Robert Doisneau in mostra a Verona: la grande retrospettiva sul celebre fotografo francese

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Robert Doisneau, L'information scolaire, Paris 1956 © Robert Doisneau
Robert Doisneau, L'information scolaire, Paris 1956 © Robert Doisneau

Robert Doisneau

15 Novembre 2023 – 14 Febbraio 2024 e Verona, Palazzo della Gran Guardia

Mostra a cura di Gabriel Bauret

Dal 15 novembre 2023 al 14 febbraio 2024, presso il maestoso Palazzo della Gran Guardia di Verona, sarà aperta al pubblico l’esposizione dedicata al celebre fotografo francese Robert Doisneau.

La curatela è affidata a Gabriel Bauret, in stretta collaborazione con il Comune di Verona, e gode del patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. La produzione è a cura di Silvana Editoriale. L’esposizione offre un affascinante viaggio attraverso il percorso creativo dell’illustre artista francese, presentando ben 135 immagini in bianco e nero, tutte selezionate dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau a Montrouge, situato nelle immediate vicinanze di Parigi. Questo luogo – a Montrouge – ha rappresentato il cuore pulsante della produzione e archiviazione delle immagini di Doisneau per oltre cinquant’anni. È, infatti, il luogo in cui l’artista ci ha lasciato nel 1994, e oggi qui vi sono quasi 450.000 negativi. Attualmente, le sue due figlie, custodi dell’Atelier, giocano un ruolo fondamentale nella promozione e diffusione dell’opera di Robert Doisneau, rispondendo  alle richieste provenienti da musei, festival e case editrici in tutto il mondo.

Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau
Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert Doisneau

Le opere in esposizione

Tra le opere in esposizione – immancabile è la fotografia “Le Baiser de l’Hôtel de Ville”, Paris, 1950, immagine celebre e iconica, ritenuta tra le più riprodotte al mondo, nella quale una giovane coppia si bacia davanti al municipio di Parigi. Il celebre scatto non fu frutto del caso: Doisneau stava realizzando un servizio per la rivista americana Life e per questo chiese ai due giovani di posare per lui.

“Quello che cercavo di mostrare era – racconta Doisneau – un mondo dove mi sarei sentito bene, dove le persone sarebbero state gentili, dove avrei trovato la tenerezza che speravo di ricevere. Le mie foto erano come una prova che questo mondo può esistere.”

Il percorso espositivo è arricchito dalla proiezione di estratti dal film di Clémentine Deroudille “Robert Doisneau. Le Révolté du merveilleux” e da un’intervista al curatore Gabriel Bauret. La mostra è accompagnata dal catalogo “Robert Doisneau”, edito da Silvana Editoriale.

Robert Doisneau

Nato nel 1912 a Gentilly, una città nella periferia sud di Parigi, Robert Doisneau muove i primi passi nel campo della litografia, attività che abbandonerà rapidamente in favore di un apprendistato presso lo studio di André Vigneau, che lo introduce al mondo della fotografia. Seguirà, per quattro anni, un’intensa collaborazione con il reparto pubblicitario della Renault.
Terminato questo impegno, Robert Doisneau approda al tanto ambito status di fotografo indipendente, ma il suo slancio viene spezzato dalla guerra, che tuttavia non gli impedirà di continuare a fotografare. Subito dopo la Liberazione della capitale, di cui è testimone, comincia un periodo molto intenso di commissioni per la pubblicità (e in particolare per l’industria automobilistica), la stampa (tra cui le riviste “Le Point” e in seguito “Vogue”) e l’editoria.

Robert Doisneau, Les frères, rue du Docteur Lecène, Paris 1934 © Robert Doisneau
Robert Doisneau, Les frères, rue du Docteur Lecène, Paris 1934 © Robert Doisneau

In parallelo, porta avanti i suoi progetti personali, che saranno oggetto di numerose pubblicazioni, a cominciare dal libro realizzato nel 1949 in collaborazione col suo sodale, il celebre scrittore Blaise Cendrars, La Banlieue de Paris, la prima sintesi dei molti racconti per immagini che dedicherà a questo mondo.
La sua traiettoria si incrocia anche con quelle di Jacques Prévert e Robert Giraud, la cui esperienza e amicizia nutrono la sua fotografia, nonché con quella dell’attore e violoncellista Maurice Baquet, protagonista di numerosi scatti del fotografo. Dal 1946 le sue fotografie vengono distribuite dall’agenzia Rapho. Qui conosce in particolare Sabine Weiss, Willy Ronis e, successivamente, Édouard Boubat, che insieme a lui formeranno una corrente estetica spesso definita “umanista”.
Nel 1983 gli viene assegnato il “Grand Prix national de la photographie”, a consacrazione di un’opera estremamente ricca e densa. Tale consacrazione passa attraverso le numerosissime esposizioni, in Francia come all’estero, le incalcolabili opere che rivisitano la sua fotografia dalle prospettive più varie e i documentari a lui dedicati. E a Verona il pubblico avrà il piacere di avvicinarsi al grande fotografo attraverso ben 135 delle sue più belle immagini.

Informazioni Utili:

ROBERT DOISNEAU
Verona, Palazzo della Gran Guardia
15 novembre 2023 – 14 febbraio 2024

Orari: Da domenica a venerdì 10.00 – 19:30 e sabato 10.00 – 20:30