i Musei Civici di Bassano del Grappa: verso una nuova primavera tra mostre, digitalizzazione e restauro
Si parla di programmazione per la stagione invernale per i Musei Civici di Bassano del Grappa ma gli ultimi progetti lanciati dal museo con la direzione della visionaria e bravissima Barbara Guidi ci portano un’ondata di primavera. In primis un importantissimo lavoro di digitalizzazione di un patrimonio straordinario: quello dell’intero Archivio Canoviano seguito da un restauro straordinario di EBE a cui seguirà una mostra dedicata.
Elena Pavan, Sindaco di Bassano del Grappa annuncia la grande stagione autunno-inverno dei Musei Civici di Bassano del Grappa. In programma la presentazione della fruizione on line dell’intero Archivio Canoviano, il restauro e la grande mostra sulla Ebe di Antonio Canova e il ritorno alla fotografia, con la prima italiana di Ruth Orkin.
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La parola al Sindaco Elena Pavan
«I Musei Civici di Bassano del Grappa, con la direzione di Barbara Guidi, stanno vivendo una nuova, vitalissima stagione. Una stagione che» annuncia il Sindaco Elena Pavan, «nei prossimi mesi, offrirà tre importanti iniziative, in linea con il duplice, parallelo obiettivo che questa Amministrazione si è prefissa: rafforzare il servizio e le proposte dei Musei Civici e farne i promotori di importanti eventi espostivi in grado di attrarre nuovi pubblici a Bassano. Il primo, in ordine di tempo, dei tre eventi, è la presentazione pubblica della avvenuta, completa digitalizzazione dell’intero Archivio Canoviano conservato nella nostra Biblioteca Civica, rientra nell’azione di rafforzamento delle attività di tutela e valorizzazione della nostra istituzione museale, cui fa riferimento anche la Biblioteca. La presentazione ufficiale è in programma per il prossimo 9 novembre, alle ore 17.30, nella Sala Chilesotti del Museo Civico. Anche la seconda iniziativa, un’originale mostra sulla Ebe di Antonio Canova, rientra in questa volontà di rafforzamento dell’offerta dei Musei Civici. La rassegna, che prenderà il via il 4 dicembre prossimo, nasce infatti dalla conclusione dell’importante restauro del celebre gesso canoviano conservato a Bassano, per poi approfondire, ripercorrendo il tema della raffigurazione della coppiera degli Dei nelle arti figurative, tanto le fonti classiche di Canova quanto la sua straordinaria forza inventiva nella creazione di uno dei suoi massimi capolavori. La mostra dedicata a Ebe, così come la messa a disposizione on line dell’intero Archivio Canoviano, danno di fatto avvio alle celebrazioni per il secondo Centenario della morte del grande scultore. Celebrazioni che troveranno successivamente un crescendo con progetti dedicati alla creatività contemporanea, un convegno internazionale di studi e con la grande mostra Canova e l’Europa in programma per l’autunno del 2022. Il terzo appuntamento – annuncia ancora il Sindaco Pavan – segna invece un ritorno alla fotografia, che vanta una positiva tradizione a Bassano. E sarà un ritorno di livello, con la prima antologica in Italia dedicata a Ruth Orkin, leggendaria figura di fotoreporter statunitense. Ma vediamo, sia pure in sintesi, le caratteristiche salienti dei tre eventi sopra annunciati.
Completa digitalizzazione del Fondo Canoviano della Biblioteca Civica
Presentazione pubblica: 9 novembre 2021, ore 17.30
L’intero Fondo Manoscritti di Antonio Canova, patrimonio della Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, è on line. Un anno di lavoro e tecnologie d’avanguardia – possibili grazie al contributo di Banca Popolare di Marostica-Volksbank – consentono a chiunque, nel mondo, di visionare, ad alta definizione e nella perfetta cromia originale, le oltre 40 mila pagine dei 6658 diversi documenti manoscritti del Fondo Canoviano: lettere, innanzitutto, ma anche diari di viaggio, appunti, riconoscimenti e diplomi, persino un prezzario delle opere e il quaderno su cui l’artista appuntò le sue lezioni di inglese. Poi i sonetti, che gli estimatori gli facevano pervenire quale segno della loro ammirazione, appunti, testimonianze in prima persona degli incontri con le maggiori personalità del tempo, Napoleone in primis. Il tutto, suddiviso per temi e aree, liberamente consultabile su archiviocanova.medialibrary.it
EBE CANOVA
Bassano del Grappa, Museo Civico 4 dicembre 2021 – 30 maggio 2022
Ebe, simbolo dell’eterna giovinezza, coppiera degli Dei, è risorta dalle ceneri. O più correttamente dai frammenti che, all’indomani del bombardamento alleato su Bassano del 24 aprile 1945, venero raccolti come reliquie. Reliquie di un gesso tra i più belli e affascinanti tra quelli realizzati dal celebre scultore di Possagno.
Questi frammenti sono rimasti nei depositi dei Musei Civici per più di 70 anni, abbandonati all’oblio perché la loro ricomposizione è stata a lungo ritenuta impossibile. Poi, la messa a punto di nuove tecnologie applicate al restauro ha permesso alla mitica Ebe in gesso di Bassano del Grappa di ritrovare la sua forma e la sua grazia. A ridarle vita ha provveduto un innovativo intervento, interamente finanziato dal Rotary Bassano e dal Rotary Asolo Pedemontana. All’impresa ha collaborato anche il Comune di Forlì, proprietario della versione marmorea di Ebe cui il gesso bassanese è collegato. Per celebrare l’evento, la Città di Bassano, tramite i Musei Civici, ha deciso di proporre il capolavoro ritrovato, affiancandolo a una mostra, molto puntuale, sulla figura mitologica di Ebe. Storia che ebbe una singolare fortuna nelle arti e che affascinò profondamente anche Antonio Canova, il quale fece di essa uno dei soggetti più ricorrenti della sua opera, declinandolo in due versioni – protagoniste della mostra assieme a dipinti, disegni e meravigliosi libri illustrati – che vennero poi tradotte nei marmi oggi conservati nell’Ermitage di San Pietroburgo, negli Staatlichen Museen di Berlino, nella Collezione Devonshire a Chatsworth e nei Musei di San Domenico a Forlì.
RUTH ORKIN. LEGGENDA DELLA FOTOGRAFIA
Bassano del Grappa, Museo Civico – Galleria Civica 18 dicembre 2021 al 2 maggio 2022
Dal 18 dicembre al 2 maggio, il Museo Civico di Bassano del Grappa propone la prima retrospettiva italiana di Ruth Orkin, leggendaria figura di fotoreporter ma anche cineasta con il cortometraggio “Little Fugitive”, realizzato assieme al marito Morris Engel, nominato agli Oscar nel 1953 e poi Leone d’argento a Venezia.
L’opera di Orkin arriva in Italia in concomitanza del centenario della nascita della fotografa (1921). Dopo Bassano (unica tappa italiana), l’antologica, realizzata assieme a DiChroma Photography, inizierà un tour europeo ed è attesa a San Sebastian, in Spagna, e a Cascais, in Portogallo. Le immagini di Orkin sono delle intense interpretazioni, qualunque sia il soggetto del suo sguardo: personaggi illustri del mondo hollywoodiano o newyorchese – come Robert Capa, Lauren Bacall, Albert Einstein o Woody Allen – o situazioni di vita straordinariamente ordinaria. Emblematiche le immagini riprese perpendicolarmente dalla finestra del suo appartamento sul Central Park o la celeberrima “Ragazza americana in Italia”, icona della fotografia del Novecento che ha il primato di essere il secondo poster più venduto al mondo e che ancora oggi, al tempo del “mee too”, sollecita accese discussioni sul tema del sessismo.
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Dopo aver sognato di diventare regista per la MGM, professione allora negata alle donne, Orkin si trasferisce a New York nel 1943 lavorando come fotografa in un locale notturno. Negli anni Quaranta scatta per i maggiori magazine del tempo come LIFE, Look, Laydies Home Journal divenendo una delle firme femminili più importanti della fotografia. Nel ’51 LIFE le commissiona un reportage in Israele per seguire la neonata filarmonica di quel paese. Dalla successiva visita a Firenze deriva “American Girl in Italy”. Poi l’adesione alla Photo League, il matrimonio di Engel e una carriera che, accanto ai lavori per il New York Times e altre testate, non le impedisce di continuare il suo personale viaggio nella quotidianità e dare vita a progetti originalissimi come “A World Outside My Window”, pubblicato nel ’78, con il quale racconta semplicemente ciò che scorre sotto le finestre di casa sua.
La parola al Direttore Barbara Guidi
«Un programma ricco e diversificato – chiosa il Direttore Barbara Guidi – che unisce la valorizzazione del patrimonio locale alla promozione di esperienze artistiche di respiro internazionale. Un programma studiato per offrire al pubblico occasioni di approfondimento su episodi celebri della storia dell’arte ora affrontati da prospettive inedite e, al contempo, far scoprire alcuni protagonisti della scena artistica mondiale meno noti al grande pubblico».
MUSEI CIVICI BASSANO DEL GRAPPA
Piazza Garibaldi 34 Bassano del Grappa (VI) – www.museibassano.it
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