pi(x)el di filip custic: la tecnologia rivisitata per celebrare un futuro di identità diverse e mutevoli

Colección SOLO, Madrid. L’artista filip custic presenta un progetto che unisce identità, diversità e tecnologia, che assumerà formati diversi su una vasta gamma di medium nei prossimi mesi.
In un’epoca di dismorfia, Custic propone una riflessione positiva sul potenziale della tecnologia per consentire identità fluide, non vincolate da stereotipi o ideali estetici.
pi(x)el e Touch Again, dell’artista Alex Hug, offrono un assaggio di Certainty, la mostra che aprirà a Espacio SOLO questo marzo.

Pixel – Filip Custic – Performance Espacio Solo

filip custic: l’incontro tra corpo e tecnologia

Il corpo umano è al centro dell’arte di filip custic (Filip Custic, Santa Cruz de Tenerife, 1993) che lavora attraverso performance, video e fotografia per esplorare la relazione tra identità e tecnologia. pi(x)el, il progetto presentato questa settimana da Colección SOLO suggerisce un luogo di incontro tra corpo e tecnologia come un percorso oltre gli stereotipi o le norme stabilite e un mezzo per celebrare la diversità.
pi(x)el, insieme alla performance Touch Again dell’artista Alex Hug, offre un assaggio di ciò che accadrà in Certainty, la mostra collettiva che aprirà a marzo a Espacio SOLO. La performance stessa fa parte di un progetto artistico più ampio per filip custic, che assumerà formati diversi su una vasta gamma di medium nei prossimi mesi.

Pixel – Filip Custic – Performance Espacio Solo

La performance e la presentazione di pi(x)el

La prima iterazione di pi(x)el è un unboxing dell’opera d’arte stessa, mentre custic spacchetta, costruisce e accende l’opera davanti a un pubblico dal vivo. L’estetica delle presentazioni dei prodotti big-tech fornisce la struttura e l’ispirazione per questo pezzo, come spiega l’artista: “Sono ispirato dalla cultura commerciale che hanno creato. È lo shopping televisivo portato a un altro livello. Amo la teatralità, l’idea di creare un momento speciale per presentare un nuovo oggetto e generare un’intera esperienza attorno ad esso“.
Caratterizzato da una scultura iperrealista dell’amico e musa ispiratrice di Custic, l’artista Virgen María, la performance e la presentazione di pi(x)el trasporta il pubblico nel futuro non troppo lontano dei wearable digitali.

Pixel – Filip Custic – Performance Espacio Solo

Un’opera per riflettere sulle diversità

In un’epoca definita da Custic come quella della “dismorfia e del non accettarsi”, questo lavoro è all’insegna dell’ottimismo tecnologico. pi(x)el è concepito come un prototipo, un indossabile futuro che vede la discriminazione del passato per consentire diversità e identità fluide.

Sono molto ispirato dall’idea che andremo oltre la forma fisica e ci concentreremo sull’essenza di ogni individuo. Questo è ciò che voglio comunicare”.

La diversità fisica senza preconcetti: pi(x)el di filip custic

Casco, girocollo, bikini e chiodi compongono una tuta/schermo del futuro con un tocco nostalgico. Ogni schermata mostra una vasta gamma di immagini di parti del corpo, invitando a cambiamenti costanti e continui. Questi sono il risultato di un approfondito processo di ricerca, tuttora in corso, in cui l’artista ha fotografato decine di persone diverse per riflettere la diversità fisica. Allontanandosi dai corpi idealizzati dei suoi lavori precedenti, pi(x)el abbraccia la realtà con tutti i suoi presunti difetti. I touch screen e i sensori consentono agli spettatori di scolpire nuovi corpi, non vincolati da preconcetti di genere, età o razza.

Pixel – Filip Custic – Performance Espacio Solo

pi(x)el e Certainty

Da marzo, pi(x)el sarà in mostra come scultura interattiva in Certainty, la mostra collettiva in programma a Espacio SOLO fino alla fine dell’anno. I visitatori daranno forma al pezzo, scolpendo corpi alternativi con un semplice gesto. Questo gesto in sé è rilevante anche per Custic, che aggiunge che, a seguito della pandemia globale, il tatto è diventato un tabù: “siamo nell’era del non toccarci e lo trovo interessante”.
Parallelamente, custic porterà avanti il ​​progetto con opere digitali disponibili come NFT. Entro l’estate, l’artista dietro le immagini dell’album per El Mal Querer di Rosalía o il successo n. 1 negli Stati Uniti di Lil Nas, MONTERO (Chiamami col tuo nome), presenterà una riflessione sulla video arte su pi(x)el.

Touch again, per Alex Hug: recuperare il contatto fisico

Quattro sculture tessili realizzate con tessuti trovati prendono vita in Touch Again. Creata dall’artista Alex Hug (Alex Henkes, Madrid, 1989), questa performance completa la presentazione Certainty_the Introduction.
Questa performance è un invito a recuperare il contatto fisico in un’epoca caratterizzata dalla comunicazione digitale. Le sculture di Alex Hug, note come Hug Stations, sono pannelli morbidi di numerose braccia che, grazie a un cast di artisti, raggiungono letteralmente gli spettatori.

Colore, consistenza e parola parlata si uniscono per tracciare un viaggio emotivo per il pubblico attraverso rabbia, paura, tristezza e sollievo. “Il lockdown ha peggiorato le cose, ma è qualcosa che avevo notato anche prima della pandemia”, dice Hug, riferendosi a un presente caratterizzato dalla voglia di contatto.
Con la sua pratica artistica fondata sulla sostenibilità, Hug crea le sue sculture morbide utilizzando abiti pre-amati e le concepisce come archivi della memoria. Sono linee temporali piene di informazioni ed esperienze che collegano gli artigiani, i portatori e gli utenti che sono entrati in contatto con le loro fibre.

Certainty: mostra e talks

La scultura interattiva, pi(x)el, di filip custic e quattro Hug Stations di Alex Hug faranno parte della nuova mostra all’Espacio SOLO, lo spazio espositivo di Colección SOLO a Puerta de Alcalá, Madrid. Da questo marzo, oltre venti opere diverse si uniscono in dialogo sull’idea di “Certainty”.
In un momento in cui concetti come verità o identità progrediscono, cambiano, sono minacciati o vittime di manipolazioni, la mostra allestita da SOLO cerca di generare conversazione e riflessione condivisa. Per secoli, i pensatori si sono confrontati con il concetto di certezza e gli artisti ci hanno continuamente incoraggiato a rivalutare ciò che vediamo. Proseguendo in questa tradizione, Certainty presenta opere di artisti di tutto il mondo e in diversi media tra cui pittura, scultura, installazione, video e AI-art collaborativa decentralizzata.

“Certainty”

“Certainty” sarà in mostra all’Espacio SOLO dal 22 marzo 2022 al dicembre 2022. Parallelamente, una serie di conferenze esplorerà ulteriormente alcuni dei temi affrontati dalla mostra, inclusi i concetti di certezza, post-verità, identità, natura dell’arte o creatività e il fenomeno delle fake news. I talk saranno gratuiti, con registrazione al sito web di Colección SOLO (www.colecciónsolo.com), e inizieranno ad aprile.

Pixel – Filip Custic – Performance Espacio Solo

Whos’ Who:  filip custic

filip custic (Santa Cruz de Tenerife, España, 1993) lavora attraverso fotografia, performance, scultura e video per affrontare temi intorno all’identità e al nostro rapporto con la tecnologia. Nel 2018 ha creato le immagini per l’album di Rosalía, El mal querer e ha realizzato la copertina del singolo MONTERO (Call me by your name) del rapper Lil Nas X.
Nel 2020 è stato invitato da Playboy a partecipare ad Art Basel (Miami) ed ha esposto tra gli altri a Matadero Madrid, Caixaforum Barcelona, ​​MdbK Lipsia (Germania) e al Museo di Arte Contemporanea di Zagabria (Croacia).

Whos’ Who: Alex Hug

Alex Hug trasforma abiti usati e materiali trovati in sculture morbide e arte indossabile. Si è formata nel mondo della moda presso Marangoni London, Manchester Metropolitan University e ESMOD Berlin, e ha lavorato con designer internazionali tra cui Jesus del Pozo e Sybilla, prima di lanciare il suo marchio di abbigliamento sostenibile, A HUG, nel 2016. Parallelamente, ha sviluppato la sua pratica artistica attraverso sculture tessili e performance dal 2019, partecipando a Still Human at Espacio SOLO (Madrid), 2019-2021 e Drawing Room Fair Madrid, 2020, tra gli altri.

Informazioni su Colección SOLO

Colección SOLO è un progetto artistico internazionale con sede a Madrid che mira a promuovere, sostenere e condividere le opere d’arte di oggi.
Colección SOLO gestisce un’ampia varietà di progetti di sostegno artistico ed è ospitata presso Espacio SOLO, un museo che mostra il patrimonio della collezione attraverso diverse mostre temporanee.
Progettato da Juan Herreros e insignito del Premio del Collegio degli Architetti di Madrid nel 2018, Espacio SOLO si trova a Puerta de Alcalá, Madrid.