Analisi dell’opera: Il David di Michelangelo Buonarroti

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David di Michelangelo, Firenze, Galleria dell'Accademia, 1501-1504
David di Michelangelo, Firenze, Galleria dell'Accademia, 1501-1504

Il David di Michelangelo

Quando si parla di eccellenza nell’arte, di opere iconiche e di grandi capolavori non possiamo omettere la sontuosa statua di David realizzata da Michelangelo Buonarroti (Caprese, 6 marzo 1475 – Roma, 18 febbraio 1564):  simbolo dell’indipendenza dei fiorentini e originariamente collocata in Piazza della Signoria a Firenze.

David di Michelangelo
Michelangelo, David, 1501-04 marmo, h 410 cm. Firenze, Galleria dell’Accademia

Analisi del David di Michelangelo

Osserviamo il David: realizzato come un eroe classico: è rappresentato nudo e muscoloso ad indicare la sua possenza, la sua forza. Anche la sua postura ci trasmette subito un senso di fierezza fronte all’atto eroico contro il gigante Golia. Ed è proprio questa fierezza che lo consacrò a simbolo della città Fiorentina in lotta contro la tirannia. Il  David è scolpito in piedi e rappresenta quel momento che precede il lancio della pietra per uccidere il temibile Golia. Siamo quindi nel pieno rispetto della tradizione greca che preferisce la rappresentazione del momento prima dell’azione, un fermo immagine che porta tutta la sua forza e tensione verso il compimento dell’uccisione. Il possente corpo del David richiama la  postura del Doriforo di Policleto.

Le caratteristiche del marmo

David è una scultura realizzata in marmo che misura ben 520 cm – incluso il basamento di 108 cm. Occorre sottolineare che il il blocco di marmo usato non era di prima qualità: aveva parecchi taroli, ossia piccoli fiorellini che potevano inficiare il lavoro di Michelangelo. In particolare la zona che sarebbe diventata il braccio sinistro era particolarmente friabile. Questo blocco che i Fiorentini avevano battezzato “il Gigante” non fu però un problema per Michelangelo che accettò la sfida fronte alla notorietà che gli avrebbe portato la realizzazione di questa sontuosa statua.

David di Michelangelo, Firenze, Galleria dell'Accademia, 1501-1504
David di Michelangelo, Firenze, Galleria dell’Accademia, 1501-1504

Il lavoro di Michelangelo: la realizzazione del David

Michelangelo, a soli venticinque anni, si mise all’opera sul blocco di marmo il 9 settembre 1501, con il primo colpo di scalpello. Per lavorare questo “Gigante” di marmo costruì una specie di recinto di legno per lavorare indisturbato e lontano da occhi indiscreti che avrebbero potuto disturbarlo. A differenza di altri famosi “David” (quello di Donatello e del Verrocchio), il David di Michelangelo rappresenta la scena prima dell’uccisione di Golia e quindi non vediamo la testa di Golia. Era il 23 giugno 1503 quando venne tolto il recinto: l’opera era quasi compiuta. L’anno seguente David fu trasportato nella sua sede definitiva dove Michelangelo continuò a lavorarci per tre anni, verso la creazione di una delle più belle statue della storia dell’Arte.

 «[…] e veramente che questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero […] perché in essa sono contorni di gambe bellissime et appiccature e sveltezza di fianchi divine; né mai più s’è veduto un posamento sì dolce né grazia che tal cosa pareggi, né piedi, né mani, né testa che a ogni suo membro di bontà d’artificio e di parità, né di disegno s’accordi tanto. E certo chi vede questa non dee curarsi di vedere altra opera di scultura fatta nei nostri tempi o ne gli altri da qualsivoglia artefice». Giorgio Vasari nelle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori

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I committenti e la collocazione del David

Il David fu commissionato dagli operai della Cattedrale di Firenze che offrirono a Michelangelo, il 16 agosto 1501, un compenso di 400 ducati. La forte simbologia politica del David, la sua bellezza unitamente alle sue grandi dimensioni portano ad una riflessione sulla collocazione finale: si necessitava una collocazione più ambiziosa. Fu istituita una commissione per la scelta del luogo per il David, composta da grandi nomi: da Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Leonardo da Vinci, Pietro Perugino, Lorenzo di Credi, Piero di Cosimo, Andrea Sansovino – per citarne alcuni. Prevalse la proposta di Filippino Lippi:  davanti a Palazzo Vecchio al posto della Giuditta di Donatello.

La copia attualmente in piazza della Signoria (1910)

Verso una nuova collocazione

David venne spostato in quattro giorni da quaranta uomini. Una notte durante il trasporto, un gruppetto di giovani fedeli alla fazione filo-medicea – presero a sassate la statua. Era assoldato che il David era diventato il simbolo riconosciuto del governo repubblicano. Non a caso Il David venne rivolto a sud-ovest, pronto a sfidare le popolazioni nemicheche volevano attaccare Firenze. Nel 1872, viste le condizioni non perfette di conservazione, fu deciso di spostare la statua nella Galleria dell’Accademia a Firenze. In piazza della Signoria, nel 1910, venne collocata una copia della statua, realizzata da Luigi Arrighetti.

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