Settanta icone russe e le opere di Valery Koshlyakov alle Gallerie d’Italia a Vicenza

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icone russe
Foto ALLESTIMENTO - ph Valter Maino -

Le icone russe di Gallerie d’Italia

Dal 3 luglio 2021 le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo a Vicenza, identificate come “casa delle icone” sin dall’apertura del museo nel 1999, esporranno una raffinata e meravigliosa selezione di settanta icone russe. Queste icone provengono dalla collezione Intesa Sanpaolo e saranno esposte in un rinnovato allestimento permanente. Fino al 3 luglio 2022 il percorso museale – negli spazi del pianterreno – si arricchisce del dialogo con le opere dell’artista contemporaneo Valery Koshlyakov. Il progetto è a cura di Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, Direttori del Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

icone russe
Gli arcangeli Michele e Gabriele
Tver’ (?), XVI secolo
tempera su tavola, 118 x 54,2 cm (ciascuno) 
Collezione Intesa Sanpaolo

La parola a Giovanni Bazoli, Presidente emerito di Intesa Sanpaolo

 “La gestione del patrimonio d’arte appartenente al Gruppo comporta non solo un’attenta tutela delle opere, ma anche una continua e sempre nuova programmazione dello studio e delle modalità di fruizione delle stesse. Il nuovo allestimento della collezione di icone russe, che è una delle più preziose raccolte di proprietà, unisce al rispetto della tradizione una rilettura in chiave contemporanea di tale produzione artistica, evidenziando l’attualità del significato e del valore di queste straordinarie opere. L’iniziativa è segno di attenzione verso la città di Vicenza, dove è nata la prima sede museale di Intesa Sanpaolo, che ha dato avvio a un grande progetto di condivisione con il pubblico dei palazzi storici e delle collezioni d’arte della nostra banca.”

icone russe
Deposizione dalla croce
Novgorod, 1480-1490 ca
tempera su tavola, 57,1 x 39,6 cm
Collezione Intesa Sanpaolo

Un percorso tra spiritualità e arte

L’arte sacra in Russia è protagonista alle Gallerie d’Italia di Vicenza: il pubblico potrà ammira un’ampia sequenza di Icone, capolavori di diversi per epoche e luoghi della loro produzione.

Aspetti peculiari del linguaggio iconico – il colore timbrico, la geometria compositiva, le proporzioni d’importanza, la prospettiva rovesciata – sollecitano l’osservatore ad abbandonare schemi legati alla rappresentazione basata su criteri di verosimiglianza, per scoprire la ricchezza simbolica di un linguaggio solo in apparenza ingenuo.

Il percorso espositivo è articolato in chiave tematica e diacronica: il visitatore ha la possibilità di seguire lo sviluppo nel tempo, dal XIII al XIX secolo, di quest’arte praticata soprattutto da monaci iconografi, all’interno dei laboratori presenti nei cenobi. Un espressione artistica di altissimo livello ma destinata a rimanere del tutto anonima, senza firma, poiché offerta umilmente e in silenzio come oblazione a Dio e come dono di carità (amore fraterno) per il mondo. Due esempi tanto antichi quanto preziosi, risalenti entrambi al Duecento sono l’Ascensione del profeta Elia e la Discesa di Cristo agli inferi. Le icone incarnano la fiducia in un tempo nuovo, capace finalmente di giustizia sociale e di misericordia.

Giudizio Universale
Russia centrale, fine del XIX secolo
tempera su tavola, 107 x 85 cm
Collezione Intesa Sanpaolo

L’allestimento

L’allestimento è predisposto con nuovi criteri museografici, per accogliere e “raccontare” le icone attraverso modalità innovative di esposizione e fruizione: la scelta è stata quella di passare da un’esposizione a un’esperienza. Il visitatore è accompagnato dentro il mondo della rappresentazione del sacro nella tradizione russa, che si incarna nel rito ortodosso, quotidianamente rivissuto: il rito che Florenskij indicava come “sintesi” viva delle arti contrapponendolo allo spazio neutro del “museo”.

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Scoprire il linguaggio simbolico delle icone

Molto interessante e utile, a conclusione del percorso espositivo la possibilità di usufruire di  un’installazione multimediale touchscreen, a cura di camerAnebbia, Milano, che fornisce informazioni essenziali sull’icona e le sue fasi di realizzazione, con un focus specifico sui menologi, icone che rappresentano i santi e le feste religiose del calendario liturgico. Sono previste numerose iniziative collaterali al progetto espositivo: visite guidate e itinerari tematici per scoprire il linguaggio simbolico delle icone o per avvicinarsi all’immaginario di un artista contemporaneo; racconti animati per bambini e attività didattiche gratuite per le scuole di ogni grado.

Foto ALLESTIMENTO – ph Valter Maino

L’esposizione è accompagnata dal catalogo Valery Koshlyakov. Architetture celesti, Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

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