arte digitale italiana
Davide Maria Coltro, Kleitron, 2022, trittico di Quadri Mediali, tipo QM-SYSTEM42. Curtesy Gagliardi _ Domke, Torino

Nasce VDA Award
L’ARTE DIGITALE premiata da Var Digital Art

Da tendenza a riconoscimento, nel 2023 la grammatica del nuovo millennio ridisegna il contemporaneo (e il quotidiano)

Metaverso e Multiverso, Intelligenza Artificiale Generativa, Reti Neurali, Algoritmi, Computer Art, Crypto Art, NFT, Blockchain, VR, Phygital, Realtà Aumentata: sono le 12 eccellenze selezionate per raccontare l’arte digitale italiana.

Anno dedicato al trend dell’arte digitale, il 2023 segna anche il lancio di VDA Award, la I edizione del premio a cadenza biennale istituito da Var Digital Art by Var Group, che per primo in Italia intende raccontare nella sua totalità le tendenze dell’arte digitale, selezionando le 12 eccellenze del nostro paese, individuate da un comitato scientifico composto da docenti, critici, giornalisti ed esperti di chiara fama e competenza, per offrire uno spaccato e formulare – anche per il grande pubblico – una narrazione quanto più esaustiva sul rapporto tra arte e nuove tecnologie, attraverso le sue nuove visioni artistiche, poetiche, stilistiche, filosofiche.

Metaverso e multiverso, Intelligenza artificiale generativa, reti neurali, algoritmi, computer art, crypto Art e NFT, phygital, VR, realtà aumentata e molto altro: il 2023 è stato l’anno che ha fatto emergere in ogni sua sfumatura e coniugazione l’arte digitale, come linguaggio artistico e nuova tendenza, nonché mezzo e media prioritario per raccontare la società contemporanea, interpretandone il mutamento attraverso nuove formule e processi che nascono dall’incontro tra le pratiche più classiche e altre innovative e tecnologiche. Il 2023 segna anche il ritorno di Var Digital Art che, tra i primi in Italia, ha iniziato nel 2018 a intercettare queste tendenze e che ora dà il via alla I edizione di VDA Award, il premio a cadenza biennale che seleziona le 12 eccellenze dell’arte digitale: 12 artisti italiani, differenti  per formazione, approccio, linguaggio e indirizzo di ricerca, per offrire un’istantanea dell’arte digitale a 360° e mostrano sfaccettature, tendenze e possibilità della nuova grammatica del nostro millennio.

SVCCY, DYSTOPIAN CONSTRUTIONS, 2023, mostra pesonale x W1curates (veduta interna), Flannels Oxford Street, Londra. Courtesy l_Artista

Finestra aperta sui linguaggi del futuro, l’intera produzione dell’arte digitale in Italia nel 2023 è stata “analizzata” da quattro addetti ai lavori d’eccezione – Chiara Canali, Valentino Catricalà, Rebecca Pedrazzi, Domenico Quaranta, coadiuvati da Davide Sarchioni (direttore artistico di Var Digital Art) – individuando una rosa di 12 artisti, tra emergenti, mid-career ed established, che più di altri si sono distinti nel 2023, sia consolidando ricerche pionieristiche già emerse da tempo, sia dando forma a nuove prassi e alfabeti visivi.

Le 12 eccellenze selezionate per raccontare l’arte digitale italiana

Gli artisti selezionati per il VDA Award 2023 sono: Luca Pozzi (Milano, 31 gennaio 1983), Chiara Passa (Roma, 1973), Federica Di Pietrantonio (Roma, 1996), Domenico Dom Barra (Napoli, 1982) Debora Hirsch (San Paolo – Brasile, 1967), Martin Romeo (Carrara, 1986), Rino Stefano Tagliafierro (Piacenza, 1980), Davide Maria Coltro (Verona, 1967), Matteo Succi in arte Svccy (Ravenna, 1997), Danilo Correale (Napoli, 1980), Roberto Fassone (Savigliano, 1986), Kamilia Kard (italo-ungherese nata a Milano).

arte digitale italiana
Martin Romeo, Humanverse, 2023, metaverse performance. Courtesy l_Artista

Dai pionieri agli emergenti, la squadra di artisti chiamata a raccolta da VDA Award vede diverse esperienze mettersi a confronto. Si va da Davide Maria Coltro, pioniere dell’arte digitale, che nel 2001 ha inventato il “quadro mediale”, a Chiara Passa, attiva nell’arte digitale dal 1997 e capace di mettere in gioco l’animazione, la video animazione e la realtà virtuale per esplorare il confine tra reale e immaginario, fino a Domenico Dom Barra pioniere della Glitch Art in Italia. Tra le 12 eccellenze, troviamo anche esperienze trasversali,che vedono l’impiego e la contaminazione tra diversi media, generi e pratiche, rappresentate da: Luca Pozzi, che indaga sul rapporto tra arte e scienza; Debora Hirsch, che unisce la pittura tradizionale ai processi creativi offerti dal digitali per la produzione di immagini, video e NFT, e Kamilia Kard, che impiega diversi media, dalla pittura al video e gif animate, stampe e installazioni, dipinti digitali e siti web. Insieme a loro, ci sono anche le esperienze di Danilo Correale, che esplora una vasta gamma di strategie visive e collaborative che includono la fotografia, l’installazione, il video, l’azione partecipativa, l’intervento pubblico e il testo; Rino Stefano Tagliafierro, regista e video artista, autore di numerosi spot pubblicitari e cortometraggi, tra i quali “Beauty” del 2014, che ha riscosso un successo planetario; Roberto Fassone la cui ricerca di ambito multimediale è interessata all’impiego del fake, il travestimento, il manierismo e la finzione.

VDA Award si rivolge anche alle nuove generazioni di artisti dalle ricerche innovative: Federica Di Pietrantonio, che si concentra su relazioni e processi nati attraverso realtà simulate/virtuali, piattaforme social e videogiochi; Martin Romeo, che esplora la relazione tra natura e tecnologia attraverso vari mezzi, tra cui sculture dinamiche, performance in realtà virtuale e installazioni multimediali; Svccy, che dialoga tra la fisicità dell’opera fisica e l’animazione dell’opera NFT rielaborando l’estetica della Vaporwave, caratterizzata dall’uso di temi nostalgici degli anni ’80 e ’90, di sistemi operativi per videogiochi, fondendoli a immagini di busti romani e centri commerciali abbandonati.

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Rino S.Tagliafierro, still dal cortometraggio Beauty, 2024. Courtes

Ognuno di loro è invitato a partecipare al premio con un’opera già edita o concepita per l’occasione, per un totale di 12 lavori digitali rigorosamente screen-based tra i quali, a settembre, verranno selezionati i migliori 4 da presentare al pubblico nelle giornate del 26 e 27 ottobre al Palazzo dei Congressi di Rimini, in occasione della Convention annuale di Var Group, dal titolo “Shape the present, build the future”.

Il COMITATO SCIENTIFICO: Chiara Canali è critica d’arte, autrice, giornalista, curatrice indipendente, docente a contratto di Storia dell’Arte Contemporanea e Linguaggi Artistici dei Nuovi Media nella Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi eCampus dove è anche membro del Comitato Scientifico del Centro di Ricerca PRISMA, autrice del libro “Tecno-socialità. Partecipazione e interattività nell’arte contemporanea” (Postmedia Books, Milano 2019); Valentino Catricalà studioso e curatore d’arte contemporanea, è curatore della MODAL Gallery alla SODA di Manchester e lecturer presso l’Università IULM, responsabile dell’area arte digitale de La Quadriennale di Roma, ha scritto diversi libri, fra i quali “The Artist as Inventor” (Rowman & Littlefield, 2021); co-edited with Sean Cubitt, “Art in the Age of Ubiquitous Media” (VCS-Visual Cultural Studies, Mimesis, 2022); per il Ministero degli Esteri ha scritto “Arte e tecnologia del terzo millennio” (Electa-Quaderni della Farnesina 2019); Rebecca Pedrazzi, storica dell’arte, docente per corsi e master su IA e il mondo dell’Arte, autrice del libro di successo “Futuri possibili. Scenari d’arte e intelligenza artificiale” (Jaca Book, Milano 2021), è responsabile per i progetti d’arte allo Iulm AI Lab, Milano e coordinatrice dei corsi “AI Creator Lab”; Domenico Quaranta è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Università Cattolica del Sacro Cuore, critico d’arte, curatore, autore, tra l’altro, di “Media, New Media, Postmedia” (Postmedia Books, Milano 2010; 2018); “Surfing con Satoshi. Arte, blockchain e NFT” (Postmedia Books, Milano 2021); “Net Art. Scritti sull’arte nell’era dell’informazione” (Postmedia Books, Milano 2023).

Nato all’interno di Var Group, operatore leader nel settore dei servizi e delle soluzioni digitali per le imprese, Var Digital Art (VDA) è un polo dinamico di sperimentazione che indaga gli scenari dell’innovazione tecnologica attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea, organizzando esposizioni (VDA Exhibition), incontri (VDA Forum), momenti di formazione (VDA Lab) attraverso la contaminazione tra discipline, saperi e professionalità differenti, per promuovere e sostenere la ricerca artistica in ambito digitale (VDA Award).