il rilancio di 250 borghi italiani

Presentati i progetti per il rilancio di 250 borghi italiani previsto dal PNRR. Due linee di azione con 420 milioni di euro a 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome e 580 milioni di euro ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni. Nell’ultimo fine settimana di maggio il FAI si è impegnato a collaborare con i territori per raccontare i 21 borghi.

“Ventuno borghi straordinari torneranno a vivere. Un meccanismo virtuoso voluto da dal Ministero della Cultura ha portato le regionia individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul PNRR dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”. Ministro della Cultura, Dario Franceschini

Così Il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo, insieme al Presidente dell’ANCI, Antonio Decaro, al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, alla Coordinatrice della Commissione Cultura alla Conferenza delle Regioni, Ilaria Cavo, e al Professor Giuseppe Roma, componente del Comitato Nazionale Borghi del MiC, alla presentazione prevista dal Piano Borghi Italiani del PNRR.

La parola al Ministro della Cultura, Dario Franceschini

“L’obiettivo del piano Borghi previsto dal Pnrr è quello di creare una crescita sostenibile e di qualità e di distribuirla su tutto il territorio nazionale. Da qui è partita questa idea che si è poi sviluppata attraverso un confronto con le Regioni, l’Anci e il Comitato Borghi.
Abbiamo chiesto alle Regioni – ha detto ancora il Ministro – di scegliere un borgo all’interno del loro territorio con queste caratteristiche che adesso verrà finanziato con 20 milioni di euro. I progetti non riguarderanno solo il recupero del patrimonio storicoartistico di questi luoghi meravigliosi ma anche l’individuazione di una vocazione specifica e su questo punto le Regioni hanno messo in atto dei meccanismi virtuosi e scelto una progettazione complessiva. Credo molto in questo piano – ha continuato Franceschini – perché chi ha responsabilità amministrative, politiche e di governo deve capire la direzione da prendere e iniziare processi di cambiamento. Le potenzialità della rete e della banda larga renderanno questi borghi luoghi di possibile lavoro. È una grande sfida e credo che sia solo l’inizio: se questo meccanismo funzionerà e questi luoghi rifioriranno e si ripopoleranno, credo che non ci si fermerà più”.

PIANO BORGHI ITALIANI: I 21 PROGETTI SELEZIONATI DALLE REGIONI

In primis sono stati destinati 420 milioni di euro, per il rilancio economico e sociale di borghi italiani disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. Ciascuna Regione o Provincia Autonoma ha esaminato le candidature proposte e pervenute dalle varie realtà territoriali e individuato il progetto pilota – con relativo borgo – a cui indirizzare l’investimento di 20milioni di euro. Un totale di 21 interventi su tutto il territorio nazionale. Le risorse saranno utilizzate per l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca.

GRANDE SUCCESSO DEL BANDO BORGHI, 1.800 PROPOSTE PRESENTATE DAI COMUNI

La seconda linea d’azione mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto allo spopolamento. Ben 1.800 (circa) sono state le candidature presentate dai Comuni, in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti,  per poter disporre dei 380 milioni di euro previsti dal Piano. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
I Comitati tecnici istituiti dal Ministero della Cultura valuteranno la coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR. Questa parte d’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.
Un nuovo bando che assegnerà 200 milioni di euro sarà destinato alle imprese che svolgeranno attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali nei Comuni facenti parte della seconda linea di azione.