PARMA 360 Festival della creatività contemporanea alla VII Edizione

0
1134
© Parma 360 Festival
© Parma 360 Festival

Una nuova e ricca edizione all’insegna delle arti visive contemporanee e del pensiero creativo divergente per PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo, in programma a Parma fino al 21 maggio 2023. Promosso e prodotto dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, PARMA 360 Festival ha ricevuto il patrocinio e il contributo del Comune di Parma e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna ed è sostenuto da un’ampia rete di partner pubblici e privati.

PARMA 360 Festival della creatività contemporanea

Parma, già Capitale italiana della Cultura 2020+21, si riconferma il fulcro della produzione culturale contemporanea attraverso una rassegna di mostre ed esposizioni in dialogo con gli spazi espositivi della città, in un percorso diffuso sul territorio che ha l’obiettivo da un lato di promuovere e incoraggiare l’arte contemporanea e i suoi principali protagonisti, dall’altro di valorizzazione il patrimonio artistico parmense. Il tema di questa edizione, CROSSOVER, ragiona sul concetto di contaminazione tra linguaggi, stili, forme, simbologie prese a prestito da epoche storiche diverse. “Tra antico e contemporaneo c’è una perpetua tensione – dichiara lo studioso Salvatore Settis –, che continuamente si riarticola nel fluire dei linguaggi critici e del gusto, nei meccanismi di mercato, nel funzionamento delle istituzioni”. Anche Nicolas Bourriaud nel suo fondamentale testo “Postproduction”, afferma che a partire dai primi anni Ottanta molti artisti creano opere d’arte sulla base di altre già esistenti, selezionando idee, concetti o elementi culturali del passato da includere in nuovi contesti estetici e semantici.

A un decennio dalla sua scomparsa, PARMA 360 Festival celebra un tributo al grande fotografo Gabriele Basilico con una mostra allestita presso Palazzo del Governatore che si giova dei prestiti e della collaborazione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. La mostra “Piranesi Roma Basilico” mette a confronto la città antica delle incisioni di Giambattista Piranesi (Venezia, 1720 – Roma, 1778) e la città contemporanea ritratta nelle fotografie di Gabriele Basilico (Milano 1944 – 2013). Il visitatore potrà ammirare alcuni dei luoghi più simbolici della città eterna rappresentati dalle stampe originali calcografiche realizzate nel ’700 dall’incisore veneziano e dalle altrettante vedute di Roma del fotografo milanese, realizzate con le stesse angolazioni delle incisioni piranesiane.

Basilico, ispirato dalle celebri pagine che la scrittrice Marguerite Yourcenar dedicò a Giambattista Piranesi agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, ha ripercorso con la macchina fotografica tutti i luoghi delle vedute piranesiane restituendone la straordinaria modernità.La mostra sarà accompagnata da un progetto di ricerca e ricostruzione digitale 3D di una serie di vedute piranesiane raccolte nella collezione Wellington, a opera dell’artista 3D artist di Piacenza Cristian Boiardi. Questo progetto non vuole essere un semplice esercizio tecnico ma un’interpretazione concettuale dell’esperienza piranesiana e di chi, all’epoca, ebbe modo di vivere le atmosfere di quei paesaggi e ne veicolò successivamente valori e memorie: i Gran Turisti.

Sempre presso Palazzo del Governatore è presente la personale Passengers di Luca Piola, a cura di Rischa Paterlini. In questo progetto Piola indaga il rapporto tra lo spazio-museo, il visitatore e le opere attraverso una serie di fotografie realizzate nei musei. Contenitori trasparenti, o Spazi-Soglia, come lui definisce i musei, perché trasportano chi vi entra in una realtà differente, fisica e mentale, facendolo scivolare verso diversi percorsi interiori. “Quando si attraversano le porte di un museo si entra in un’altra realtà, in un’altra dimensione di quella realtà che è la propria vita. Entrano in un museo ed è come se salissero su di un treno, diventano passeggeri, Passengers, di un viaggio verso altri luoghi della mente”. Da questa ricerca è nato anche un libro di artista, in edizione di 100 copie, presentato al Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce a Genova da Ilaria Bonacossa e Adriana Polveroni, a Off Print London alla Tate Modern e alla NY Art Book Fair al MoMA PS1s.

Nella Galleria San Ludovico (l’ex Chiesa di San Paolo, poi Cappella Ducale di Maria Luigia) è protagonista Elisa Seitzinger, illustratrice contemporanea tra i dieci autori più influenti d’Italia, che negli ultimi anni ha raggiunto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali. Dopo aver realizzato le locandine delle opere liriche del XXII Festival Verdi 2022, la Seitzinger torna a Parma con una personale intitolata “Agiografie profane”, a cura di Paolo Lampugnani, in collaborazione con Associazione Musei d’Ossola. Il suo stratificato mondo poetico scaturisce da suggestioni composite e molteplici: dall’arte medievale sacra e cortese, ai bestiari antichi, dagli ex-voto al mondo dei tarocchi, per arrivare alle iconografie della tradizione cristiana. Filtrati dal suo immaginario pluristratificato, le figure di santi perdono la loro connotazione devozionale, per divenire icone contemporanee cariche di nuovi simboli e significati, mentre al tempo stesso prendono vita figure mitologiche quali quelle delle Sibille o di Melusina, all’interno di nuovo e affollato panteon di natura profana. Ma la Seitzinger va oltre l’immagine pittorica e crea veri e propri oggetti a loro modo devozionali quali le serie di tarocchi o i numerosi lavori su commissione di noti brand in cui l’illustrazione si trasforma in design.

La mostra “Agiografie profane” si completa con una serie di illustrazioni di Elisa Seitzinger che rivestono l’Edicola liberty di Piazza della Steccata che creano un percorso immersivo tra sacro e profano, dedicato alle tavole tratte dai recenti libri illustrati per Hacca Edizioni, Melusina e Nome non ha. Nelle splendide sale del settecentesco Palazzo Marchi di Parma va in scena la mostra GUARDANDO OLTRE di Stefano Bombardieri, a cura di Paola Marucci ed Emanuela Venturini, in coproduzione con Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai e Forte dei Marmi. Bombardieri è noto in tutto il mondo per le sue sculture di animali selvatici e grandi pachiderma, come rinoceronti, elefanti, gorilla, spesso sospesi, intrappolati o schiacciati da montagne di bagagli. Per Parma Bombardieri realizzerà una mostra costruita appositamente per gli spazi di Palazzo Marchi, la cui considerevole preziosità e bellezza rimarranno al centro del dialogo che l’artista creerà tra le sue opere, alternate tra le più iconiche e quelle a connotazione strettamente concettuale, e i saloni storici e riccamente decorati che le accolgono. Un percorso tra passato e presente che traccia una linea di continuità nel nome dell’arte.

La mostra sarà costituita da opere monumentali e opere inedite, tutte incentrate sul rapporto tra l’uomo e natura, dove l’animale rappresenta non soltanto l’anello di congiunzione, ma anche lo specchio attraverso il quale riflettersi e riflettere sull’eredità che il nostro tempo lascerà al futuro. Tema che costituisce una costante nella ricerca artistica di Stefano Bombardieri. Infine, Italia Veloce di via Dalmazia 3/a, storica officina di Parma all’avanguardia nella realizzazione di biciclette di lusso e design, ospita la mostra collettiva “LILIBET. The Queen”, a cura di Cinzia Lampariello Ranzi, in collaborazione con Agostino Art Gallery. Monarca dei record, sovrana di stile, ultima vera icona pop del nostro tempo che ha ispirato serie televisive, film, canzoni e opere d’arte, Sua Maestà la Regina Elisabetta II è protagonista delle opere di alcuni dei più affermati artisti e street artists internazionali come Endless, Marco Lodola, Mr. Brainwash, Raptuz, Jamie Reid, TVboy.

Tra queste, una grande tela di Endless, artista londinese che coniuga arte contemporanea e arte di strada. La Regina risplende in una scultura luminosa di Marco Lodola, tra i cui soggetti ricorrono spesso icone mondiali, da Marilyn Monroe a Mao Tse-tung. Seguono tre ritratti ironici e irreverenti di Sua Maestà firmati da Mr. Brainwash, allo stato Thierry Guetta, artista francese noto al grande pubblico per il celebre film “Exit Through the Gift shop” diretto da Banksy, che da oltre vent’anni veicola attraverso pop e street art messaggi di amore e di libertà. Segue “God Save The Queen” di Luigi Maria Muratore, aka Raptuz, classe 1968, tra i pionieri del writing italiano e fondatore, assieme a J Ax, della storica Spaghetti Funk. Jamie Reid (Londra, 1947) è un artista britannico, noto soprattutto per aver curato l’immagine punk dei Sex Pistols. Alcune delle litografie in mostra sono basate su una famosa fotografia scattata da Cecil Beaton alla regina Elisabetta II. TVboy, infine, rappresenta la Regina in abiti punk. Alle sue spalle è riprodotta con graffiti e colature di colore la bandiera del Regno Unito, mentre sulla sua maglietta compare la scritta “Punk’s not dead”.

La settima edizione di PARMA 360 Festival si completa con una serie di talk, incontri e workshop con gli autori protagonisti delle mostre e alcuni relatori, critici d’arte, curatori, giornalisti, operatori culturali in dialogo con loro, in un programma moderato da Andrea Dusio, curatore, giornalista e saggista che si occupa di temi legati all’arte antica e contemporanea per le pagine culturali di quotidiani, periodici e testate web. Il Festival abbraccia attivamente tutta la città e si arricchisce del CIRCUITO OFF disseminato in tutta la città: questa sezione si propone di coinvolgere il pubblico in un percorso artistico diffuso nel centro storico, con l’obiettivo di rilanciare e promuovere la cultura artistica più vitale e presente nel territorio. All’appello sono chiamati gli spazi creativi della città: ristoranti, negozi, esercizi vari. Cuore del Circuito off sarà anche quest’anno La Galleria di via Emilia Est che ospiterà, negli spazi comuni, una riproduzione, a dimensioni monumentali, della scultura “Omaggio a Colbert” di Stefano Bombardieri, realizzata in collaborazione con Termoblok e Oblong Contemporary Art Gallery. Un elefante seduto di fronte a una figura che assomiglia a un monaco in preghiera diventa simbolo di buon auspicio e capacità di rimuovere gli ostacoli.

PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che vede la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali, Camilla Mineo e di Silvano Orlandini come Direttore di produzione, è organizzato dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company, con il contributo del Comune di Parma, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, e un’ampia rete di partner pubblici e privati, tra cui La Galleria, Termoblok, Gruppo Zatti, Eulip, Villani vini e liquori, Gruppo INCHotels di Parma.