L’uomo è stato sempre affascinato dal ciclo della vita della farfalla. Il ciclo vitale delle farfalle è particolarmente complesso: da uovo a bruco, da bruco a crisalide: un simbolo di trasformazione, di resurrezione e salvezza. Troviamo la farfalla in molte opere d’arte realizzate da artisti famosi con questa accettazione simbolica. La farfalla non manca anche nelle nature morte del ‘600, anche come richiamo alla vanità e caducità della vita umana. Vi proponiamo cinque opere famose con farfalle: da Dosso Dossi a Hirst.

5 opere famose con farfalle

Dosso Dossi, Giove Pittore di Farfalle

dipinti farfalle
Dosso Dossi, Giove pittore di farfalle, Mercurio e la Virtù, 1523-24, olio su tela, Cracovia, Castello di Wawel


Un dipinto in cui troviamo le farfalle è Giove pittore di farfalle, eseguita da Dosso Dossi tra il 1522 e il 1524. Osserviamo la figura di Giove con una veste arancione, riconoscibile dalla saetta accanto ai suoi piedi, che sta dipingendo tre farfalle su un fondo azzurro. Alle sue spalle Mercurio – con l’elmo alato, il caduceo e i calzari – che si gira verso una terza figura – una virtù – facendole il gesto del silenzio – un invito a non disturbare l’atto creativo di Giove. La farfalla è qui simbolo della volatilità del pensiero mentre l’arcobaleno sullo sfondo rappresenta l’evanescenza delle idee

Pisanello, Ritratto di principessa estense

opera farfalla
Ritratto di principessa estense è un dipinto, tempera su tavola (43×30 cm), attribuito a Pisanello, databile tra il 1435 e il 1445 circa e conservato nel Museo del Louvre a Parigi.

Parlando di dipinti famosi con farfalle è non possiamo mancare di citare il bellissimo ritratto di principessa estense di Pisanello, conservato al Louvre e datato 1435-45. Dopo molti studi (e ipotesi non corrette) la donna ritratta è stata identificata come Ginevra d’Este, che sposò Sigismondo Malatesta a quattordici anni e che morì per una forte depressione depressiva che la colpì dopo la morte di suo figlio Roberto Novello nel novembre del 1438. L’opera fu realizzata dopo la morte di Ginevra, avvenuta nel 1440, che coincide con un soggiorno di Pisanello a Ferrara. Qui la farfalla simboleggia l’anima, è simbolo di resurrezione.

Pisanello. Restauri e interpretazioni
  • Castrichini, Marcello (Autore)

Natura Morta con fiori, Bosschaert, Ambrosius, il Vecchio

Natura morta con fiori, 1614, olio su rame, 28,6×38,1, Bosschaert, Ambrosius, il Vecchio (1573-1621), J. Paul Getty Museum, Los Angeles, Stati Uniti

Osservando i dipinti  di Ambrosius Bosschaert il Vecchio rimaniamo stupefatti dalla loro bellezza e dalla minuziosità e attenzione ai dettagli – una precisione che può ben essere definita scientifica. Bosschaert divenne uno dei primi pittori specializzato in nature morte, in particolare sulle sue tele soleva rappresentare mazzi di fiori in cui non mancavano (quasi) mai rose e tulipani – e i suoi incredibili e realistici insetti. I suoi quadri generalmente erano di piccole dimensioni e su rame: questo dipinto misura 28,6 x 38 cm: ora consapevoli di queste piccole dimensioni non possiamo che fermarci ad ammarare la bravura di questo artista e quella attenzione al dettaglio, anche piccolo: come le antenne della farfalla poggiata sul tulipano.

Le farfalle di Maria Sibylla Merian

dipinti con farfalle
Maria Sibylla Merian, illustrazione sulla trasformazione della farfalla – 1703

Pensando ale farfalle dell’arte, è un must parlare di Maria Sibylla Merian, un’artista e naturalista del XVII secolo. Figlia di Johanna Sybilla Heim e dell’incisore Matthäus Merian il vecchio, che muore quando Maria era piccola. La madre si risposa con Jakob Marell, pittore di fiori, che le insegnerà a disegnare e a dipingere. La giovane Maria Sibylla cresce tra arte e natura – tra bellezza e verità. A soli tredici anni inizia a dipingere immagini di insetti e piante dal vero. Diventerà famosa – all’epoca la carriera delle donne non era certo favorita: è considerata una delle fondatrici dell’entomologia moderna. Le sue rappresentazioni naturalistiche sono opere d’arte e immagini ancora oggi senza tempo. La sua grande passione per il ciclo della vita delle crisalide la possiamo osservare attraverso le infinite rappresentazioni, illustrate sempre minuziosamente, nel corso della sua carriera.

Maria Sibylla Merian
  • Kiecol, Daniel (Autore)

Butterfly, Damien Hirst

dipinti con farfalle
Big Love, 2010, firmato Damien Hirst, serigrafia a colori su carta velina, n. 26 dell’edizione di 50 esemplari, dimensioni dell’immagine 134 x 136 cm, Collezione privata
© Dorotheum

Parlando di arte contemporanea e opere famose con farfalle citiamo sicuramente Damien Hirst che con le sue “butterfly” ha fatto il giro del mondo. Per Damien Hirst, le farfalle simboleggiano la morte e la resurrezione. L’artista britannico ha esordito con questo motivo all’età di 26 anni, con la sua ambiziosa installazione “In and Out of Love”(1991). Damien Hirst intende l’arte come un riflesso della vita. Il suo uso della farfalla parla di questo concetto, poiché la farfalla simboleggia il cerchio della vita, della crescita e del cambiamento. Ogni farfalla nasce anche con uno schema completamente unico, che imita l’individualità di ogni essere umano.

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Alla mostra di Hirst alla Tate Modern nel 2012, allora la più grande retrospettiva dell’artista tenuta in suolo britannico, migliaia di lepidotteri sono stati i protagonisti dell’opera “In and Out of Love”. E nel corso delle 23 settimane di durata, 9mila farfalle hanno perso la vita. . Ogni settimana circa 400 farfalle morivano e venivano rimpiazzate. Inutile dire quanto si sono opposte le associazioni per la protezione degli animali – in prima linea la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA), la più importante organizzazione per la protezioni di animali del Regno Unito.