La Dama Svelata – Gloria Gatti – Maurizio Seracini, 2022 – (Installazione Video)

La Dama Svelata: l’opera digital che racconta la storia del dipinto e delle sue trasformazioni

La Dama Svelata è un’opera d’arte digitale che nasce per essere in primis una soluzione creativa e sostenibile che gli autori hanno individuato per valorizzare il patrimonio culturale attraverso l’uso delle nuove tecnologie. La “Dama Svelata” mette in luce e ci mostra, grazie a conoscenze tecniche approfondite, un’opera di Raffaello, La dama col Liocorno, che oggi si presenta al pubblico come un capolavoro che nasconde un’interessante storia – una versione inedita sotto il dipinto visibile solo attraverso le radiografie. Un segreto “Svelato” che vede protagonista un cagnolino (che rimanda alla castità e fedeltà coniugale) al posto dell’unicorno, l’animale mitologico, tradizionale simbolo di purezza – che oggi ammiriamo osservando il dipinto. La “Dama Svelata” diventa quindi portavoce di una storia, quella del dipinto e delle sue trasformazioni, invitando l’osservatore alla scoperta e – ovviamente – all’approfondimento della storia dell’opera.

Il visitatore, come in un’epifania di Joyce, compie un percorso di esperienza visiva che lo conduce per mano alla rivelazione e alla scoperta di un patrimonio nascosto e invisibile, svelato grazie ad un nuovo sguardo.

In una dimensione sempre più digital e con lo scopo di avvicinare anche i più giovani al passato, gli autori, hanno cercato con l’umiltà di chi non è nato artista, di fare un passo indietro e di provare ad usare il digitale per attirare la loro attenzione attraverso un breve e immediato percorso di stupore per la scoperta. Il progetto prevede la realizzazione di 12 nuove opere, ispirate al patrimonio culturale comune che presentino, over painting e segreti nascosti. Per la supervisione registica, Gloria Gatti e Maurizio Seracini si sono affidati a Ruggero Gabbai e Crazypanda per il supporto tecnico digitale.

La parola a Gloria Gatti e Maurizio Seracini

“Quando il Louvre nel 2019, per il cinquecentenario della morte di Leonardo, ha esposto “coraggiosamente” le riflettografie delle opere, per far comprendere meglio al pubblico il suo processo creativo, nonostante si trattasse di una lettura criptica per uno spettatore profano, abbiamo iniziato a riflettere sull’impiego delle nuove tecnologie per la ricreazione delle immagini nascoste per rendere più facilmente percettibile la genesi e l’evoluzione dell’opera al visitatore profano e “contemporanea” la sua fruizione. Prevediamo di realizzare una tiratura in un’edizione limitata di 5 esemplari, di cui il n. 1/5 verrà offerto in donazione al Museo proprietario dell’opera “madre” che ha ispirato la nuova creazione artistica, per consentire ai suoi visitatori di poter beneficiare della rivelazione del patrimonio nascosto e svelato, con l’auspicio che un’iniziativa sostenibile e completamente privata, ispirata a un bene culturale, possa contribuire alla valorizzazione del patrimonio. Abbiamo deliberatamente scelto di avvalerci dell’eccezione artistica e del diritto d’autore e di non coinvolgere le istituzioni nel nostro progetto, non per essere escludenti, ma perché, abbiamo ritenuto che al momento, i tempi non fossero ancora maturi per accettare che la valorizzazione, nell’accezione di cui al Codice dei Beni Culturali, potesse passare attraverso iniziative pubbliche che abbiano anche fine di lucro.Abbiamo scelto di pubblicare la nostra opera agli Stati Generali del Lavoro Cultura a Roma, perché questa creazione è il frutto del nostro lavoro”.