Opera-Runaway-unita-Svccy-Runaway-2022-courtsey-of-Svccy
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Dalla Vaporwave all’Intelligenza Artificiale, dalle statue greche ai collage digitali, la produzione dell’artista Svccy ci accompagna alla scoperta di una dimensione artistica visionaria in cui un’estetica ricca di simbologie si fa portavoce di grandi riflessioni. Lascio la parola per il testo critico introduttivo a Sandie Zanini, Art Consultant and Curator • Crypto / NFT Artists Manager alla galleria Zanini Arte omaggiando questo suo prezioso contributo riprendendo il testo nel titolo di questo articolo.

Investigare l’impatto della società contemporanea sulle identità individuali. 

Potrebbe essere il titolo di una tesi di laurea. Si tratta, invece, della ricerca artistica che Svccy sperimenta all’interno delle sue composizioni.
Chi siamo noi? Corpo o anima? Fisicità materica o spirito pensante? La complessità, di natura psicologica e sociologica, viene indagata attraverso un occhio visuale. L’artista riesce così a tramutare i sentimenti di angoscia per una società sempre più oppressa dal consumismo e dalla tecnologia in perfette e visionarie composizioni ultra armoniche. Gli uomini, risucchiati dai propri devices si isolano e si pietrificano in statue classiche; una metafora di alienazione fisica a specchio di quella mentale. Al contempo, le case si compongono, pezzetto dopo pezzetto, in futuristiche costruzioni da sogno.
Case e Identità, sono simboli distopici che celano il ritmo incessante della società contemporanea in divenire.

Impegno, dedizione e cura del dettaglio, sono questi i valori che da subito ho apprezzato in Svccy. Ho scelto di rappresentare personalmente questo giovane talento all’interno della galleria Zanini Arte perché ritengo sia un artista vero, che medita a fondo sulla natura delle opere. Ammiro molto il duplice lavoro di stretta correlazione tra animazione e musiche, integralmente da lui eseguite. Una narrativa complessa e coerente nella sua interezza, dal fascino ammaliante. Sandie Zanini

Svccy – The breath – 2022

L’intervista all’artista Svccy

Come hai scoperto la tua passione per l’arte e cosa ti ha ispirato ad iniziare a creare collage digitali?

S: Sono sempre stato affascinato dall’arte e mi è sempre piaciuto visitare musei e mostre fin dalla giovane età. Perdermi all’interno delle lunghe gallerie piene di opere d’arte, ed osservare la bellezza attraverso le sue varie forme, è sempre stato un piacere per me. L’avvicinamento all’arte digitale e alla prima tecnica che ho sviluppato per creare le mie opere, la collage art, è avvenuto per puro caso. Attorno al 2016 sono venuto a contatto con la corrente Vaporwave nata su internet tra il 2011/2012, attraverso un sito di imageboard chiamato 4Chan. Inutile dire che è stato subito amore a prima vista. Ispirato da questa corrente, ho iniziato così da autodidatta a studiare vari programmi di manipolazione di immagini e a creare i miei primi collage art digitali, attraverso l’uso di photoshop, ricalcando per i primi anni le immagini e gli stilemi propri della corrente Vaporwave (Aesthetic). Successivamente poi ho sviluppato una mia personale poetica abbandonando la Collage Art e dedicandomi alla 3D art.

Dal collage alla Vaporwave tra statue greco romane, colori viola e fuxia e quel rimando alla cultura pop anni ’80 e ’90. Come (e perché) la Vaporwave ha influenzato il tuo stile artistico?

S: La Vaporwave è stata fondamentale per lo sviluppo della mia personale poetica artistica. Le tematiche che tratto tutt’ora nelle mie opere statiche e animate come, l’ultraconsumismo, l’isolamento e la serializzazione dell’individuo, la cementificazione e sfruttamento del suolo, sono tutte tematiche trattate anche nella Vaporwave. In più l’elemento della statua classica che nella corrente Vaporwave è un elemento che spesso compare ma non è centrale, nella mia poetica diventa indispensabile e punto cardine di tutte le mie opere, fino a diventare un carattere distintivo che permette al pubblico di riconoscere le miei immagini.

Svccy - Twins - Dystopian Constuctions Exhibition curated by Zanini Arte - W1 Curates - Londra Ph Sandie Zanini
Svccy – Twins – Dystopian Constuctions Exhibition curated by Zanini Arte – W1 Curates – Londra Ph Sandie Zanini

Se la Vapowave nella sua estetica/tematiche ci porta in una dimensione vivace e nostalgica, attraverso i tuoi lavori ritroviamo riflessioni molto attuali: “la figura umana è rappresentata da statue spesso senza volto o coperte da oggetti, che simboleggiano la totale mancanza di identità dellindividuo, soggiogata dalla tecnologia e dalla società ultra consumistica”. Quali sono allora le tue riflessioni su questo mondo 3.0 e su un futuro prossimo? E qual’è invece il tuo rapporto con la tecnologia?

S: Guardo al mondo 3.0 con entusiasmo ma con un occhio critico. La velocità con cui si stanno sviluppando le nuove tecnologie vedi i metaversi, il mondo crypto e soprattutto l’avvento dell’intelligenza artificiale, portano inequivocabilmente a implementazioni fantastiche nella vita di tutti i giorni e alla semplificazione se non alla sostituzione da parte di una macchina o codice per determinati lavori. Queste tecnologie rimarranno utili e indispensabili però solo se in un futuro prossimo verranno utilizzate in maniera etica e usate a “Misura d’uomo”, il rischio infatti è che questi strumenti, se non utilizzati con riguardo ma in maniera sconsiderata, possano diventare dannosi se non pericolosi per la società e la sua stabilità.

Il mio rapporto con la tecnologia è stato sempre un rapporto felice e di costante curiosità verso le novità. Fin da piccolo sono stato appassionato di computer e di tutto quello che gli ruotava attorno, quindi ho sempre nutrito un grande interesse per tutti gli aspetti hardware e software cercando sempre di capire e studiare incuriosito le nuove tecnologie. Questa passione poi mi ha aiutato ad arrivare dove sono ora con l’arte digitale.

Hai recentemente sperimentato l’IA Generativa – Dall-E – restando però sapientemente fedele alla tua estetica. Quali sono le tue considerazioni sull’uso dell’AI nella produzione artistica? 

S: Si recentemente sono stato invitato da Open-AI per creare tre collezioni di immagini, create interamente da DALL-E. Per queste tre collezioni ho cercato di rimanere fedele ai miei vari filoni tematici che tratto nella mia poetica: case statua, ambienti abbandonati e uno nuovo caratterizzato da teste di statua schiacciate tra grattacieli.
L’uso dell’AI all’interno della propria produzione artistica deve essere uno strumento di aiuto e di supporto per la realizzazione delle proprie opere. Infatti quando io creo le mie opere l’implementazione dell’AI non è mai totale ma viene utilizzata per generare reference, poi da sviluppare, oppure per realizzare elementi dell’immagine, come per esempio texture di materiali o nel mio filone delle case statua per produrre i dipinti che poi vengono appesi alle pareti.
Link ai post di Open AI:
https://www.instagram.com/p/CukNSJPPyAG/?img_index=1
https://www.instagram.com/p/CukEfemMfGy/?img_index=1 https://www.instagram.com/p/CukkzxSv_Nf/?img_index=1

Ci puoi descrivere una tua opera d’arte?

S: Ricollegandomi a quanto detto prima sulla mia visione futura del mondo 3.0 mi piacerebbe descrivere la mia animazione “Runaway”. Con l’avvento del web. 3.0, che rivoluzionerà il modo di vivere nei prossimi anni/decenni, l’uomo sta cercando di allontanarsi da schemi mentali e culturali tradizionali che lo hanno imprigionato in un mondo caotico e caratterizzato da differenze sociali enormi. Ma siamo sicuri che queste nuove tecnologie possano risolvere i problemi esistenziali dell’individuo e dell’ambiente in cui vive?

Opera-Runaway-unita-Svccy-Runaway-2022-courtsey-of-Svccy
Opera-Runaway-unita-Svccy-Runaway-2022-courtsey-of-Svccy

Nella mia opera “Runaway” la statua, che rappresenta l’uomo odierno, si trova in un ambiente abbandonato ricoperto di graffiti simbolo di un mondo ormai ultra sfruttato, cementificato. Il busto si trova solo per rappresentare la solitudine in cui è sprofondato l’essere umano oggi giorno. L’avvento dei social infatti ha reso l’uomo più libero e connesso con tutti ma in realtà è sempre più solo incapace di costruire rapporti umani con il prossimo. Il visore allora diventa mezzo di evasione simbolo del progresso tecnologico e dell’avvento del metaverso e del web 3.0 dove l’uomo attraverso un avatar può creare infinite realtà a suo piacimento. Il visore catapulta quindi l’uomo in un mondo parallelo fatto di numeri e codici, infrastruttura del nuovo mondo digitale. Questo mondo però non può durare in eterno infatti nell’opera subentra un errore che riporta la statua nel mondo reale gettandolo nei suoi problemi attuali dal quale non può sfuggire.

La sfida dell’uomo odierno quindi è quella di trovare una maniera per utilizzare in maniera etica e ragionata le nuove tecnologie, per creare un mondo migliore e per risolvere i problemi all’interno della società in cui vive.

Svccy – Sky city 9701 – Dystopian Constuctions Exhibition curated by Zanini Arte – W1 Curates – Londra

Tecnologie di modellazione 3D sempre più all’avanguardia, IA generativa, Virtual Reality: Quanto l’evoluzione tecnologica nella programmazione sta cambiando – e se la sta cambiando – l’estetica nel mondo digital? Cosa ti piacerebbe sperimentare in un futuro prossimo?

S: Le nuove tecnologie e soprattutto l’avvento della AI generativa hanno cambiato in modo profondo l’estetica del mondo, basti guardare la moltitudine di artisti che hanno iniziato a creare o che hanno utilizzato in maniera massiccia l’AI per creare opere digitali. Prevedo inoltre che, data la velocità dello sviluppo di queste nuove tecnologie, tra qualche anno l’estetica nel mondo digital sarà completamente diversa da quella che abbiamo oggi.

In un futuro prossimo mi piacerebbe sperimentare nuovi modi di implementare la mia arte in spazi immersivi o teatrali, quindi la proiezione delle mie animazioni in spazi interni o esterni con grandi schermi o anche teatrali, come sto già sperimentando con il mio ultimo lavoro per il Teatro di Ravenna qui in Italia. Inoltre mi piacerebbe anche esplorare più a fondo l’AI e capire i possibili usi che potrei farne per creare nuove opere.

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

S: In questo momento sto lavorando da mesi ad un grosso progetto per il Teatro di Ravenna. Sono stato chiamato da Ravenna Festival per realizzare le scenografie interamente digitali nel mio stile delle opere Norma di V.Bellini e Nabucco di G.Verdi, che verranno dirette a dicembre dal Maestro Riccardo Muti. Un lavoro e opportunità veramente eccezionale e stimolante dal punto di vista artistico che unisce musica, teatro e arte digitale.
Inoltre ho appena terminato un’opera per la community 3.0 World of Women per l’Autumn Artfest, dove 9 artisti vengono chiamati a realizzare 9 opere che poi verranno mintate dai collezionisti di WoW.

Foto ritratto artista Svccy

Who’s Who

Svccy, è un digital artist italiano. Ha iniziato la sua formazione artistica nel 2016, specializzandosi nella collage art digitale per poi avventurarsi nel campo della grafica 3D. La sua arte si ispira alla corrente Vaporwave, con una variante più oscura e introspettiva che riflette la condizione dell’individuo contemporaneo influenzato dalla tecnologia e dalla società ultra-consumistica. La sua ricerca artistica esplora temi di identità, autenticità e libertà illusoria nell’era dei media e della rivoluzione tecnologica. Le opere di Svccy sono caratterizzate da figure umane statuarie senza volto o coperte da oggetti, a rappresentare la mancanza di identità individuale nella società odierna. Alle complesse composizione animate aggiunge la musica, anch’essa realizzata dall’artista stesso, per una completezza dell’opera unica a 360 gradi. Nel gennaio del 2023 è stato il primo artista italiano a realizzare un’esposizione personale presso la celebre e innovativa location di Londra W1 Curates, in Oxford Street, a cura di Zanini Arte dal titolo “Dystopian Constructions”. Un’installazione interamente immersiva che ha anticipato i più celebri nomi della scena crypto internazionale. Nella primavera dello stesso anno, ha esposto a Shibuya, Tokyo, in collaborazione con NEO Shibuya TV. E’ stato scelto come artista digitale per illustrare le opere “Norma” di Vincenzo Bellini e “Nabucco” di Giuseppe Verdi durante l’evento Trilogia d’Autunno 2023, del Ravenna Festival, sotto la direzione del Maestro Riccardo Muti e la regia di Cristina Mazzavillani Muti. Selezionato tra i 12 artisti digitali del premio VDA Award per la sua prima edizione 2023. Collabora attivamente in tutto il mondo con Art Point (Parigi, Francia) e con la community web3 WoW (World of Women). Svccy è rappresentato dalla galleria Zanini Arte (Mantova, Italia) come artista phygital.

** Biografia a cura di Sandie Zanini.