La mostra: Aron Demetz. Autarkeia II. Il richiamo della materia

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Aron Demetz: Memoridermata; 780x390x240 cm, 2014
Aron Demetz: Memoridermata; 780x390x240 cm, 2014
 Aron Demetz. Autarkeia II. Il richiamo della materia a cura di Alessandro Romanini.
Promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro

La mostra su Aron Demetz

Per Aron Demetz questa mostra, promossa dalla Fondazione Rocco Guglielmo , in collaborazione con la Provincia di Catanzaro al MARCA di Catanzaro dal 15 gennaio al 31 marzo prossimi, a cura di Alessandro Romanini, giunge in un momento perfetto. L’artista gardesano è nel vortice di una serie di esposizioni in molti musei internazionali e in altrettante prestigiose sedi italiane. Le sue sculture realizzate prevalentemente in legno, sono premiate dall’attenzione della critica e dei collezionisti di tutta Europa.

La parola a Aron Demetz

“…essere invitato ad esporre al MARCA dalla Fondazione Rocco Guglielmo con un progetto site-specific…mi risulta doppiamente stimolante. Innanzitutto perché il Marca è già stata sede di importanti mostre di scultura, sia perché per un artista, esporre le proprie opere scultoree a Catanzaro, in piena Magna Grecia, significa inevitabilmente confrontarsi con il Genius loci di una terra che affonda le sue radici nella tradizione artistico-culturale greco-romana…”

“Autarchia”

La riflessione che sottende a questa mostra, che va a continuare e approfondire il percorso di ricerca avviato dalla recente esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ruota intorno al concetto di “Autarchia”, derivato dal greco “Autarkeia” e declinato in una serie di soluzioni formali connesse semanticamente al concetto di “Autosufficienza”. Nell’accezione di Demetz “Autarkeia” non va intesa nel senso dell’ “accontentarsi”, bensì – come scrive Alessandro Romanini, curatore della mostra, “… come forma di conquista veicolata da una rigida autodisciplina, sostenuta dall’inesausta ricerca ed esercizio e alimentata da un continuo confronto con i capisaldi storici dell’arte plastica. E tra quest’ultimi la dimensione legata all’arte greca è al primo posto…”.

Aron Demetz: Testa; sequoia, 160x90x85 cm, 2017
Aron Demetz: Testa; sequoia, 160x90x85 cm, 2017

Una tradizione alla scultura

Ricerca e sperimentazione caratterizzano l’intero percorso di Demetz, discendente da una famiglia di scultori e originario della Val Gardena, terra di santi e di scultori di altari lignei che si possono ammirare nelle chiese di tutto il mondo.
Con Demetz le forme tradizionali divengono altro così come diventa altro il ruolo assunto dal materiale lavorato abilmente dall’artista; il legno diventa così autore di un racconto; le resine provenienti dagli alberi delle montagne di casa per effetto del fuoco corrodono e riplasmano l’oggettiva bellezza delle forme, creando piaghe sugli adolescenziali corpi nudi intagliati.

Aron Demetz: O.T.; bronzo, 86x40x30 cm, 2019

Progressivamente si assiste all’ingresso in scena di altri materiali: il bronzo, il gesso, il vetro, così come alla figura singola si affiancano gruppi di figure infine le installazioni.
“…Trent’anni di spirito di ricerca, di avventura…” – annota Romanini – “…vedono nella sperimentazione l’unica condizione possibile e nell’errore non il fallimento ma il motore e il fulcro di ogni nuova potenziale conquista linguistica, espressiva e tecnica…”.
La mostra al MARCA propone una serie di opere che sono testimoni del percorso di questa appassionata ricerca espressiva: opere figurali in legno, bronzo, in gesso e vetro, a conferma come in Demetz la scultura sia pensiero tradotto in forma, elaborazione filosofica tradotta in prassi plastica.

“…I materiali forzano l’artista ad ascoltare e affidarsi spesso alla contingenza (condizioni atmosferiche, fratture inaspettate e irregolarità..) e questo è alla base dell’autodisciplina dell’artista, dove l’Autarchia rende possibile la valorizzazione alla pari del processo e del prodotto artistico finale…” il Curatore Alessandro Romanini

Oltre la scultura: il disegno

Anche il disegno avrà un suo spazio nel percorso espositivo, per permettere allo spettatore di comprendere la valenza centrale dell’istanza grafica, come elemento progettuale e struttura in potenza dell’esito plastico finale.
Il disegno come tracciato dei percorsi elaborativi mentali e traccia sommaria dei vari possibili percorsi espressivi.
Il percorso espositivo sarà anche supportato da dettagliati apparati didattico-divulgativi e da un audio video.

ARON DEMETZ AUTARKEIA II RICHIAMO DELLA MATERIA
Museo MARCA, Catanzaro
15 gennaio 2022 – 31 marzo 2022