aggiunge la malattia del figlio di Theo. Van Gogh tornò ad Auvers ma divenne rapidamente gravemente depresso. Scriveva Van Gogh:  “Tornato lì, mi sono messo al lavoro. Il pennello mi è quasi caduto dalle mani… Non ho avuto difficoltà ad esprimere tristezza ed estrema solitudine”.

Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890, olio su tela 50.5 cm x 103 cm. Amsterdam, museo Van Gogh
Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890, olio su tela 50.5 cm x 103 cm. Amsterdam, museo Van Gogh

Vincent van Gogh dipinse Campo di grano con corvi nelle campagne di Auvers-sur-Oise nel 1890. Nel luglio dello stesso anno Van Gogh si suicida sparandosi all’addome e muore dopo qualche giorno. Aveva solo 37 anni. Per molto tempo la critica ha ritenuto che questo dipinto fosse l’ultimo eseguito dal Maestro ma in realtà non ne abbiamo prove – neanche una testimonianza nelle lettere che Vincent soleva scrivere a sua fratello Theo. Alcuni studiosi ritengono che fossero le Radici dell’Albero, ma non abbiamo prove che fosse così. La morte di Vincent fu devastante per il fratello per Theo che scrisse alla madre: “era veramente mio fratello…Non riesco a trovare conforto nelle parole per esprimere il mio dolore, che mi porterò dietro per tutta la vita” .

“Qui il mio pennello scorre fra le mie dita come se fosse un archetto di violino… I colpi di pennello vanno come una macchina, vengono e si succedono concatenati”. V.van Gogh

Descrizione dell’opera

Van Gogh voleva che i suoi campi di grano sotto cieli tempestosi esprimessero “tristezza, lacerante solitudine” ma traspare anche tutta la sua irrequietezza. Vediamo un campo di grano maturo e uno stormo di corvi neri. Osserviamo una strada che passa anche nel centro del dipinto: un sentiero rosso con del verde dell’erba. A destra invece, il campo confina con il terreno argilloso. Il cielo azzurro e con nubi scure è in contrasto con il cromatismo giallo-arancione del campo di grano.

Interpretazioni e simbologia di Campo di grano con volo di corvi di Vincent van Gogh

Il campo di grano subito in primo piano crea una situazione inquietante per lo spettatore: non ci sono direzioni da raggiungere – la sensazione anche se il sentiero prosegue all’orizzonte è quella di essere ancorati in quell’istante – in quel campo di grano – come se oltre si esaurisse l’opera. La familiare rete prospettica del campo aperto è ora invertita; le linee convergono verso il primo piano dall’orizzonte, come se lo spazio avesse improvvisamente perso la sua messa a fuoco e tutte le cose si rivolgessero a chi guarda con una forza impattante. Il cielo azzurro e i campi gialli si allontanano l’uno dall’altro quasi con violenza e lo stormo di corvi neri avanza verso il primo piano.

Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890, olio su tela 50.5 cm x 103 cm. Amsterdam, museo Van Gogh
Vincent van Gogh, Campo di grano con volo di corvi, 1890, olio su tela 50.5 cm x 103 cm. Amsterdam, museo Van Gogh

I tre sentieri che vediamo nel campo di grano, secondo alcuni critici sono una rappresentazione delle scelte professionali e personali che hanno pesato nella vita di van Gogh. E quel forte contrasto cromatico giallo-blu sembra raccontarci una battaglia tra la vita e la morte. Anche se non ci è dato sapere se questo sia l’ultimo dipinto del Maestro olandese, di certo è una rappresentazione della sua condizione umana esasperata.

Lo stile del dipinto

Osservando Campo di grano con volo di corvi notiamo subito che Van Gogh ha qui adottato uno stile materico realizzato con pennellate veloci. Il grano pare piegarsi come se ci sia una vento forte e va a creare delle linee che tendono a destra realizzate con pennellate dense di pittura. I tre sentieri sono realizzati con una serie di pennellate ad indicarci la loro direzione. Nel cielo osserviamo delle linee irregolari nere e blu scuro e le nubi qui rese circolari. I corvi sono chiaramente riconoscibili eppure sono stati realizzati con semplici pennellate che ne abbozzano il corpo e le ali. Lampante allo spettatore è questo doppio cromatismo cielo/terra: il cielo è blu (colore freddo) mentre la parte inferiore del dipinto è dominata dai gialli (colore caldo). Anche se il paesaggio che osserviamo è chiaramente illuminato dal sole – questo non. presente nel dipinto.