In occasione della festa della donna, il nostro approfondimento su un artista che si è distinta sia per meriti artistici che per impegno sociale: Olena Kulchytska.
Olena Kulchytska nasce il 15 settembre 1877 a Berežany. È stata un’artista, grafica insegnante e attivista ucraina. Completa i suoi studi artistici presso lo studio di R. Bratkowski e S. Batowski-Kaczor a Leopoli (1901–3) e la Scuola di Disegno Industriale di Vienna (1903–8). Dopo la laurea la vediamo viaggiare in Europa e al suo ritorno inizia a lavorare come insegnante d’arte nelle scuole di Leopoli. Nel 1939 entra a far parte del dipartimento etnografico del Museo della Società Scientifica Shevchenko a Leopoli. Dopo la seconda guerra mondiale insegna grafica per libri all’Istituto poligrafico di Leopoli (1945–51) e nel 1950 è eletta membro corrispondente dell’Accademia di costruzione e architettura della Repubblica Sovietica Ucraina.
Produzione Artistica
Kulchytska ha realizzato prevalentemente dipinti ad olio, acquerelli e illustrazioni, in particolare di libri per bambini. Con il suo lavoro artistico combinava le tradizioni dell’arte popolare dell’Ucraina occidentale, in particolare gli Hutsuli (un gruppo etnico-culturale ucraino), con le nuove tendenze stilistiche della secessione viennese. La sua prima mostra personale è a Leopoli nel 1909: riscosse il consenso della critica e l’approvazione degli artisti ucraini del primo modernismo – tra cui Ivan Trush. La sua sapiente fusione delle tendenze viennesi moderniste con la cultura popolare ucraina ha reso la sua arte estremamente popolare – e attraverso le sue opere è riuscita nel suo intento di denunciare lo sfruttamento della popolazione contadina e gli orrori della guerra.
Tecniche e produzione Artistica
Come artista grafica ha utilizzato varie tecniche e prodotto xilografie, incisioni su linoleum, incisioni su rame e acqueforti. I suoi principali dipinti a olio sono Children in a Meadow (1908), Harvest (1913), Children with Candles (1913), ritratti di sua sorella Olha (1912), un autoritratto (1917) e la serie Christ’s Passion, Spring, e Paesaggi. Oltre a famosi acquerelli individuali come Apple Trees in Bloom (1928), Mountain Meadows (1925) e Mikhova Village (1930–1), ha realizzato diverse serie di acquerelli, tra cui Folk Costumes of the Western Regions of the Ucraina SSR (1959 ) e Architettura popolare delle regioni occidentali dell’Ucraina.
Eccelleva nella realizzazione di xilografie – tecnica che l’accompagnerà per tutta la sua vita – . Ricordiamo la serie di stampe come Ucraini Writers (1920), Folk Architecture (1931), The Hutsul Region (1935), Legend of the Mountains and Forests (1936) e Dovbush (1940). Le sue incisioni, come Beyond the Sea (1915), Under a Foreign Sky (1915), The Moloch of War (1915) e Vengeance (1917), sono una potente condanna dello sfruttamento dei contadini ucraini e della guerra.
Ha illustrato numerosi libri: Ukraïns’ka narodna mitolohiia (Mitologia popolare ucraina, 1922), le poesie di Ivan Franko Lys Mykyta e Moisei, Slovo o polku Ihorevi (Il racconto della campagna di Ihor ). Il suo contributo alla letteratura per l’infanzia è notevole: dalla serie di libri Nashym naimenshym (Per i nostri più piccoli) ai libri e la rivista Svit dytyny. Nel campo delle arti applicate, ha collaborato con la sorella Olha, con la quale ha disegnato 80 kilim.
Nel 1950 l’artista ucraina ha donato la sua collezione composta da oltre 3.000 delle sue opere al Museo dell’arte ucraina di Leopoli. Il Kulchytska Memorial Museum è stato aperto a Leopoli nel 1971.
Impegno Sociale e Attivismo dell’artista ucraina
Durante la prima guerra mondiale, Olena Kulchytska dipinse le sofferenze della popolazione civile e dei rifugiati. Le sue opere sono state riprodotte come cartoline dal Comitato delle donne ucraine per l’aiuto ai soldati feriti a Vienna. Kulchytska fece parte del movimento di resistenza civile sotto lo stalinismo ed aiutò numerose famiglie di coloro che furono deportati in Siberia. Sostenne finanziariamente l’Unione per la liberazione dell’Ucraina e nel 1955 avviò una campagna contro la chiusura del Collegio d’Arte di Leopoli.