La riapertura della mostra “RAFFAELLO. L’invenzione del divino pittore”

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Giuseppe Bezzuoli Scuola di Atene, 1819 Olio su tela; cm 167 x 227 Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo
La riapertura della mostra RAFFAELLO. L’invenzione del divino pittore
RAFFAELLO. L’invenzione del divino pittore – Museo di Santa Giulia, Brescia
fino al 19 febbraio 2021 – a cura di Roberta D’Adda
Raffaello. L’invenzione del divino pittore
Raffaello Morghen
Madonna con il Bambino (Madonna della seggiola), 1793 circa Acquaforte e bulino; mm 419×360 Brescia, Musei Civici, Gabinetto Disegni e Stampe

Raffaello. L’invenzione del divino pittore”: la riapertura

Con i nuovi dpcm si è regolata – finalmente – la riapertura dei musei e delle istituzioni culturali. Comune di Brescia Fondazione Brescia Musei riaprono le loro porte e possiamo tornare a visitare la splendida mostra “Raffaello. L’invenzione del divino pittore”. L’esposizione è ora stata prorogata accessibile fino al 19 febbraio 2021, prima di partire per Zagabria, con ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria, nel rispetto del principio di sicurezza.

Le risposte alle domande

“In che modo la visione del genio urbinate e la sua capacità di promozione furono rivoluzionarie?
Una volta creata la leggenda, chi l’ha custodita e tramandata nei secoli?
Quanto il collezionismo ha accolto le influenze e ha indirizzato le tendenze?
Quando e come la produzione di stampe ha contribuito alla nascita della cosiddetta “industria culturale”? Quali i custodi della memoria raffaellesca in Lombardia e con quale ruolo?”

Questa mostra – insieme ad una serie di iniziative dedicate – si è posta l’obbiettivo di dare risposte a queste domande topiche che ci riportano nel mondo di Raffaello, della sua influenza e della diffusione del suo incredibile lavoro che lo ha qualificato nei secoli come uno dei più importanti Maestri della storia dell’Arte. In occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello, le città di Brescia e Milano, con Fondazione Brescia Musei e Castello Sforzesco, hanno realizzato due progetti espositivi.

Raffaello. L’invenzione del divino pittore
Felice Schiavoni
Raffaello che ritrae la Fornarina, 1834 Olio su tavola; cm 69,8 x 52,8
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

La mostra Raffaello. L’invenzione del divino pittore: tra Brescia & Milano

A Brescia: all’interno del Museo di Santa Giulia (2 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021), Raffaello. L’invenzione del divino pittore, a cura di Roberta D’Adda, presenta una straordinaria collezione di stampe d’après Raffaello, realizzate in Italia e in Europa dall’inizio del Cinquecento alla metà dell’Ottocento. In esposizione è presentata al pubblico una raccolta di dipinti e oggetti d’arte. La visita non finisce al Museo:è previsto un itinerario in città tra Pinacoteca Tosio Martinengo, che custodisce due opere di Raffaello, e l’Ateneo di Brescia – Accademia di Scienze Lettere e Arti, che presenta una serie di stampe raffaellesche di grande formato.

Raffaello. L’invenzione del divino pittore
Marcantonio Raimondi
Giudizio di Paride, 1513-1515 circa
Bulino; mm 296×439
Brescia, Musei Civici, Gabinetto Disegni e Stampe

A Milano: nelle sale del Castello Sforzesco (27 novembre 2020 – 7 marzo 2021) per Giuseppe Bossi e Raffaello al Castello Sforzesco di Milano, a cura di Claudio Salsi con la collaborazione di Alessia Alberti, Giovanna Mori e Francesca Tasso. In esposizione: disegni, incisioni e maioliche rinascimentali tratte da invenzioni dell’Urbinate, grazie a nuove ricerche e studi indirizzati alla figura di Giuseppe Bossi, collezionista, disegnatore e pittore, nel segno di Raffaello.

La mostra Raffaello. L’invenzione del divino pittore sarà nuovamente visitabile a partire dal 4 febbraio 2021dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00, e la riapertura sarà accompagnata nelle giornate di giovedì 4 e venerdì 5 febbraio 2021 da una serie di percorsi guidati gratuiti a cura degli operatori dei Servizi educativi della Fondazione.
Per accompagnare e preparare la visita, una nuova audioguida è scaricabile dal sito raffaellocustodidelmito.it.

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Rebecca Pedrazzi
Classe 1982, laureata in Storia e Critica dell’Arte presso l’Università degli Studi di Milano con la tesi “Il Mercato dell’Arte nel decennio 1998-2008”. Dopo la laurea viaggia in Europa e si trasferisce a Londra. Rientrata a Milano, la sua città natale, lavora come Art-Advisor e commerciale nel settore Luxory. Ha collaborato con diverse testate, online e cartacee, con articoli di approfondimento sull’arte. Dopo aver conseguito il patentino da giornalista pubblicista, fonda nel 2017 NotiziArte, website di notizie d’arte e cultura. É autrice del libro "Futuri possibili. Scenari d'arte e Intelligenza Artificiale" edito con Jaca Book nel 2021.