I visionari di Emanuele Giannelli

«Siamo una civiltà dall’altissima competenza tecnica e dalla bassissima umanità, con un forte senso di autodistruzione»

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Emanuele Giannelli
Emanuele Giannelli, Mr. Kiribaty

Erasmo da Rotterdam scriveva che le migliori idee non sono figlie della ragione ma di una lucida e visionaria follia. Non c’è forse frase migliore per introdurre l’esposizione di Emanuele Giannelli che coinvolge la città di Siena. Fino al 16 giugno 2023, infatti, opere e installazioni monumentali dell’artista popoleranno il centro storico, mentre un secondo nucleo di sculture sarà allestito negli spazi espositivi dei Magazzini del sale di Palazzo Pubblico.

I visionari. Emanuele Giannelli: la mostra pubblica

La rassegna è suddivisa in due parti. La prima vede l’installazione all’aperto di gruppi scultorei monumentali, partendo da Porta Romana, dove si trovano due Korf, giganti dell’altezza totale di cinque metri. Si prosegue poi nella Loggia dei Papi, dove è allestito un nucleo di sei Kiribati, alti quasi tre metri ognuno. Dopo varie tappe, chiude il percorso espositivo, in via La Lizza, la più grande installazione prevista per la rassegna di Giannelli a Siena. Una grande struttura in metallo di cinque metri di altezza per cinque metri di larghezza, che ospita cinque esemplari di Korf, posizionati all’interno di un tracciato geometrico a formare una sorta di enorme osservatorio del virtuale e dell’invisibile.

emanuele giannelli
Emanuele Giannelli, Korf

I Magazzini del sale

La seconda parte della mostra è allestita negli spazi espositivi dei Magazzini del Sale, all’interno di Palazzo Pubblico, in Piazza del Campo. Si accede dal Cortile del Podestà, dove i visitatori possono già vedere i due Dizzy e il Cacciatore di batteri. In questo spazio medievale, strutturato su più livelli, Emanuele Giannelli ha costruito un percorso significativo attorno alle sue sculture più conosciute, a partire dal famoso Mr. Arbitrium, di cui si presentano due esemplari, uno di medie (90 cm) e uno di piccole dimensioni (30 cm). A seguire un nucleo di Monkey, le scimmie-selfie in ceramica, i Totem Tooth, il mezzobusto in ceramica raku di Lady F. e il gruppo di teste che formano l’opera Hovo Sapiens. Non mancano in questo allestimento Dominia, la donna eternamente connessa al suo telefonino, e i Double skin, teste di uomo con una doppia pelle di cui spogliarsi con facilità, per lasciare spazio a una moderna mutazione. Si prosegue poi, tra gli altri, con I visionari, uomini in punta di piedi che danno il titolo alla mostra.

Emanuele Giannelli
Emanuele Giannelli, Hovo Sapiens

I visionari

I Visionari di Emanuele Giannelli sono nati da una casualità istintiva che guida lo scultore nella creazione delle sue figure. L’artista, così, diviene un filtro, un punto di vista sulla realtà che si fa interprete di una visione, descrivendola dalla sua prospettiva e offrendo un nuovo modo di guardare il mondo. «Tutte le figure che nascono da questo processo creativo sono quelle che poi, in un secondo momento, mi permettono di riconoscere chiaramente il mondo che sto guardando, anche attraverso strutture concettuali», spiega Giannelli.

Le sue figure si fanno interpreti del paradosso da cui da sempre si muove la ricerca artistica di Emanuele Giannelli. La civiltà umana, nella sua collettività, da una parte è una tribù con una grande capacità di invenzione, ma dall’altra ha un impareggiabile talento per l’autodistruzione. La tecnica, per Giannelli, non è più uno strumento nelle mani dell’uomo ma il mondo stesso in cui l’uomo si trova a vivere. Questo capovolgimento è la spina dorsale delle sue riflessioni.

Emanuele Giannelli

Nasce a Roma nel 1962 e nel 1984 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche che lo avvicina alla scultura contemporanea, attraverso la cultura industriale da cui viene sempre più assorbito, il punk come ondata giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni Settanta, che vive da vicino, i tanti viaggi d’ispirazione tra Berlino e New York e il periodo a Londra nel 1985. Cresce così l’artista Giannelli, fino a trovare una sua narrazione che ritorna in tutte le sue opere: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione.

Info utili

L’esposizione I visionari. Emanuele Giannelli è visitabile fino al 16 giugno 2023 a Siena, nel centro storico e nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico. Le sculture monumentali sono all’aria aperta e visibili a qualsiasi ora. I Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico in Piazza del Campo sono invece aperti tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00, con biglietto a pagamento con biglietto Museo Civico. Il catalogo della mostra è di Prearo Editore Milano.

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Emanuele Giannelli, Mr. Kiribati