Sin dall’antichità il tema della guerra e le gesta eroiche dei soldati hanno avuto un larghissimo rilievo nella produzione artistica. Troviamo moltissime raffigurazioni che celebrano le grandi vittorie – immagine di propaganda che raccontano la forza e potenza di una civiltà (pensiamo ad esempio alla Colonna Traiana a Roma). Se l’arte nell’antichità diventava uno strumento di narrazione delle battaglie e vittorie sui nemici – enfatizzando la potenza del vincitore, l’artista contemporaneo guarda la guerra con una sensibilità completamente diversa, lanciando forti messaggi di denuncia e rappresentando gli orrori della Guerra sulle tele.

Pablo Picasso, Otto DixEgon Schiele, George Grosz, Carlo Levi, Aligi Sassu sono solo alcuni dei tantissimi artisti che con la loro arte ci hanno mostrato gli orrori della guerra – e prima di loro altri artisti come Goya, nella sua serie di incisioni I disastri della guerra, o Rubens con Le conseguenze della Guerra. Vi proponiamo 3 dipinti che raccontano la verità della guerra con la distruzione e morte che questa causa.

Le conseguenze della Guerra, Pieter Paul Rubens

Pieter Paul Rubens, Le Conseguenze della guerra olio su tela  (206x305 cm) 1637-1638 conservato nella Galleria Palatina a Firenze.
Pieter Paul Rubens,
Le Conseguenze della guerra
olio su tela  (206×305 cm)
1637-1638
conservato nella Galleria Palatina a Firenze.

Le Conseguenze della guerra è un grande dipinto (206×305 cm) realizzato da Pieter Paul Rubens, nel 1637-1638 e oggi conservato nella Galleria Palatina a Firenze. L’opera è stata commissionata dal pittore Justus Suttermans e va a completare una riflessione sulla guerra che Rubens aveva iniziato con il dipinto l’Allegoria della Pace, dipinta nel 1630 per Carlo I d’Inghilterra. Rubens rappresenta gli orrori e le conseguenze tragiche che porta la guerra usando un soggetto mitologico-allegorico. La sua riflessione profonda nasce in virtù del ruolo diplomatico avuto in occasione della Guerra dei Trent’anni. Nel dipinto è chiaro il messaggio forte e assolutamente pessimistico della Guerra che neanche l’Amore è in grado di fermare. La scelta allegorica rende il dipinto un monito contro gli effetti distruttivi della guerra senza tempo. A sinistra vediamo Europa, vestita di nero che alza gli occhi e le braccia al cielo, tra dolore e disperazione. Al centro osserviamo Venere, dea dell’amore che invano cerca di tenere Marte con scudo e spada sguainata, pronto a portare rovina e distruzione. In basso a destra anche le personificazioni dell Arti sono travolte e calpestate dalla guerra.

 

Guernica, Pablo Picasso, 1937

dipinti di grandi dimensioni : Pablo Picasso, Guernica, maggio – giugno 1937, olio su tela, cm 351 x 782. Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
Pablo Picasso, Guernica, maggio – giugno 1937, olio su tela, cm 351 x 782. Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía

Guernica è uno dei capolavori di Pablo Picasso ed è stata realizzata nel giugno 1937. Picasso realizzò questo imponente dipinto su tela(3,5 metri di altezza e 7,8 metri di larghezza)  in soli due mesi e lo espose nel padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi. Picasso ha qui raffigurato le atrocità e le tragedie causate della guerra, in riferimento al massacro della città basca di Guernica durante la guerra civile spagnola. Guernica rappresenta un grande messaggio contro la guerra – e di quali devastazioni porti, e le sue dimensioni amplificano sicuramente questo potente messaggio. Picasso realizza questo monumentale capolavoro in soli due mesi e non solo documenta la storia del bombardamento della città basca ma va ad assumere una simbologia morale universale delle atrocità della guerra

Volto della guerra di Salvador Dalì, 1940

Salvador Dalí, Le visage de la guerre (El Rostro de la Guerra), 1940, olio su tela, 79 x 64 cm. Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen
Salvador Dalí, Le visage de la guerre (El Rostro de la Guerra), 1940, olio su tela, 79 x 64 cm. Rotterdam, Museum Boijmans Van Beuningen

Cos’è più terrificante della guerra? Questo dipinto di Salvador Dalí è stato realizzato in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e negli anni della guerra civile spagnola. Rappresenta gli orrori della guerra e la distruzione e morte che questa causa.

È qui rappresentato un grande e terrificante volto con la pelle scura, in una smorfia di dolore che sembra urlare tutta la sua disperazione. All’interno delle due orbite oculari e della bocca sono disegnati dei teschi che, a loro volta, hanno altri teschi all’interno delle tre cavità: un continuo rimando alla morte. Un paesaggio desertico indica che non c’è prosperità durante una guerra. I serpenti minacciosi con le fauci spalancate enfatizzano questo orrore. Questa è una perfetta rappresentazione universale della guerra.