Aperta al pubblico fino al 3 febbraio 2023 la mostra accoglie le opere degli artisti Federica Belli, Federica Cogo, Salma Eltoukhy, Alex Frost, Christine Kettaneh, Marjan Moghaddam e Paolo Treni che interagiscono e dialogano con i suggestivi ambienti di un luogo sacro. Le opere selezionate tra pittura, scultura, fotografia, videoarte e NFT – seppur differenti per medium artistico – sono accomunate dall’essenza stessa degli elementi che determinano la nascita di un’opera d’arte.
EPTA
Il termine EPTA – da cui prende il titolo la mostra – dal greco “SETTE”, rappresenta da un lato il numero degli artisti selezionati, e dall’altro è un chiaro riferimento agli elementi stessi dell’arte, anche quella digitale. I sette elementi dell’arte sono Linea, Forma, Dimensione, Spazio, Consistenza, Valore e Colore. Ogni artista – a suo modo – ne fa uso e le opere in esposizione ci raccontano una visione contemporanea in dialogo con un ambiente sacro, che richiama all’attenzione e riflessione.
Le opere in mostra di Federica Belli presentano una presenza femminile integrata nella natura, in costante tensione tra le proprie ombre e la propria brillante sensibilità. L’intensa cromia, in accordo con l’indagine sullo spazio privato e i suoi dettagli, rendono misteriose le opere di Federica Cogo, che conduce in spazi interiori, quasi metafisici, dove gli angoli diventano testimoni dell’incontro tra visibile ed invisibile.Ci conducono nella dimensione più intima ed emozionale le “poesie visive” di Salma Eltoukhy, che nel suo diario visivo esplora l’universo del linguaggio scritto, un mondo dove le lettere assumono carattere d’identità dell’essere umano.
Nella serie di video opere ipnotiche di Alex Frost, il grottesco del consumismo contemporaneo si lega a forme e colori ammiccanti nei prodotti di uso comune, appositamente studiati per attrarre l’occhio umano.
Alla base delle opere di Christine Kettaneh linee, forme, dimensioni e spazio – verticale e orizzontale – vengono sincopati all’estremo, risultato di un’indagine sull’evoluzione del movimento del corpo umano alla luce dell’elettromagnetismo.
I corpi sinuosi di Marjan Moghaddam, pioniera della Net Art e degli NFT, prendono forma grazie al digitale, ridefinendo il concetto stesso di forma e democratizzando gli spazi espositivi che vengono hackerati dalle sue “Lady” animate in 3D.
Infine i diversi aspetti materici della Luce, Naturale o Artificiale, sono il tramite grazie al quale nelle opere bidimensionali di Paolo Treni si arriva alla pura forma tridimensionale contestualizzata nello spazio, dove tutti gli elementi dell’arte coesistono, in stretta simbiosi fra luce, colore e forma.