“Le tre belle” di Jacob Ferdinand Voet dal Castello di Racconigi a Palazzo Altieri

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- Ambito di Jacob Ferdinand Voet, Ritratto di Laura Caterina Altieri, olio su tela, 1670-1680, inv. R 422 - Ambito di Jacob Ferdinand Voet, Ritratto femminile (Maria Mancini?), olio su tela, 1665-1670, inv. R 414 - - Ambito di Jacob Ferdinand Voet, Ritratto femminile (Ortensia Mancini?), olio su tela, 1670-1680, inv. R 420

“Le tre belle” del pittore Jacob Ferdinand Voet

I ritratti “Le tre belle” del pittore Jacob Ferdinand Voet e bottega, provenienti dal Castello di Racconigi, sono arrivati a Palazzo Altieri a Oriolo Romano. Le opere sono state accolte, al loro arrivo, da Federica Zalabra, direttrice di Palazzo Altieri e da Emanuele Rallo, Sindaco di Oriolo Romano.

Dal Castello di Racconigi a Palazzo Altieri

Palazzo Altieri a Oriolo Romano custodisce parte della “Galleria delle Belle” commissionata a Voet e alla sua bottega alla fine del ‘600, dal principe Altieri. La serie era composta originariamente da 16 ritratti, venne poi smembrata per questioni ereditarie in epoca moderna. Una parte rimase a Palazzo Altieri e passò allo Stato italiano nel 1970, e una parte rimase agli eredi. Alcuni ritratti vennero trafugati negli anni ’90 del secolo scorso. Tra di essi il ritratto della moglie del primo principe Gaspare Altieri, Laura Caterina Altieri, nipote di papa Clemente X e conosciuta per la sua gentilezza e bellezza. Il prestito da Racconigi permette a uno dei ritratti esistenti della principessa di “tornare a casa” e ai visitatori di poter ammirare il volto della donna che si prodigò molto per il Palazzo e il Borgo.

Verso Palazzo Altieri

I dipinti delle altre nobildonne, delle quali non si conosce il nome, andranno a colmare il vuoto lasciato sulle pareti di Palazzo Altieri.  Entreranno nel progetto ideato dal direttore del museo Federica Zalabra che ha visto, negli ultimi due anni, il completo restauro delle Belle.  Vedrà anche per le opere di Racconigi un intervento di studio, indagine e restauro, grazie alla collaborazione con l’Istituto Centrale del Restauro. La presenza, invece, dei ritratti a Racconigi si lega alla predilezione del principe Umberto di Savoia per l’iconografia dinastica, che lo porta a radunare proprio in questo Castello un nucleo vastissimo di ritrattistica.

L’iniziativa rientra nel progetto “100 opere tornano a casa” lanciato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, per valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali e per promuovere i musei del territorio.