A 100 anni dalla morte di Modigliani, arriva al cinema – il 12, 13, 14 ottobre nelle sale italiane –  Maledetto Modigliani, prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital. Diretto da Valeria Parisi e scritto con Arianna Marelli su soggetto di Didi Gnocchi, il docufilm racconta l’intensa vita – breve e tormentata – e la produzione artistica di Amedeo Modigliani (1884-1920).

Maledetto Modigliani sul Grande schermo

Era il 22 gennaio del 1920, quando Amedeo Modigliani si spense alla giovane età di 36 anni. Dopo 100 anni dalla sua morte, l’Italia gli rende omaggio con mostre, film, conferenze dedicate. Il docufilm “Maledetto Modigliani” è un appuntamento imperdibile per gli appassionati di questo tormentato e straordinario artista – e un’occasione per approfondire vita e storia di un uomo che ha fatto la storia dell’arte.

Livornese dalla vita breve e tormentata, Dedo o Modì, come fu soprannominato, viene qui narrato da un punto di vista originale: quello di Jeanne Hébuterne, l’ultima giovane compagna, che si suicidò due giorni dopo la morte dell’amato, avvenuta all’Hôpital de la Charité di Parigi il 24 gennaio del 1920. All’epoca Jeanne era incinta e lasciava una figlia di un anno. È proprio a partire dalla sua figura e dalla lettura di un passo dai “Canti di Maldoror”, il libro che Modigliani teneva sempre con sé, che si apre il nuovo docufilm della stagione 2020 della Grande Arte al Cinema”.

I grandi esperti intervengono nel docu-film

Molti sono gli interventi dei grandi esperti e studiosi, in primis lo storico dell’arte e specialista di Amedeo Modigliani Marc Restellini, per continuare con Ann L. Ardis, professoressa e Dean al College of Humanities and Social Sciences della George Mason University, esperta di letteratura modernista inglese; Chloe Aridjis, scrittrice e studiosa di poesia francese dell’Ottocento; Harry Bellet, giornalista di Le Monde, studioso e critico d’arte; Giovanni Bertazzoni, Co-Chairman Impressionist and Modern Art Department Christie’s; Laura Dinelli, responsabile Musei Civici di Livorno; Pier Francesco Ferrucci, Direttore Unità di Bioterapia dei Tumori, IEO che da studente è stato tra gli autori della famosa “beffa delle teste” del 1984 a Livorno; l’ebraista Paolo Edoardo Fornaciari – e tanti altri.

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La Grande Arte al Cinema

La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Nel 2020 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it, Arte.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.