Inaugurato a Bergamo lo spazio gres art 671: il nuovo centro per l’arte contemporanea

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gres art 671 - NONEcollective_SOLARPUNK_foto Mirco Ambrosini – l’opera The bright side of the sun
NONEcollective_SOLARPUNK_foto Mirco Ambrosini – l’opera The bright side of the sun

Il 7 novembre, a Bergamo, è stato ufficialmente aperto un nuovo centro dedicato all’arte e alla cultura, il risultato di un significativo progetto di riqualificazione urbana. Questo spazio espositivo è stato battezzato “gres art 671” ed è frutto di un’imponente opera di recupero dell’area ex gres. Il numero identificativo “671” è stato scelto in relazione alla strada statale che lo delimita, sottolineando così il profondo legame con il territorio e la sua integrazione nel contesto urbano come fulcro culturale. La realizzazione di gres art 671 è promossa dal Gruppo Italmobiliare, proprietario dell’area, in collaborazione con la Fondazione Pesenti. L’obiettivo è riattivare e restituire alla comunità un’area ex industriale di oltre 3.000 mq, preservando e trasmettendo la memoria della storia produttiva del luogo e creando uno spazio dedicato ad ospitare mostre, incontri, concerti, attività performative, formative e laboratoriali. Questo progetto prende vita nell’anno in cui Bergamo e Brescia sono designate Capitali della Cultura 2023.

gres art 671 e la mostra SOLARPUNK di NONE collective

Tre installazioni immersive inaugurano l’attività presso gres art 671, offrendo una riflessione sulle sfide del cambiamento climatico. Il centro si trasforma in uno spazio performativo grazie a SOLARPUNK di NONE collective, in mostra con ingresso libero fino al 7 gennaio 2023. SOLARPUNK offre l’opportunità di affrontare direttamente il cambiamento, sperimentare alternative al presente e affidarsi alla percezione diretta. Questa mostra mira a impattare emotivamente ed esteticamente, stimolando la consapevolezza del presente e promuovendo un pensiero positivo sul futuro.

“Scegliere NONE collective nell’anno della “città illuminata” Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura è venuto quasi automatico – spiega Francesca Acquati, General Manager di gres art 671 –. gres art 671 nasce con l’idea di rigenerare attraverso l’arte e la cultura uno spazio ex industriale per trasformarlo in un contesto multidisciplinare, un luogo di sperimentazione, in cui si ibridano i linguaggi incrociando discipline artistiche differenti con un fine comune: indagare il contemporaneo con le sue sfide complesse, provando a costruire insieme risposte di resilienza e trasformazione. E Solarpunk fa proprio questo, con lo stile transdisciplinare tipico di NONE, attraverso ambienti di luce e installazioni multimediali, riflettendo sulle difficili sfide che il cambiamento climatico ci impone di affrontare, prova a costruire un momento di riflessione collettiva che invita al pensiero positivo e resiliente”.

NONE Collective è uno studio d’arte interdisciplinare con sede a Roma incentrato sulle relazioni tra uomo e macchina. NONE indaga l’espansione dei confini della percezione umana attraverso l’uso della tecnologia. NONE esplora le relazioni tra abitudini, pratiche sociali e l’emergere di nuovi strumenti nella cultura digitale. NONE progetta esperienze immersive, installazioni multimediali, opere digitali che approfondiscono l’estetica e i limiti della percezione. NONE promuove una riflessione sul contemporaneo stimolando il pensiero critico e le pratiche attiviste per lo sviluppo delle comunità artistiche. www.nonecollective.it

NONEcollective_SOLARPUNK – foto Michele Nastasi – l’opera Solarium
NONEcollective_SOLARPUNK – foto Michele Nastasi – l’opera Solarium

Una riqualificazione resa possibile attraverso l’arte e la cultura: mostre e incontri, concerti, attività performative, formative e laboratoriali diventano occasioni per accogliere e ispirare il pubblico, invitato a un’interazione libera e costante. gres art coniuga bellezza e impatto sociale, sviluppando modelli sostenibili che promuovano il benessere della comunità, anche attraverso una programmazione multidisciplinare, accessibile e inclusiva.

 

La parola a Giorgio Gori, sindaco di Bergamo

“Il progetto di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura nasce dall’idea che la cultura possa essere la chiave giusta per il rilancio di questo territorio dopo la vicenda del covid19. Abbiamo pensato al 2023 come a un’occasione per progettare pezzi di futuro del territorio, mettendo al centro il tema dell’innovazione: gres art va proprio in questa direzione, configurandosi come un’iniziativa che incide in modo fisico sulla nostra città, con la riqualificazione di un suo pezzo da tempo dismesso, rafforzando quel rapporto pubblico-privato decisivo e quanto mai necessario per costruire la rinascita della città nel periodo post pandemico. gres art è comunque soprattutto l’innesco di una grande operazione di rigenerazione urbana nel nome della cultura, che determina un ulteriore rafforzamento dell’idea di una città policentrica, nella quale le periferie e i quartieri sono spazi che esprimono qualità, sia nel costruito che nelle funzioni che vi sono insediate. Attraverso operazioni come quella di Daste, di gres art (prodromi alla riqualificazione di tutta l’area exGres), appunto, cambia la geografia della città e si ricuce il tessuto urbano dei nostri quartieri”.

La parola a Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italmobiliare e Presidente di Fondazione Pesenti

“gres art 671 è un progetto per Bergamo ma soprattutto con Bergamo. Nasce dall’attenzione verso la città, alla quale la mia famiglia è legata da oltre un secolo, e ha lo scopo di contribuire allo sviluppo artistico, culturale e sociale del territorio, in collaborazione con i cittadini che lo abitano. Da qui la scelta di non demolire ma ri-generare l’area attraverso un intervento che valorizza la storia del Gres, mantenendo l’edificio preesistente a testimonianza della vocazione industriale dell’area, e che conferisce al contempo nuova vita agli spazi intorno e dentro al fabbricato. Un’opera di ricucitura con il quartiere, del quartiere alla città, dalla storia al presente. Perché la visione del futuro parte dalla memoria delle nostre radici”.

gres art 671 – progetto De8_Architetti - foto Michele Nastasi
gres art 671 – progetto De8_Architetti – foto Michele Nastasi

Il progetto architettonico di gres art 671

Il progetto, ideato da De8_Architetti (Mauro Piantelli), si basa sull’idea di preservare le tracce storiche del luogo, riconoscendo il valore materiale e simbolico dell’eredità industriale. La trasformazione si concentra sulla valorizzazione delle qualità spaziali degli edifici esistenti, evidenziando elementi come i “chiaroscuri” creati dalla luce naturale e la leggerezza delle strutture in cemento. Gres art non si limita a un’archeologia industriale statica, ma aspira a essere un’architettura contemporanea, interagendo con il contesto urbano e contribuendo alla dinamica della città. Locatelli Partners ha ideato gli interni di gres art 671, tratto ispirazione dal materiale principale, il gres, e dal rapporto con gli elementi urbani esterni integrati al suo interno. L’ingresso è caratterizzato da piastre su misura di gres color ruggine, richiamando i tubi dell’ex produzione e narrando le radici del luogo.

Il giardino

Il giardino, frutto della collaborazione tra De8_Architetti e la paesaggista Laura Gatti, rappresenta un elemento “evolutivo” del progetto legato al recupero dell’area industriale. Con oltre 600 mq ottenuti mediante l’eliminazione della copertura e la demolizione della pavimentazione, il giardino appare come parte integrante dello spazio. Conservando solo le travi reticolari in cemento dopo la rimozione della copertura, il nuovo giardino diventa un reperto archeologico che incornicia il cielo e cattura i suoni delle foglie degli alberi. Questa quinta fondale dello spazio espositivo non solo contribuisce alla percezione artistica, ma è anche concepita come un luogo da vivere, arricchito da sedute appositamente progettate.

gres art 671 – il giardino – progetto agronoma Laura Gatti per De8_Architetti - foto Marco Pesenti – Atomika production
gres art 671 – il giardino – progetto agronoma Laura Gatti per De8_Architetti – foto Marco Pesenti – Atomika production

Gres Hub

gres art è il primo intervento visibile del progetto Gres Hub: un distretto che si estende per 60.000 mq in un’area altamente strategica per la città. Posizionato tra la strada statale 671, l’aeroporto e il polo universitario di Bergamo, Gres Hub rappresenta un fenomeno di ricucitura urbana che ha la missione di ridare vita a una porzione di città dismessa da anni, restituendola all’uso pubblico. Luogo di lavoro, di studio, di ricerca e di accoglienza, laboratorio residenziale e professionale, Gres Hub simboleggia una nuova concezione del rapporto tra centro e periferia, tra città e campagna.

Informazioni utili sulla mostra SOLARPUNK presso gres art 671

NONE collective. SOLARPUNK gres art 671
Bergamo, via San Bernardino 141 – dal 7 novembre 2023 al 7 gennaio 2024. Info: www.gresart671.org

mercoledì, giovedì, venerdì: 16.00 – 20.30 sabato, domenica: 10.00 – 20.30 – ingresso gratuito