La mostra “Mimmo Jodice. Senza Tempo” alle Gallerie d’Italia di Torino

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Natura, Opera 12, Marsiglia 1987 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA
Natura, Opera 12, Marsiglia 1987 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA

Gallerie d’Italia – Torino

Fino al 7 gennaio 2024

Curatela di Roberto Koch con un documentario inedito di Mario Martone

Fino al 7 gennaio 2024, le Gallerie d’Italia – Torino ospitano la mostra “MIMMO JODICE. SENZA TEMPO”, il secondo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana” curato da Roberto Koch e promosso da Intesa Sanpaolo. Questo progetto, avviato nel 2022 con la mostra di Lisetta Carmi, intende rendere omaggio ai grandi maestri della fotografia italiana del Novecento. La nuova mostra presenta il coinvolgimento di Mario Martone, regista e autore, che ha diretto e realizzato un documentario sulla vita di Mimmo Jodice, suo amico e concittadino. Questo filmato documentario viene proiettato al pubblico per la prima volta, arricchendo ulteriormente l’esperienza espositiva.

La parola a Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Gallerie d’Italia

Nell’attività delle Gallerie d’Italia la fotografia è protagonista di un racconto che ne esplora la ricchezza di significati, da strumento di indagine sui temi del presente a prezioso patrimonio per approfondire la storia del Paese, a straordinaria forma d’arte capace di dare vita a opere di suggestiva bellezza. Il suo valore artistico e culturale trova oggi piena espressione nella nuova mostra dedicata al maestro Mimmo Jodice, i cui capolavori fanno la storia della fotografia italiana e internazionale. L’esposizione consente di ripercorrere l’intera carriera del grande fotografo, offrendoci immagini di intensa e coinvolgente poesia.”

Testa di Apollo, Baia, 1993 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA
Testa di Apollo, Baia, 1993 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA

Mimmo Jodice. Senza Tempo

La mostra “Mimmo Jodice. Senza Tempo” offre una significativa sintesi della produzione artistica di Jodice, esplorando i principali temi che hanno ispirato il suo lavoro attraverso diverse sezioni. Le sezioni della mostra includono “Anamnesi”, “Linguaggi”, “Vedute di Napoli”, “Città”, “Natura” e “Mari”. In mostra sono presenti 80 fotografie realizzate da Jodice tra il 1964 e il 2011, tra cui alcune delle sue opere iconiche che hanno contribuito a definire la grandezza del maestro napoletano. Le fotografie spaziano dalle immagini di statue e mosaici, testimonianze delle antiche civiltà del Mediterraneo, all’interesse sperimentale e concettuale di Jodice per il linguaggio fotografico. Le vedute urbane di Napoli e di altre metropoli contemporanee, intrise di assenza e silenzio, in cui la realtà e la visione interiore dell’autore coincidono, sono altrettanto rappresentate. La mostra esplora anche le trasfigurazioni del paesaggio naturale e l’emozionante malinconia che permea i suoi mari. La sezione dedicata alla natura presenta opere esposte per la prima volta, aggiungendo un nuovo e significativo capitolo alla ricerca artistica di Jodice.

Mimmo Jodice

Mimmo Jodice, nato a Napoli nel 1934, si avvicinò alla fotografia attratto dalla sua capacità di creare visioni artistiche piuttosto che documentazioni oggettive. Sin dagli anni Sessanta, Jodice si fece notare nel dibattito culturale che portò alla crescita e al riconoscimento internazionale della fotografia italiana. Utilizzando la fotografia come strumento di analisi della realtà e di indagine introspettiva, Jodice esplorò nuovi linguaggi tecnici e sperimentò la materialità dell’oggetto fotografico negli anni Settanta, impegnandosi anche in progetti di rilevanza sociale. A partire dagli anni Ottanta, la figura umana scomparve progressivamente dall’obiettivo di Jodice e il suo focus si spostò sul paesaggio inteso in varie accezioni: paesaggio naturale, paesaggio urbano, paesaggio della memoria e del sogno. Durante il suo percorso artistico, Jodice incontrò non solo gli spazi urbani e costruiti, ma anche alberi, piante, giardini e boschi, riconoscendo in essi una naturalità spontanea e indomabile che coesiste accanto a noi. Attraverso una serie di straordinari e preziosi “quadri”, l’autore osservò questi elementi e ne rivelò il silenzio, essenziale come la luce e l’aria per la vita stessa.

Punta Pedrosa, 1998 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA
Punta Pedrosa, 1998 © MIMMO JODICE/RIPRODUZIONE VIETATA

Senza Tempo

La mostra “Mimmo Jodice. Senza Tempo” sintetizza la capacità unica di Jodice di mostrarci la realtà attraverso il filtro di un tempo diverso e sospeso, interpretandola in modo poetico. La grande forza del suo lavoro, che lo distingue a livello internazionale, risiede nella sua straordinaria capacità di superare la contingenza temporale e offrirci immagini che vanno al di là dei fatti e delle foto di cronaca. Jodice manipola il tempo con grande maestria, rifiutando le leggi dell’istantaneità e del consumo rapido delle immagini. La sua opera è caratterizzata da un tempo dilatato di comprensione e di profonda sintonia con ciò che ha di fronte. Attraverso il contatto diretto con le sue immagini e le sue visioni nella camera oscura, Jodice riesce a creare opere che ci appaiono come reperti di un mondo familiare eppure misterioso, tracce di un universo magnifico, poetico, straniante e, appunto, atemporale. In occasione dell’esposizione, dal mese di ottobre, sarà presentato un ricco palinsesto per il tradizionale public program #INSIDE in programma il mercoledì sera alle ore 18.30, con appuntamenti gratuiti aperti alla cittadinanza. Il catalogo della mostra è realizzato da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

Il museo di Torino, insieme a quelli di Milano, Napoli e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola – Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.